Categoria: Sport

Il campionato mondiale superbike è in grado di muovere passioni e di fare tanto spettacolo. Correndo sopra le tragedie, i cuori di questi ragazzi hanno regalato 2 gare memorabili, con soprassi in traiettorie che da molto tempo non si vedevano. Dal mazzo spuntano grandi sorprese, Rea e Baz incantano, Laverty porta a casa la giornata.

 

 

I sorpassi visti dalla on board camera di Gara 2 sono stati qualcosa di davvero memoriabile, specialmente quelli inquadrati da quella posteriore delle moto in prima posizione. Moto che arrivavano a pochi centimetri e poi si allargavano a ventaglio nelle traiettorie più diverse pur di agguantare quel posto magico, uno di quelli sul podio.

 

 

Il vero mattatore è stato il classico meteo inglese, o meglio il classico maltempo inglese. L'asfalto costantemente umido, con gocce di pioggia che ogni tanto davano una rinfrescata al tracciato e ai piloti, ha livellato le prestazioni delle moto, rivelando non poche sorprese. Sia in Gara 1 che in Gara 2 i protagonisti del campionato sono andati un po' in villeggiatura. Ha stupito più di tutti Tom Sykes, inesistente in Gara 1 tranne nei primi giri, dove con asfalto appena umido riusciva a imporre un ritmo impressionante, per poi sprofondare in 11^ posizione quando qualche goccia ha cominciato a cadere rendendo l'asfalto scivoloso. In Gara 2 quasi stessa faccenda, ma per fortuna ha limitato di più i danni chiudendo sesto.


L'inglese parlerà alla fine delle gare di poca confidenza, insomma, braccino da chi non vuole perdere il campionato nuovamente per mezzo punto. Ma qui forse è stato un eccesso di prudenza, un danno.

 

 

Fuori Sykes, fuori Melandri partito dalla 5^ fila ma mai davvero in palla, sono state le seconde file, quelli che solitamente remano a ridosso dei capi classifica a far vedere la superbike vera, quella maschia e un po' dissennata. In Gara 1 Jonathan Rea ha sfruttato al meglio le sue capacità e il motore vellutato della CBR, imponendo un ritmo sull'umido impossibile per tutti. In Gara 2 è stato Leon Baz con condizioni poco migliori a dar vita ad una battaglia impressionante con le Aprilia e le Suzuki fino alla bandiera... rossa. Esatto, al penultimo giro la pioggia è diventata battente, e dopo 2 cadute i commissari hanno deciso di congelare una gara che aveva già regalato tantissime emozioni. Non saprei come descrivervi la sequenza infinita di sorpassi che hanno tenuto tutti col fiato sospeso, si può solo vedere per credere, per emozionarsi.

 

 

A battagliare sempre nelle prime file la vera rivelazione di Silverstone, le Suzuki. Da capire se è merito del livellamento di prestazioni imposto dall'asfalto umido, ma le Gixxer di Camier e Cluzel hanno davvero fatto vedere i sorci verdi a tutti quelli che volevano far primeggiare moto più accreditate. In Gara 1 Camier ha lottato a lungo per il secondo gradino del podio, ma è stato Laverty a batterlo all'ultimo giro. In gara 2 entrambe i piloti si sono contesi a lungo le prime piazze, emozionando il pubblico con sorpassi funanbolici e tanto cuore. Il regolamento ha regalato a Cluzel la seconda piazza, perchè caduto nel giro della bandiera rossa con posizioni congelate all'arrivo al giro precedente, come da regolamento.

Sarebbe bello che non fosse solo per l'acqua, ma che il campionato mondiale riacquistasse tra le favorite una casa che in pista ha un gran nome da far rispettare.

 

 

Tra tutta questa bagare comunque è stata Aprilia a spuntarla, con Guintoli regolarmente davanti a Sykes, e di parecchio, e Laverty per 2 volte a podio. Punti pesanti come macigni, specialmente per Tom Sykes, che sembra soffrire la pressione più del previsto, e che avrebbe dovuto impegnarsi per limitare meglio i danni. Lo stesso capolista di classifica Guintoli, in Gara 2 non si è risparmiato, combattendo a lungo per arrivare sul podio, e cedendo le armi solo dopo un errore per chiudere comunque con un buon piazzamento.

 

 

Capitolo Ducati non valutabile. Badovini si difende, mentre Checa ammette che non ha trovato la confidenza sull'asfalto umido ed ha condotto una gara senza mettersi in mostra. BMW in grande difficoltà, con 3 motori arrosto in 2 giorni, qualcosa che sembra segnare la fine dell'impegno della casa bavarese nel peggiore dei modi e con una pubblicità di certo non bella per la S1000RR.

Prossimo appuntamento tra 2 settimane con la MotoGP a Indianapolis, mentre la Superbike torna a fine Agosto, si spera con la stessa qualità di spettacolo.

Alla prossima
Wolf

 

Gara 1:
1. Jonathan Rea - Pata Honda Tenkate
2. Eugene Laverty - Aprilia
3. Leon Camier - Suzuki Fixi
4. Sylvain Guintoli - Aprilia
5. Loris Baz - Kawasaki
6. Jules Cluzel - Suzuki Fixi
7. Leon Haslam - Pata Honda Tenkate
8. Ayrton Badovini - Ducati Alstare
9. Marco Melandri - BMW Goldbet
10. Chaz Davies - BMW Goldbet
11. Tom Sykes - Kawasaki
12. Max Neukirchner - Ducati MR Racing
13. Carlos Checa - Ducati Alstare
14. Michel Fabrizio - Aprilia Red Devils Roma
15. Mark Aitchinson - Kawasaki Pedercini
16. Federico Sandi - Kawasaki Pedercini
17. Vittorio Iannuzzo - BMW Grillini

Gara 2:
1. Loris Baz - Kawasaki
2. Jules Cluzel - Suzuki Fixi
3. Eugene Laverty - Aprilia
4. Jonathan Rea - Pata Honda Tenkate
5. Leon Camier - Suzuki Fixi
6. Sylvain Guintoli - Aprilia
7. Tom Sykes - Kawasaki
8. Ayrton Badovini - Ducati Alstare
9. Marco Melandri - BMW Goldbet
10. Carlos Checa - Ducati Alstare
11. Michel Fabrizio - Aprilia Red Devils Roma
12. Max Neukirchner - Ducati MR Racing
13. Federico Sandi - Kawasaki Pedercini
14. Mark Aitchinson - Kawasaki Pedercini
15. Davide Giugliano - Aprilia Althea
16. Vittorio Iannuzzo - BMW Grillini

Classifica piloti:
1. Sylvain Guintoli 262
2. Tom Sykes 249
3. Eugene Laverty 226
4. Marco Melandri 221
5. Chaz Davies 180
6. Loris Baz 180
7. Jonathan Rea 176
8. Michel Fabrizio 138
9. Leon Camier 114
10. Jules Cluzel 114
11. Davide Giugliano 100
12. Ayrton Badovini 91
13. Max Neukirchner 77
14. Carlos Checa 68
15. Leon Haslam 51

 

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