Categoria: Sport

In superbike succede che con una rimescolatina al mazzo qualcosa di nuovo accade sempre. Tra un guaio meccanico e un pasticcio di bandiere, tra una caduta e un lungo, ecco che esce dal gruppo quello che non ti aspetti, esce signori e signore Mr. Chaz Davies.

 

Dire proprio che non lo si aspettava è un po' grossa, il ragazzone inglese aveva già fatto vedere di che pasta era fatto l'anno scorso in sella ad un'Aprilia clienti, e forse nel box della casa di Noale, dopo aver visto per l'ennesima volta la poca consistenza in fatto di risultati di Laverty, qualche dubbio di essersi fatti soffiare un vero talento... ce l'hanno.

Due gare splendenti, partito subito all'attacco, sbrigate le formalità con i primi, si mette al comando delle 2 gare e si dimostra veloce e mentalmente solido. Imprime un ritmo alle gare che gli altri non possono tenere, non commette errori o sbavature e sembra il più incallito dei piloti.



Lo spilungone già vincitore del campionato Supersport nel 2011 sembra essersi adattato molto rapidamente alla moto teutonica, forse anche troppo per i gusti di Marco Melandri, che dopo aver faticato per l'intero week end ha raccimolato un 3° e un 5° posto, che sembrerebbe buono se nel box non avesse un bel fastidio! In gara 1 Marco sembrava averne per arrivare fino al secondo gradino (non per vincere come ha azzardato nell'intervista dopo gara), ma il Macho nazionale sembrava in vena di sbagliare, e tra un lungo e una cambiata sbagliata ha portato a casa un buon risultato. La deconcentrazione con la Manu in tutina a fianco della moto... è d'obbligo.



I grandi assenti però sono i protagonisti di prove, test e giri veloci. Eugene Laverty, fuori in Gara 1 per un problema alla valvola dello scarico, e per ghiaia in gara 2 al primo giro. Davvero pessimo week end, zero punti e tanto biasimo. Se il guasto non è affar suo, portare a casa punti in Gara 2 si.

L'altro è Mr. Super Poleman, grande supereroe delle qualifiche, ma come al solito poco consistente in gara. Meno colpe di Laverty, in Gara 1 anche lui fermo per un guasto, ma poco consistente in Gara 2 e chiude al 3° posto dopo essere stato braccato per molti giri da un indemoniato Davide Giugliano.



Anche lui fermato in Gara 1, ma a pochi metri dal traguardo, per mancanza di benzina, ha dimostrato grande agio sulla RSV4, e un team molto professionale come quello che si è già guadagnato un titolo mondiale come l'Althea, non gli fa mancare niente.

Grandi assenti invece le Ducati, con Carlos a remare per 2 gare a centro classifica, senza possibilità alcuna di far bene. Se la nuova moto prometteva più cavalli, per ora non si è vista ne cavalleria ne guidabilità. Aragon non è mai stato un circuito adatto alla rossa, causa il lunghissimo rettilineo che esalta l'allungo dei 4 cilindri, ma è pur vero che sulla 1098 Carlos faceva la differenza nel misto già dal rampino in fondo al rettilineo. La Panigale per ora lascia luci ed ombre, Phillip Island o Aragon? La moto è giovane, ma il campionato non fa sconti, e speriamo che tra il reparto corse Ducati e i ragazzi di Batta si trovi il bandolo della matassa.



Di chi ci dimentichiamo? Beh del re, colui che zitto zitto si tiene la testa della classifica senza troppo clamore. Poco a suo agio su questa pista, Guintoli dimostra per lo meno solidità e maturità. Non si scapicolla per prendere Chaz, ma si porta a casa 40 punti che gli valgono la testa solitaria della classifica. In Aprilia per ora non piangono.

Le gare tutto sommato ci sono piaciute, anche se non hanno brillato degli acuti e della spettacolarità a cui siamo abituati. Lo scorso anno Max e compagnia ci avevano fatto saltare le coronarie con le staccate di traverso in fondo al lunghissimo rettilineo, speriamo la musica sia più... rock la prossima volta.

Chiudiamo come? Promosso Davies, abbiamo un nuovo grande talento, promosso Sylvain, promosso Giugliano, bocciati i grandi attesi, Laverty, Melandri e anche un po' Sykes. Non pervenuta la Ducati più che il leone Carlos. Dimenticato qualcosa? Beh, Honda e Suzuki incolori, trasparenti.

Alla prossima
Wolf



Gara 1:
1. Chaz Davies - BMW
2. Sylvain Guintoli - Aprilia
3. Marco Melandri - BMW
4. Jonathan Rea - Honda Pata
5. Loris Baz - Kawasaki
6. Jules Cruzel - Suzuki Fixi
7. Carlos Checa - Ducati Alstare
8. Michel Fabrizio - Aprilio Red Devils Roma
9. Leon Haslam - Honda Pata
10. Ayrton Badovini - Ducati Alstare
11. Max Neukirchner - Ducati MR Racing
12. Federico Sandi - Kawasaki Pedercini
13. Ivan Clementi - BMW HTM Racing
14. Vittorio Iannuzzo - BMW Grillini Dentalmatic



Gara 2:
1. Chaz Davies - BMW
2. Sylvain Guintoli - Aprilia
3. Tom Sykes - Kawasaki
4. Davide Giugliano - Aprilia Althea
5. Marco Melandri - BMW
6. Loris Baz - Kawasaki
7. Jules Cruzel - Suzuki Fixi
8. Carlos Checa - Ducati Alstare
9. Leon Haslam - Honda Pata
10. Ayrton Badovini - Ducati Alstare
11. Michel Fabrizio - Aprilio Red Devils Roma
12. Max Neukirchner - Ducati MR Racing
13. Alexander Lundh - Kawasaki Pedercini
14. Ivan Clementi - BMW HTM Racing
15. Jonathan Rea - Honda Pata



Classifica:
1. Sylvain Guintoli 85
2. Chaz Davies 63
3. Eugene Laverty 45
4. Marco Melandri 43
5. Michel Fabrizio 42
6. Tom Sykes 38
7. Jules Cruzel 33
8. Loris Baz 31
9. Jonathan Rea 30
10. Leon Haslam 29
11. Davide Giugliano 23
12. Max Neukirchner 20
13. Carlos Checa 17
14. Leon Camier 14
15. Ayrton Badovini 12

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