Categoria: Sport

Riprende il campionato del mondo Superbike, dopo una lunga lunga lunghissima pausa, e subito la verdona mette fine a tutto. Jonathan Rea si aggiudica il suo primo titolo mondiale finalizzando un grande talento, mentre la Kawasaki mette il sigillo al titolo costruttori. Brilla ancora il ducatista gallese Chaz Davies vincitore del round con un primo e un secondo posto.


Abbiamo dovuto attendere un mese e mezzo per arrivare alla gara decisiva di questo campionato. Difficile decidere se è stata la suspense meglio riuscita della storia frutto di un genio incompreso, o il flop di programmazione più evidente della storia del motociclismo! Fatto sta che la vigilia di questa gara era carica di energia positiva, la resa dei conti, il jackpot sbanca campionato più atteso dell'anno.

Jonathan Rea aveva rimandato la chiusura del campionato a Sepang, ma qui doveva solo finalizzare due gare senza strafare, senza fare il matto, e il pilota nord irlandese, davvero maturato in un pilota completo e veloce rispetto a quel ragazzino arrembante e talvolta rocambolesco (Haga lo ricorderà) che aveva fatto il suo ingresso nelle derivate di serie un po' di anni fa, non ha deluso.

 

LE GARE

Al via delle due gare avevamo un ottimo Tom Sykes sulla prima casella, tallonato da Rea e poi dal sorprendente Canepa. Al semaforo verde in Gara 1 non ci sono state molte sorprese, Tom è scattato e ha fatto quello che sa fare meglio, mettere manciate di cavalli sull'asfalto senza rispetto per le gomme, tanto la temperatura era quella buona. Dietro però Rea soffre, qualcosa non va. La gomma posteriore ha problemi e viene tallonato dalla muta formata da Davies, Haslam e Van der Mark. Nonostante tutto però, giro dopo giro, l'iunico che riesce ad infilarlo è Chaz Davies, che con la Panigale ormai sembra un tutt'uno, un ducatista vero e puro. Haslam e Van der Mark si disturbano, inseguono, Leon abbozza qualche sorpasso, ma viene subito rintuzzato.

La cosa importante però è che mentre Tom Sykes scappa e disegna virgole incredibili tra le curve mettendo di traverso la Ninja, Jonathan Rea riesce a chiudere la gara appena fuori dal podio, ma campione del mondo. Festeggia per tutto il circuito indossando caschi con i colori di piloti emblematici della storia inglese, un sigilla alla carriera davvero elegante e grande spessore.

Gara 2 che parte ancora all'insegna di Sykes, con ad inseguirlo il solito Davies. Questa volta però le Aprilia ci sono, quelle RSV4 che presto verranno abbandonate dal costruttore di Noale ci sono e inseguono i primi. La gara sembra scritta come la prima, dallo stesso sceneggiatore, ma come detto sopra, Tom lo straccia gomme non ha fatto i conti con la temperatura. A 10 giri dalla fine le coperture del mascellone cedono e la muta degli inseguitori gli si fa sotto. Passano abbastanza facilmente Davies, poi Torres e Haslam. Questa sarà la classifica finale, con un Davies in fuga e un Haslam che cercherà di insidiare la seconda piazza per i rimanenti giri, ma senza successo.

Nel frattempo Rea porta a casa il quarto posto anche in Gara 2 e mette un sigillo definitivo anche alla classifica costruttori, regalandosi il secondo giro d'onore della giornata insieme al compagno di squadra che lo percorre sulle tele.

 

BUONE NOTIZIE PER L'ITALIA

In tutto questo trambusto di festeggiamenti c'è qualcosa da segnalare, o come in GP finisce sempre e solo tra i primi quattro? Beh qualche bella storia c'è!

C'è sicuramente quella di un grande Michele Pirro, che dopo l'ottima qualifica a Misano in MotoGP e una Domenica molto sfortunata, qui ha fatto vedere delle belle cose. Porta a casa un sesto e un settimo posto che sono sembrati, specialmente per Gara 1, abbastanza naturali. Michele è un collaudatore e un pilota molto veloce, sale e scende dalle due categorie e sembra sempre pronto a far tutto e a farlo molto bene. Avrà tempo ancora due round se Ducati vorrà per mettersi in mostra e decidere se il mestiere di collaudatore della rossa gli basta.

C'è una buona, buonissima MV Agusta, che in Gara 2 termina addirittura settima, con questa evoluzione della F4 che oggi ha mostrato uno scarico Termignoni laterale, che ben promette per il futuro. Leon Camier poi di manico ne ha davvero tanto.

