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Categoria: Sport

"Lorenzo il primo."

A volte il rispetto del pronostico, può essere tutt'altro che noioso, specialmente se per rispettarlo si scatena una bagare degna degli anni d'oro della MotoGP.
A vedere i sorpassi di Jorge Lorenzo su Casey Stoner e soprattutto su Dani Pedrosa, sembrano lontane anni luce le proposte del majorchino di permettere i sorpassi solo a moto dritta. Se sicuramente nei suoi sorpassi non c'è stata scorrettezza, sicuramente non sono stati tra i più educati e amichevoli, e per questo sicuramente spettacolari.
Il trio più accreditato per il campionato del mondo e per le gare, ha confermato in tutto e per tutto la propria superiorità, e se le prove avevano minato alcune certezza, Pedrosa, e messo in luce qualche giovane leone, Crutchlow, la gara ha rimesso ordine in tutto.

 



Il duo più appicicaticcio della giornata è stato quello di Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso, che giro dopo giro, si sono affrontati un una tenzone davvero aggressiva, specialmente per il carattere cocciuto di Cal, che nonostante la perfezione di guida del Dovi non ha mai lasciato che tutte le porte chiuse in faccia lo facessero desistere. Bravo Cal, passato davanti al Dovi, si è portato a casa la quarta piazza. Di sicuo il Dovi, pur lamentando un po' problemi con la moto, ha ancora da imparare molto sulla M1, e comunque Crutchlow sembra davvero molto cresciuto.

Ottima gara invece per Nicky Hayden. Parte un po' male, ma non demorde e sfrutta tutto quello che può della sua GP12. Combatte con Barbera e Bautista per buona parte della gara, ma alla fine riesce a recuperare anche Stefan Bradl, e porta un po' di felicità in casa Ducati.



La notizia bomba comunque, è che la Yamaha è talmente ben bilanciata, da riuscire a dar fastidio ad una moto, la Honda, che in rettilineo e in accelerazione gli da una paga imbarazzante, in uscita di alcune curve Stoner sembrava avere sotto al sedere altri 100cc di motore o qualche litro in più di benzina. Eppure Jorge ha tenuto botta tutto il gran premio, dopo essere stato sorpassato da Casey è rimasto ostinatamente agganciato al codino della Honda, aspettando quel momento in cui la sua guida pulita e le reazioni misurate della Yamaha, avessero lasciato quel tanto in più di pneumtici alla M1, per riprendersi la testa edandare a vincere.
Casey a termine gara dichiarerà che il problema fin dalle prime fasi è stato un intorpidimento del braccio, ma a vedere la gara, ci è sembrato che negli ultimi giri la Honda fosse davvero poco stabile.

Il rosso quest'anno non è di moda

L'allusione naturalmente è anche ad un'altra rossa di quelle parti. Su Valetntino Rossi e la Ducati non si sa più cosa dire, la confusione totale in cui naviga il pilota pesarese anche solo nel cercare di esprimere un giudizio su una moto che non riesce forse nemmeno a capire ancora qual'è il davanti e il dietro, pare la mia nel cercare di dare un giudizio su questa pessima prestazione. Il giudizio vero credo sia "non pervenuto".
Le parole nel dopo gara poi la dicono lunga. Se i fatti lo relegano al 10° posto, con un Hayden al 6°, Rossi questa volta non prova nemmeno a trovare del buono o a rincuorare i tifosi. Zero al quota. Spara contro Barbera reo di una manovra troppo sfrontata, spara su una moto che precisa non è fatta a sua immagine, ma sulla quale lui avrebbe dato "solo" indicazioni, spara sul suo stesso entusiasmo arrivando a dire che sarebbe tornato ai box, recita per tutta l'intervista quello che somiglia più che altro un de profundis. Uno spettacolo che nell'anno del riscatto, e dopo tutto il lavoro e l'impegno a Borgo Panigale, risulta davvero indecoroso. Se è pur vero che a tanto lavoro non corrisponde a volte tanto miglioramento, lo sanno anche a Maranello, Valentino sarà chiamato in appello a dimostrare che almeno come Hayden può fare, diversamente un divorzio oltre che inevitabile, diventerebbe consigliabile, perchè se non si vuole trovare un colpevole, per il bene di tutti, almeno l'incompatibilità andrà dichiarata.


