Categoria: Sport

Migliaia di chilometri tra due episodi importanti, tra la ritrovata speranza di Lorenzo e l'esultanta intensa e meritata di Tom Sykes neo campione del mondo Superbike, tra l'incredulità del pasticcio del box Honda che mette fuori gara Marquez e l'amarezza di Eugene Laverty, che corona con una doppietta un'ottima stagione ma si trova praticamente disoccupato invece di avere la meritata fila di corteggiari fuori dal box. Pazzie, solo pazzie!

 

E' quasi "normale" vedere la superba MotoGP e il suo costruttore di gomme ignorare quanto accaduto nella plebea Superbike e alla Pirelli a inizio stagione sul circuito di Phillip Island, per poi soccombere in maniera addirittura peggiore. Forse era bene ricordarsi che la Superbike non è più cosa alla buona, e che Pirelli è un costruttore di gomme di livello mondiale e che in Superbike mette molto impegno.



Il misfatto

Durante il fine settimana le Bridgestone si sono mostrate inadatte al "rugoso" e abrasivo asfalto di Phillip Island, andando in crisi pesante dopo soli 10 giri. Davvero inadatte per svolgere i 26 giri previsti. Soluzione: gara flag to flag, 19 giri da compiere con cambio moto, e pneumatici freschi, tra il 9° e il 10° giro. Obbligatio. Quasi tutti completano correttamente il cambio, ma il box di Marquez richiama il suo pilota troppo tardi, all'undicesimo giro, facendo un calcolo empirico sul fatto che l'11° non fosse ancora completato con l'entrata ai box. Una pazzia.

Sta di fatto che come spesso accade a chi dirige questo campionato, la cura è stata peggiore del problema. Possiamo davvero parlare di campionato che rischia di essere falsato? Se anche l'errore è stato del box Honda, è evidente che se tutto dovesse finire a vantaggio di Lorenzo, il campionato non si potrebbe dire deciso dalla pista. Non è sterile polemica, difficile poi sarebbe dire a Lorenzo che il campionato non è meritato, ma c'è qualcosa che suona stonato. Su quella bandiera nera mancava forse un cerchio e una x rossa e poi la beffa sarebbe stata completa.


Una gara da acrobati

Della gara è questo che possiamo raccontare, la parte più "eccitante" e spettacolare sono state le evoluzioni dei piloti per scendere da una moto e salire sull'latra. Tutti si sono esibiti con salti, giravolte e rimbalzi acrobatici.  

In pista invece l'unica bagare che si è vista è quella del solito trio Rossi, Crutchlow e Bautista. Valentino si è mostrato felice di essersi avvicinato al trio di testa e allontanato dalle moto clienti, ma ci è ricascato, con tutti i problemi e le cose che possono non aver funzionato sulla sua moto, la battaglia è stata ostica, ma come è sempre accaduto fino ad ora, chi la spunta da queste bagare è sempre lui. Si può affermare che è bollito, ma il talento che lo ha accompagnato per tutti questi anni, non è cosa che si cancella così facilmente.

Insomma una domanica in pista di cui non si parlerà, mentre si chiacchererà a lungo di quanto successo intorno. A veder l'arrabbiatura di Nakamoto al muretto dei box, se Marquez dovesse perdere il campionato per questo errore grossolano del box, qualcuno non vedrà il prossimo Natale con i colori HRC indosso.




Verde e forte come l'incredibile Hulk.

In Superbike invece si parla di festa, si parla della grande stagione di Tom Sykes, che insieme alla Kawasaki è cresciuto formando un duo davvero formidabile. Ha condotto una stagione superba, rincorrendo con forza e determinazione nella prima metà, e poi tenendo le redini del campionato fino all'ultimo capitolo. Sorridente, raggiante, credibile ed eccitante nella guida sulla Kawasaki ZX10R, non c'è nessuno che può non pensare che sia il campione giusto nel posto giusto.

Eugene resta in piedi al gioco delle selle

Ala gioia del pilota inglese, ha fatto però da contrasto il sorriso amaro di un Eugene Laverty che ha messo in scena un piccolo capolavoro all'ultima curva su Marco Melandri, ma che da vice campione del mondo, incredibilmente, non ha un contratto su una moto di primo livello per il 2014. Si parla di vederlo su una Ducati MotoGP versione 2013, un'opzione senza futuro visto che tutto si può dire della GP13, meno che dia la possibilità ai piloti di mettere in mostra le proprie qualità. Un vicolo cieco. Possibile che nessuno voglia l'unico pilota in grado di vincere 9 gare, tante quante il campione del mondo? Il team Alstare? Ducati ufficiali?

 



Le gare

Gara 1 aveva già chiuso i giochi, con posizioni che stranamente per il massimo campionato delle derivate di serie, si sono congelate poco dopo lo start, ha messo un Sykes su quel terzo gradino che gli ha permesso di controllare la situazione, rischiando non più del necessario per portare a casa un grande sogno.
Davanti invece Marco Melandri, con un mallelolo in brutte condizioni, ha inseguito per tutta la pista e per tutta la gara la sua Aprilia, quella che piloterà l'anno prossimo e quella che è andato a vedere con staff e fotografi al seguito nel box Aprilia venerdì, con un atto davvero poco rispettoso per Eugene, che ha trovato fose lì il supplemento di motivazione per fare quel bellissimo sorpasso all'ultima curva, dopo essere stato superato a 2 giri dalla bandiera a scacchi.

