Categoria: Sport

Se la sfortuna si accanisce con il piccolo fantino spagnolo, anche Dani decide di accanirsi contro la sfortuna per dirgli "mi potrai buttare per terra ma alla fine mi rialzo sempre!". Nel caldo soffocante di Sepang Marquez abbatte le resistenze di Lorenzo, ma il compagno di squadra vola lontano (alla larga) dal suo stile troppo "ruspante".


Una gara quella malesiana che ci ha fatto divertire davvero molto per un po' di giri, i giri che sono stati necessari a Dani per recuperare gli avversari e portarsi davanti, e i giri che sono serviti a Marquez per scrollarsi di dosso un coriaceo Jorge Lorenzo, che oggi si è traformato da robot dalla traiettoria perfetta, ad un aggressivo sportellatore, con sorpassi al limite e una toccatina di quelle che tanto piacciono al giovane leone spagnolo. Insomma... sembrava di stare in Superbike!


Marc Maruqez: campione full optional special edition

Ma poco sono servite tutte queste evoluzioni, alla fine il giovane Marquez oltre che a dar battaglia senza risparmiare nulla, ha usato anche la testa, ben sapendo che il compagno ormai è praticamente fuori dai giochi, non ha voluto andare oltre al limite e rischiare, come lui stesso ha dichiarato, i 20 punti e soprattutto il vantaggio su Jorge. La cosa più pericolosa del giovane spagnolo è proprio questa, che pur avendo un manico infinito, uno stile molto aggressivo e spettacolare e una fame esagerata, sa quando è il momento di conservarsi, sa quando è meglio fare i conti con il pallottogliere.
Una miscela troppo pericolosa per gli avversari in pista, che speravano che l'arrembante giovinastro si sdraiasse molte più volte per dar sfogo ad un'ingordigia che sembrerebbe ben sposarsi con il suo stile, ma invece... non è così.

Titolo che potrebbe arrivare con tutti i meriti, dopotutto il fatto che sia caduto così poco, come ricorda Jorge, è un merito e non solo fortuna.


L'urlo della Honda terrorizza anche l'Oriente

Fa paura davvero questa Honda, che come sottolineano tutti va bene sia per un pilota di stile come Dani Pedrosa, che per uno straccia gomme come Marc Marquez. Una moto che ormai su tutti i comparti è superiore alla Yamaha, che si trova a rincorrere anche là dove una volta primeggiava, in staccata e in percorrenza di curva. In arrivo in questo finale anche la Honda clienti di Alvaro Bautista, più in difficoltà ad inizio stagione anche in virtù della scelta, quasi unica, di sospensioni Showa, ma anche in questo è il caso di dire... la RC213V si adatta a tutto. Fa davvero paura.

Intanto dietro c'è un Rossi, che combatte nei primi giri e poi via via cede, con quel gap che si chiude piano piano, ma che tiene costantemente i tifosi in una snervante attesa di vederlo arrivare sul podio, ma combattendo e abbattendo uno dei 3 marziani. Quello fatto vedere fin qui piace sempre di più, ma il risultato finale non basta, e la situazione è perfettamente descritta dalla foto qui sotto.

 

Ducati: rivoluzionario cercasi!

Ducati ancora in affanno, quella di Hayden rompe, e Dovizioso nuota nelle solite posizioni. Il grande cambio forse galvanizza qualcuno, ma tutti corrono ai ripari ricordando che dall'Igna non fa i miracoli. Lucida l'analisi di Max Biaggi, il quale ricorda che l'nagolo del motore della Honda e della Ducati sono uguali, se qualcuno ancora volesse criticare la scelta del V90 di Porgo Panigale, ma l'abisso sta nell'elettronica. Innovativa inizialmente quella della di Ducati di Stoner e Capirossi, oggi troppo in ritardo. Ovviamente resta il capitolo ormai ampiamente dibattuto di una moto che ciclisticamente ha enormi problemi. Dall'Igna serve, ma probabilmente serve anche riprogettare una nuova moto, una moto diversa.

Si chiude una giornata che segna un passo importante verso il titolo. Jorge è arrivato dietro il giovane connazionale, non ha recuperato ma anzi ha perso punti. Per quanto slitamente perfetto... la sorte è difficile da battere. E Dani questo lo sa.



Settimana prossima round conclusivo della Superbike a Jerez, orfana del turno sul circuito Buddh in India, e invece la MotoGP vola nel bellissimo circuito australiano di Phillip Island spettacolare anche se la MotoGP ci arriva con il freddo.


Wolf




Classifica gara:
1. Dani Pedrosa - Honda
2. Marc Marquez - Honda
3. Jorge Lorenzo - Yamaha
4. Valentino Rossi - Yamaha
5. Alvaro Bautista - Honda Gresini
6. Cal Crutchlow - Yamaha Tech3
7. Bradley Smith - Yamaha Tech3
8. Andrea Dovizioso - Ducati
9. Aleix Espargaro - ART Aspar
10. Yonny Hernandez - Ducati Pramac
11. Hiroshi Aoyama - FTR Avintia Blusens
12. Randy De Puniet - ART Aspar
13. Claudio Corti - FTR Kawasaki NGM
14. Hector Barbera - FTR Avintia Blusens
15. Colin Edwards - FTR Kawasaki NGM
16. Danilo Petrucci - Ioda-Suter Came Iodaracing
17. Luca Scassa - ART AB Cardion
18. Brian Staring - FTR Honda Gresini

Classifica Piloti MotoGP:
1. Marc Marquez 298
2. Jorge Lorenzo 255
3. Dani Pedrosa 244
4. Valentino Rossi 198
5. Cal Crutchlow 166
6. Alvaro Bautista 136
7. Stefan Bradl 135
8. Andrea Dovizioso 120
9. Nicky Hayden 102
10. Bradley Smith 89
11. Aleix Espargaro 83
12. Michele Pirro 50
13. Andrea Iannone 47
14. Colin Edwards 32
15. Hector Barbera 29

 

 

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