Peccato invece per la sorpresa delle qualifiche Nicolò Canepa, parte davanti in entrambe le gare, ma racimola davvero poco, con una caduta e due gare incolori che non rendono giustizia alle potenzialità di questo talentuoso pilota.


CONCLUDENDO

Campionato che non delude per spettacolo, ma che dal punto di vista organizzativo è a dir poco spaventoso, un BUCO di un mese e mezzo non è degno di qualcosa che si definisce mondiale.
Le due vere dominatrici del campionato sono le due case che hanno una presenza ufficiale in pista, simbolo del fallimento di una strategia dichiarata, motivo sufficiente per invitarle a lasciare il campionato il prima possibile.
Resta il gusto di questo campione del mondo, veloce, maturo, sorridente, incompreso dalla Honda e dalla MotoGP, con una Kawasaki che si inchina e ringrazia per il bel regalo.

Prossimo appuntamento a Magny Cours con la Superbike tra due settimane, mentre la prossima settimana sarà la MotoGP e la sfida tra Valentino e Lorenzo ad atterrare ad Aragon.

 

Classifica Gara1:
1. Tom Sykes - Kawasaki ZX10R
2. Chaz Davies - Ducati Panigale R Aruba.it
3. Mark Van der Mark - Honda CBR1000RR Pata
4. Jonathan Rea - Kawasaki ZX10RR
5. Leon Haslam - Aprilia RSV4RF Red Devils
6. Michele Pirro - Ducati Panigale R Aruba.it
7. Alex Lowes - Suzuki GSX1000R Voltcom
8. Matteo Baiocco - Ducati Panigale R Althea
9. Leon Camier - MV Agusta F4RR Reparto Corse
10. Sylvain Guintoli - Honda CBR1000RR Pata
11. David Salom - Kawasaki ZX10R Pedercini
12. Jordi Torres - Aprilia RSV4RF Red Devils
13. Roman Ramos - Kawasaki ZX10R Team Go Eleven
14. Leandro Mercado - Ducati Panigale R Barni
15. Ayrton Badovini - BMW S1000RR Motorrad Italia
16. Randy De Puniet - Suzuki GSX1000R Voltcom
17. Nicolo Canepa - Kawasaki ZX10R Grillini
18. G Rizmayer - BMW S1000RR Team Toth
19. A Phillis - Kawasaki ZX10R Grillini
20. Imre Toth - BMW S1000RR Team Toth
21. C Ponsson - Kawasaki ZX10R Pedercini
22. G. Viziello - Kawasaki ZX10R Guintoli

Classifica Gara2:
1. Chaz Davies - Ducati Panigale R Aruba.it
2. Jordi Torres - Aprilia RSV4RF Red Devils
3. Leon Haslam - Aprilia RSV4RF Red Devils
4. Jonathan Rea - Kawasaki ZX10RR
5. Tom Sykes - Kawasaki ZX10RR
6. Matteo Baiocco - Ducati Panigale R Althea
7. Michele Pirro - Ducati Panigale R Aruba.it
8. Leon Camier - MV Agusta F4RR Reparto Corse
9. Sylvain Guintoli - Honda CBR1000RR Pata
10. Leandro Mercado - Ducati Panigale R Barni
11. Nicolo Canepa - Kawasaki ZX10R Grillini
12. David Salom - Kawasaki ZX10R Pedercini
13. Mark Van der Mark - Honda CBR1000RR Pata
14. Ayrton Badovini - BMW S1000RR Motorrad Italia
15. C Ponsson - Kawasaki ZX10R Pedercini
16. G Rizmayer - BMW S1000RR Team Toth
17. G. Viziello - Kawasaki ZX10R Guintoli
18. Alex Lowes - Suzuki GSX1000R Voltcom
19. A Phillis - Kawasaki ZX10R Grillini
20. Imre Toth - BMW S1000RR Team Toth

Classifica piloti:
1. Jonathan Rea 478
2. Chaz Davies 353
3. Tom Sykes 331
4. Leon Haslam 286
5. Jordi Torres 210
6. Sylvain Guintoli 175
7. Mark Van der Mark 144
8. Matteo Baiocco 125
9. Alex Lowes 121
10. Davide Giugliano 119
11. Leandro Mercado 114
12. Ayrton Badovini 90
13. Leon Camier 77
14. Roman Ramos 70
15. David Salom 66

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