In Gara 2 il copione è leggermente diverso, è Sykes a scappare per tre quarti della gara e Laverty a inseguirlo. Melandri non è partito a causa del dolore alla caviglia, così la disputa si risolve tra i 2 primatisti, fino a quando Laverty decide che chiudere il campionato per lo meno pareggiando il conto delle vittorie è un obbiettivo primario, quindi passa e poi scappa. Sykes tiene il ritmo, ma non è più primario stare davanti, ormai il titolo è in tasca, così Laverty si invola e mette a segno un week end davvero perfetto. Dietro intanto Guintoli ed Elias seguono a distanza, così come Camier che va a suggellare un buon rientro.


Ducati: il passato corre più veloce del presente

Una segnalazione conclusiva va di nuovo a Loenzo Lanzi e alla Ducati 1198S preparata da un buon team, ma improvvisato, che ha dimostrato chiaramente di essere superiore alla Panigale, così indietro e difficile da prendere la paga da una moto vecchia, con parti vecchie e con a bordo un pilota, un buon pilota, lontano dalla Superbike da un po' di tempo. A parte la figuraccia, quello che ci viene da pensare è che il buon Gigi Dall'Igna dovrà fare un miracolo, non solo ricostruire un reparto corse. Se l'anno prossimo il team Effemberg Liberty dovesse decidere di tirare fuori dal garage il suo stuolo di 1198 sarebbe un massacro.

Superbike, titolo assegnato, gare finite, la stagione va in naftalina, con un Sykes campione del mondo e un'altro titolo costruttori per Aprilia. Ora ci resta solo il finale della MotoGP, prossima week end Motegi!

Wolf





Classifica gara:
1. Jorge Lorenzo - Yamaha
2. Dani Pedrosa - Honda HRC
3. Valentino Rossi - Yamaha
4. Cal Crutchlow - Yamaha Tech3
5. Alvaro Bautista - Honda Gresini
6. Bradley Smith - Yamaha Tech3
7. Nicky Hayden - Ducati
8. Andrea Iannone - Ducati Pramac
9. Andrea Dovizioso - Ducati
10. Randy De Puniet - ART Aspar
11. Aleix Espargaro - ART Aspar
12. Colin Edwards - FTR Kawasaki NGM
13. Yonny Hernandez - Ducati Pramac
14. Hector Barbera - FTR Avintia Blusens
15. Danilo Petrucci - Ioda-Suter Came Iodaracing
16. Luca Scassa - ART AB Cardion
17. Claudio Corti - FTR Kawasaki NGM
18. Michael Laverty - ART Paul Bird
19. Luca Pesek - Ioda Suter Came Iodaracing
20. Hiroshi Aoyama - FTR Avintia Blusens
21. Damian Cudlin - PBM Paul Bird Honda

Classifica Piloti MotoGP:
1. Marc Marquez 298
2. Jorge Lorenzo 280
3. Dani Pedrosa 264
4. Valentino Rossi 214
5. Cal Crutchlow 179
6. Alvaro Bautista 147
7. Stefan Bradl 135
8. Andrea Dovizioso 127
9. Nicky Hayden 111
10. Bradley Smith 99
11. Aleix Espargaro 88
12. Andrea Iannone 55
13. Michele Pirro 50
14. Colin Edwards 36
15. Hector Barbera 33



Gara 1:
1. Eugene Laverty - Aprilia
2. Marco Melandri - BMW Goldbet
3. Tom Sykes - Kawasaki
4. Sylvain Guintoli - Aprilia
5. Toni Elias - Aprilia Red Devils Roma
6. Davide Giugliano - Aprilia Althea
7. Chaz Davies - BMW Goldbet
8. Leon Camier - Suzuki Fixi Crescent
9. X Fores - Ducati Alstare
10. Mark Aitchinson - Kawasaki Pedercini
11. Jules Cluzel - Suzuki Fixi Crescent
12. S Barrier - BMW Motorrad Goldbet
13. Ayrton Badovini - Ducati Alstare
14. Max Neukirchner - Ducati MR Racing
15. Lorenzo Lanzi - Ducati Mesaroli Trasports
16. Federico Sandi - Kawasaki Pedercini
17. Michel Fabrizio - Pata Honda Tenkate
18 B Parkes - Yamaha Monster Energy

Gara 2:
1. Eugene Laverty - Aprilia
2. Tom Sykes - Kawasaki
3. Sylvain Guintoli - Aprilia
4. Toni Elias - Aprilia Red Devils Roma
5. Chaz Davies - BMW Goldbet
6. Leon Camier - Suzuki Fixi Crescent
7. Lorenzo Lanzi - Ducati Mesaroli Trasports
8. Jules Cluzel - Suzuki Fixi Crescent
9. Mark Aitchinson - Kawasaki Pedercini
10. Davide Giugliano - Aprilia Althea
11. Max Neukirchner - Ducati MR Racing
12 B Parkes - Yamaha Monster Energy
13. S Barrier - BMW Motorrad Goldbet
14. Michel Fabrizio - Pata Honda Tenkate
15. Federico Sandi - Kawasaki Pedercini

Classifica piloti Superbike:
1. Tom Sykes 447
2. Eugene Laverty 424
3. Sylvain Guintoli 402
4. Marco Melandri 359
5. Chaz Davies 290
6. Davide Giugliano 211
7. Michel Fabrizio 188
8. Loris Baz 180
9. Jonathan Rea 176
10. Jules Cluzel 175
11. Leon Camier 132
12. Ayrton Badovini 130
13. Leon Haslam 91
14. Max Neukirchner 91
15. Carlos Checa 80

 

{AG}2013_10_motogpaustraliasuperbikejerez{/AG}

Back To Top
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.