Le comparse

Le CRT ci sono e fanno la loro parte, come si sente proferire durante il commento forse involontariamente, non sono li per vincere. Tutti aspettavano De Puniet e invece si è visto il solito Texas Tornado, contendo per essere il primo delle CRT, contento perchè sta sviluppando un nuovo progetto, ma forse rammenta tempi migliori. Di certo hanno fatto poco più che le comparse, la regia le ha inquadrate nei box, nei lunghi e quando rientravano ai box, ma in gara si sono limitati ad una manciata di inquadrature in 3 quarti d'ora di gara, forse la Dorna avrebbe dovuto istruire meglio il regista.

Insomma, comunque bella gara, i duelli visti nei diversi gruppi, hanno dato pepe alla gara e l'anno messa ad un buon livello. Divertente e con una buona dose di adrenalina, speriamo che Honda e Yamaha siano davvero equiparabili, così i duelli saranno assicurati.



Mappa "brain" sempre inserita per strada.

Wolf


 

Classifica Gara:
1. Jorge Lorenzo - Yamaha
2. Dani Pedrosa - Honda HRC
3. Casey Stoner - Honda HRC
4. Cul Crutchlow - Tamaha Tech3
5. Andrea Dovizioso - Yamaha Tech3
6. Niky Hayden - Ducati
7. Alvaro Bautista - Honda Gresini
8. Stefan Bradl - Honda LCR
9. Hector Barbera - Ducati Pramac
10. Valentino Rossi - Ducati
11. Ben Spies - Yamaha
12. Colin Edwards - NGM/BMW-Suter
13. Randy De Puniet - Aspar/Aprila ART
14. Yonni Hernandez - Avintia Blusens/BQR-FTR
15. Aleix Espargaro - Aspar/Aprilia ART
16. Ivan Silva - Avintia Blusens/BQR-FTR
17. Mattia Pasini - Speed Master/Aprilia ART
18. James Allison - Paul Bird Motorspor/Aprilia ART


Classifica piloti:
1. Lorenzo 25
2. Pedrosa 20
3. Stoner 16
4. Crutchlow 13
5. Dovizioso 11
6. Hayden 10
7. Bautista 9
8. Bradl 8
9. Barbera 7
10. Rossi 6


Le pagelle:

Lorenzo 10. Guida lla perfezione e non demorde mai. I fatti gli hanno dato ragione.

Pedrosa 9. Recupera le difficili giornate di avvicinamento al GP, e ribalta le posizioni, gli scappa quasi di vincere.

Stoner 8
. Recalcitante tutto il week end, non va a segno nelle prove e se la prende con la squadra ai microfoni di tutto il mondo, caratteraccio, ma a vederlo guidare è sempre un gran manico.

Crutchlow 7. La prima fila lo aveva messo tra i big, tra quello del podio, ma anche se ha dovuto cedere una piazza, è rmasto attaccato al carro. Grande crescita.

Dovizioso 7. L'anno scorso la sua bestia nera era il Sic, sempre lì ad insidiargli la piazza. Quest'anno sembra aver attirato il compagno di squadra. Però c'è, gli server solo un po' tempo, speriamo non tanto come in Honda...

Hayden 7. Bella gara quella dell'americano, caparbio e a suo agio sulla GP12 per tutto il week end. Che in Ducati ci sia un nuovo punto di riferimento?

Bradl 6. Meriterebbe di più, ma nel finale ha mollato un po'. Come debutto, il terzo delle Honda, niente male.

La gara 7. Bei sorpassi, tecnici e millimetrici, tanta adrenalina.    

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