Categoria: Sport

Siamo alla vigilia della gara che chiude una stagione MotoGP emozionante, e che nelle ultime settimane ha preso letteralmente fuoco, infiammando folle, giornalisti, celebrità, esperti e qualche volta anche qualche personaggio molto fuoriposto. Diamo uno sguardo


A poche ore dall'inizio delle sessioni facciamo il punto della situazione, perchè via via ci si avvicina alla data finale e alla gara, le cose invece di smorzarsi e di passare ad una più normale "giù la visiera", sta detonando diventando più simile ad un incendio che nemmeno la migliore squadra pompieri potrebbe spegnere.


JORGE LORENZO

Partiamo da quella che dovrebbe essere una questione laterale della faccenda, ma che si sta trasformando in una tanica di benzina buttata in mezzo all'incendio. A poche ore dall'inizio del week end di gara emergono retroscena sul maiorchino che rischiano di compromettere pesantemente i rapporti del trio Rossi-Lorenzo-Yamaha.
La prima questione sembra essere il comportamento tenuto da Jorge Lorenzo nel dopo gara di Sepang, quando già sul podio, senza aver avuto tempo e modo di visionare le immagini, Jorge si era lasciato andare a manifestazioni di "dissenso", il famoso pollice verso all'indirizzo di Rossi. Nonostante sia sempre stato negato inoltre, arrivano conferme delle chiassose manifestazioni fuori dalla Race Direction nei confronti di Valentino e della direzione gara, dissenso poi continuato in conferenza stampa. La cosa non è piaciuta affatto a Yamaha che nel frattempo era impegnata a difendere uno dei propri piloti.
Ma l'ultima novità, quella più esplosiva, è che Jorge si è appellato al TAS per poter partecipare come parte coinvolta nel procedimento di Valentino Rossi, il tutto senza informare Yamaha ancora impegnata a fronteggiare anche le accuse del team Repsol e della Honda. Il team di Lorenzo fa sapere che le intenzioni erano solo quelle di chiarire al TAS che Jorge potrebbe uscirne leso dal procedimento se la posizione di Rossi fosse riabilitata. Difficile ovviamente comprendere perchè Lorenzo reputi lesivo il doversi difendere in pista, cosa che avrebbe dovuto fare se non ci fosse stato questo episodio. Il TAS ha respinto il ricorso, accettando però la documentazione del maiorchino.



CONFRONTO HONDA-YAMAHA

Anche questo è un capitolo aperto, che sembrava inizialmente non essere una parte di questa guerra che invece sta diventando totale e nella quale si stanno infilando anche Honda e Yamaha. La prime conferenze sono state quelle di difesa dei propri piloti, ma Honda ha voluto correre in supporto del proprio pilota, del suo buon nome mediatico, con una conferenza dove diceva che poteva provare con dati telemetrici il "calcetto" di Rossi contro Marquez. Niente di meglio per far divampare un altro incendio, con una risposta ufficiale di Yamaha alle accuse di Honda.

DORNA

L'unico pompiere di questo incendio, è la società che gestisce il tutto, che arriva a cassare la conferenza del giovedì, a favore di un "ripasso" delle regole di bon ton in pista e delle eventuali sanzioni in caso di violazione. Un intervento che però è giudicato ormai tardivo e inappropriato. Sembra chiaro a tutti che il problema è stata la prevenzione anti incendio, che a Sepang non ha funzionato. Yamaha aveva chiesto che i piloti venissero convocati prima della gara di Sepang per chiarire le cose, il Sabato, ma Dorna ha preferito non accogliere la richiesta. Anche l'idea di sanzionare più pesantemente in gara Valentino, con un ride through che gli facesse perdere più punti al momento, ma lasciandogli la possibilità di gareggiare alla pari, forse avrebbe salvato capra e cavoli. Ora è tardi.


INTORNO AL GP DI VALENCIA

Che è tardi lo si percepisce da quello che sta accadendo intorno alla gara di Valencia, con la polizia impegnata a rafforzare le misure di sicurezza, mentre una petizione spagnola chiede di rimuovere il nome di Valentino Rossi dal circuito spagnolo. La tifoseria di sicuro sarà caldissima, i piloti spagnoli non fanno mistero di aspettarlo e di volerlo "molto caldo", di certo la sfortuna ci vede bene, perchè dopo quanto successo questo GP sarebbe stato meno rovente se fosse stato fuori da Italia e Spagna, ma perchè farsi mancare qualcosa?
Ci si mettono anche gli sponsor a far casino, se qualcuno avesse dubbi su quanto sia spagnola questa MotoGP gli basti ricordare che i main sponsor delle due squadre che si contengono il monidale, sono spagnoli, Repsol e Movistar. Quest'ultima ha annullato i festeggiamenti pre-gara, dove avrebbe sfoggiato i trofei incassati, tutti, da Yamaha. Nella dichiarazione si palesa un grave danno d'immagine per il comportamento di Valentino Rossi. Insomma, un altro attore che avrebbe potuto fare a meno di infilarsi in questo vespaio e che potrebbe condizionare le scelte Yamaha.


VALENTINO E MARQUEZ

In tutto questo resta il vero caso aperto, quello che in realtà sta assumendo un'importanza secondaria. Rossi attende la sentenza del TAS, che potrebbe anche peggiorare la sua posizione, se peggiore può essere, ma che condizionerà pesantemente la gara ancora prima di scendere in pista, qualsiasi sia il verdetto. Marquez dopo l'assalto mediatico se ne sta defilato in attesa di scendere in pista. Certo, una volta messo il casco potrebbe cercare una rivincita, si spera solo abbia abbastanza sale in zucca da focalizzarsi sulla stagione 2016, dove potrà dimostrare tutto il suo talento.

Insomma una situazione che tutto sembra poter portare, tranne pace, sportività e divertimento, se non quello dell'audience. Non resta che mettersi in poltrona a guardare l'ultimo avvincente episodio di questa saga.

Wolf

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