Marc Marquez cala l’asso sul Mugello e torna a vincere sul circuito italiano dopo 11 anni, ma sulla tripletta dello spagnolo incombe l’ombra del Vale nazionale.
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Valentino Rossi in giro per il paddock del Mugello, a curare gli interessi del team MotoGP VR46, ma soprattutto a rendere più speciale la partecipazione alla data sul circuito toscano, tappa fondamentale nelle stagioni che lo hanno visto protagonista. La livrea dedicata al tour di Cesare Cremonini, realizzata dal Aldo Drudi, ha fatto capolino nella gara MotoGP della domenica, dove Fabio Di Giannantonio ha ringraziato il suo mentore portando a casa un ottimo podio.
Ma non si può dire che abbia fatto qualcosa o mosso le genti per incitare il pubblico a fischiare il suo più acerrimo nemico, non solo un rivale, qualcosa che il pubblico non ha dimenticato, tanto da indurre un Tardozzi furioso a presentarsi davanti alla tribuna che fischiava Marc Marquez, per spiegare che la tuta rossa fosse sufficiente a perdonare qualsiasi colpa, vera o presunta, a carico del pilota più veloce del campionato.
Marquez in mezzo alla tempesta, come un monaco in meditazione
Marc però è come tutti i grandi campioni, qualcuno indifferente al favore del pubblico, altri addirittura in grado di caricarsi con il tifo contro. Sta di fatto che Marc ha dimostrato ancora la sua superiorità in questa stagione, pole, Sprint Race e poi gara, incassando tutto il possibile, godendo del tifo e forse ancora di più dei fischi contro. La sua forza in questo momento è indiscussa, nemmeno le sbavature, come quella alla partenza della Sprint Race, bastano ad arginare il suo stato di forma e di simbiosi con la Ducati GP25.
Una forza però misurata, con vittorie senza distacchi abissali, per sfortuna dei suoi avversari, con un evidente sensazione di controllo che lo porterebbero, nel momento di confronto con qualsiasi altro pilota, a poter alzare ancora un po’ il livello.
A coprirgli le spalle il solito Alex, con qualche tentativo timido di contrastare il fratello, e poi il solito Pecco malcontento, deluso, tradito, lasciato dalla GP Ducati, scaricato dalla sua bella per il primo spagnolo che entra nel box. Un week end tutto sommato positivo per il tre volte campione del mondo, Ma che continua a lasciare un gusto agrodolce a Bagnaia. La seconda posizione in griglia, il terzo posto in Sprint Race e il terzo posto sfumato nella gara MotoGP della domenica, dopo aver dato vita ad uno dei duelli più belli con Marc Marquez di questa stagione per i primi cinque giri, prima di soccombere ai soliti problemi.
Pecco Bagnaia scopre di avere un GP24 Plus... e sorride
Il confronto tecnico per Bagnaia resta aperto. Ducati per Bocca di Gigi Dall’Igna ribadisce che la GP25 è una GP24 con qualche aggiornamento, Pecco sorride e racconta quello che questa GP24 Plus gli dà in pista, e a sentire il campione italiano sembra tutta un’altra storia. Chi troverà il bandolo di questa matassa, regalerà agli appassionati un duello come quello visto oggi fino a fine stagione. Ma per ora...
Gare del Mugello che regalano qualcosa in più agli appassionati. Nella Sprint Race Marquez pasticcia con l’abbassatore e parte male, ne approfittano Alex e Bagnaia, che si porta in testa. Ma servono solo tre giri a Marc per recuperare la situazione, portarsi in testa, mentre Bagnaia va scaricandosi cedendo anche la seconda posizione ad Alex Marquez.
Gara della Domenica invece che prende vita con un Bagnaia di quelli da titolo MotoGP. Per cinque giri al primo posto si avvicendano con grandi sorpassi e qualche spallata Pecco e Marc. Pecco dopo aver toccato la ruota di Marquez durante uno di questi avvicendamenti, resta indietro di un paio di decimi, ma inizia a faticare cedendo il passo anche ad Alex Marquez. Nel finale c’è il recupero di Fabio Di Giannantonio, che passa Bagnaia a un giro e mezzo dalla fine, e per poco non recupera anche Alex.
Buono il week end di Fabio Di Giannantonio, dopo la partenza difficile della stagione, regala finalmente una prestazione importante al suo ingombrante boss. Ancora in positivo Marco Bezzecchi, che continua con le sue incredibili scalate. A suo agio con l’Aprilia MotoGP, ma sempre in affanno nelle qualifiche che danneggiano gravemente lo svolgimento delle gare.
In Aprilia sembra che abbiano trovato un grande interprete della RS-GP, e non si chiama Jorge, ma serve una bella scatola di spinaci per la qualifica.
Prossimo appuntamento è per settimana prossima in Olanda, si corre ad Assen, l’università dei circuiti.
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