Cambiano i premi in palio ma non cambiano i valori, Marc Marquez liberato dalle responsabilità torna dissennato e assaggia l'asfalto, il Vale nazionale risorge dalle retrovie, ma la festa gliela rovina il guascone del campionato, torna Cal il matto!
Le due incognite di questa gara erano Marc Marquez liberato e incoronato, e la lotta tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo per la seconda piazza in campionato. Se qualcosa in pista da questo punto di vista si è compiuto, a far impazzire il pubblico è stato Cal Crutchlow, il più pazzo e il più simpatico che torna a vincere in questo mondiale riportando alla ribalta le sue doti e il team Lucio Cecchinello. Nel momento in cui Cal lo scorso anno faticava con una Honda semiufficiale in molti si sono chiesti se avesse fatto bene Lucio a sceglierlo e a riconfermarlo quest'anno, ma anche se Cal avesse fatto bene ad abbandonare una Ducati che iniziava la rifondazione con Gigi Dall'Igna.
Ecco, per ognuno dei due soggetti c'è stato un epilogo, eccitante, adrenalinico, dolce, amaro come le lacrime di gioia. Se qualcuno avesse avuto il dubbio che la vittoria a Brno fosse frutto solo delle condizioni difficili, questa volta i dubbi sono stati dissipati. Certo il clima di Phillip Island era difficile, Valentino ha sbagliato le qualifiche e ha dovuto spendere molto per quella rimonta furibonda, ma qualsiasi cosa si possa dire, nulla toglierà i meriti a Cal Crutchlow, veloce, a suo agio, bello e consistente su una Honda RCV che sembra diventare sempre più sua.
La gara parte all'insegna di Valentino Rossi, le qualifiche lo hanno relegato nelle retrovie insieme ad altri protagonisti, e tutti gli occhi sono su di lui. Al semaforo è naturalmente Marc Marquez ha scappare e a mettersi davanti, in fuga senza più freni. Ad inseguirlo è Aleix Espargarò, il Dovi e Cal Crutchlow. Valentino parte all'attacco per cercare di recuperare tutte le posizioni e la sua progressione è quella dei tempi migliori, eccitante, veloce, risolve i sorpassi velocemente, e dopo nove giri si ritrova alle spalle di Cal. In una manciata di curve si risolve la gara, tre curve dopo Marc Marquez forse pressato dal Cal perde l'anteriore e assaggia asflato e ghiaia.
A questo punto tutti aspettano Valentino, tutti attendono che faccia il miracolo di quelli che hanno divertito gli appassionati tante volte, ma come è già accaduto tante volte in questo campionato Rossi trova un outsider sulla strada per la vittoria, ma forse non lo si può più chiamare così, che gli ruba l'occasione. Cal risponde così consistente ad ogni giro di Rossi che dal box gli espongono un cartello per avvertirlo che sta correndo solo contro sé stesso. Che pazzo questo britanno!
La gara si congela così, dopo nove giri, solo dietro Valentino la bagarre per il terzo posto si accende, prima ci prova il Dovi passando Aleix Espargaro, poi arriva Vinales che passa il compagno e poi il Dovi.
La gara terminerebbe così, ma va ricordato il secondo punto di osservazione di questa gara. Jorge Lorenzo non è mai stato in gara contro Valentino, ma nel finale di gara riesce ad agguantare una sesta posizione e a minimizzare i danni. Ci sono ancora due gare, 50 punti, prima della fine del campionato, ma se Jorge era andato in Australia con intenzioni bellicose, qualche cosa non ha funzionato. Quel pugno di dollari, sta diventando sempre più piccolo.
Gara divertente ed eccitante, con un vincitore amato e ormai entrato nella considerazione di tutti, di sicuro l'unico che ha risolto il problema di scaldarsi a Phillip Island, con le termo coperte utilizzati come trapunta!!!
Prossimo appuntamento settimana prossima, con la Superbike nel round di chiusura a Losail e la MotoGP a Sepang.
Wolf
