Gli ormai spenti riflettori del Rally più famoso del mondo si sono riaccesi in una piovosa serata nel centro di Varese.
Un evento che Ottavio Missoni e IFC Group (Sponsor di Ottavio anche per questa Dakar) hanno voluto organizzare presso la sede varesina di quest’ultima. Un’occasione per celebrare la riuscita partecipazione alla Dakar di Ottavio che è riuscito a concludere.
La sua moto ad accogliere gli amici pronti a festeggiare anche la nascita della secondogenita che allarga la famiglia Missoni.
Una serata dove lo sport ha lasciato il posto alle emozioni con i racconti di Ottavio stimolati da un’ottima conduzione da parte di Beppe Macchi della Prealpina.
Il quotidiano locale che da sempre segue anche le gesta motoristiche dei piloti di Varese e provincia e sempre attiva e presente durante gli eventi, oltre che raccontare giorno per giorno anche la gara della Dakar.
Le difficoltà, le emozioni a partire dalla partenza difficile vista la dipartita solo il giorno prima della Nonna paterna, i racconti di amicizia, solidarietà e le sofferenze in una Dakar che si è rivelata una delle più impegnative degli ultimi anni.
Lo spirito partecipativo, passionale che da sempre ha portato Ottavio a sognare di partecipare alla Dakar, la soddisfazione di essere riuscito, da privato, a partecipare nel 2023 con una Honda CRF450 messagli a disposizione dall’amico Beppe Macchion.
Poteva bastare a coronare un sogno ed in effetti solo la chiamata di KOVE che lo invitava a partecipare per il 2025 come Pilota ufficiale con le sue 450 Rally EX.
Un’occasione che non si poteva far scappare, un sogno che prosegue il sogno, trovando di nuovo al suo fianco l’amico Cesare Zacchetti.
Forse la parte più difficile far capire alla moglie incinta che nel periodo della gara sarebbe stata più o meno all’ottavo mese quanto l’occasione sia di quelle a cui non si può rinunciare, ma qui l’amore probabilmente ci ha messo del suo.
Di nuovo quindi al via con quello storico marchio Lucky Explorer che ha fatto parte di un glorioso passato e che vuole tornare a splendere, su una moto che rappresenta una sfida al mercato mondiale con la sua completa appartenenza alla produzione cinese e che comunque ha già dimostrato nella passata edizione la bontà e la qualità del progetto.
Nostalgica e anche qui dettata dalla passione, la scelta di vivere la sua Dakar nella categoria “Malle moto”, ovvero senza assistenza, che rende la gara vissuta davvero intensamente oltre che mettere a dura prova i piloti.
Si corre per vincere di solito, ma Ottavio non è un Pilota professionista, è in una squadra ufficiale ma rimane un amatore, rimane un padre di famiglia con responsabilità legate anche al suo essere un imprenditore, quindi la classifica diventa secondaria, l’obbiettivo è terminare la Dakar, arrivare a quel difficile traguardo.
Purtroppo una caduta, con rottura del manubrio, e una incomprensione con i commissari di percorso, lo hanno costretto alla partecipazione fuori classifica seppur con le medesime difficoltà, percorso e sofferenze.
Un traguardo fortemente voluto dedicato anche questa come la partecipazione precedente al padre Vittorio con cui avrebbe voluto condividere questa esperienza e che il destina gli ha tristemente negato, ma in qualche modo siamo sicuri che non fosse solo in sella.
La consapevolezza di aver portato a termine una grande prova ma con quella semplicità di un giovane uomo che dimostra la sua grandezza, capace di dare valore a tutti quelli che hanno permesso di realizzare questo sogno, gli sponsor, gli amici e soprattutto la famiglia.
Un dovuto brindisi con la doppia motivazione di cui sopra che sicuramente assorbirà le giuste attenzione il tempo di Ottavio anche se siamo sicuri che lo rivedremo in sella, magari per una nuova e diversa avventura.
Trovate nella “Gallery” alcune foto che raccontano la Dakar di Ottavio e che non possono che farci sognare.
Grazie Ottavio!
GALLERY