Categoria: Sport

Se lo slogan "la potenza (l')è nulla senza controllo" è vera, e se in passato è stato un po' il tallone d'Achille di Tom Sykes, in questo avvio di campionato e specialmente sul bel tracciato di Doninghton Park, Tom Sykes ha dominato il Sabato della Superpole e le 2 gare, ricche di sorpassi solo dalla seconda piazza in poi. E' il suo anno?

 




L'avvicendamendo nelle posizioni che contano è qualcosa di normale nel World Superbike, telento e moto in forma si equivalgono così tanto da dar vita spesso a gare con protagonisti completamente diversi, basta vedere l'episodio di Chaz Davies ad Aragon.
Ma Tom Sykes sembra che quest'anno sia l'unico davvero dotato di velocità e continuità. Pur non avendo stra-vinto fino ad ora, pur lasciando per ora la testa della classifica a Sylvain Guintoli, è quello più accreditato per aggressività nella ricerca del risultato. Nel turno di casa, il pilota inglese non è mai stato in pericolo per la doppia vittoria, ha sempre dominato le gare senza possibilità di replica, e ha lasciato gli inseguitori a disputarsi i resti.

 


Qualcuno potrebbe pensare che Aprilia ha qualcosa da dire in tutto questo, e probabilmente ha ragione visto che appare per ora la moto più equilibrata, un po' la RC213V della Superbike, quella in grado di far andar veloce 3 piloti su 4, ma per ora i suoi piloti mancano di consistenza da vertice. Laverty, prima guida, manca troppo spesso dalle posizioni che contano, e chiude la gara di casa con un solo terzo posto, Guintoli vince troppo poco, e come prevedibile i podi servono solo a far rosicchiare gara dopo gara il suo margine. Giugliano paga troppo spesso la sua irruenza.

 



L'osservazione di Max Biaggi sul fatto che un pilota di punta oltre ad essere veloce e ad avere una moto al top, dovrebbe far fruttare ogni giro riducendo al minimo gli errori, è quanto mai vera. I tanti errori non rendono giustizia alla professionalità di questi piloti, troppe volte somiglianti a giovani allo sbaraglio.

 



Resta da affrontare tra i positivi la questione Macho Melandri, che nella gara di Monza aveva detto "il mio campionato comincia qui" e in effetti in Gara 1 aveva portato a casa un bel 2° posto, sull'isola dell'inglese, ma in Gara 2 tutto è tornato come al solito, con una BMW che al solo cambiare della temperatura comincia a saltellare sull'anteriore come un canguro, mettendo troppo in difficoltà il pilota ravennate, condannato a veder sempre sfuggire quel titolo che sicuramente per stile e talento meriterebbe.

 



Quindi 2 gare con la fuga di Sykes, alle sue spalle in Gara 1 un'inziale bagare tra le 2 Aprilia e Rea, ma che alla fine vede spuntare il recupero di Melandri, mentre in Gara 2, dalla stessa bagare Aprilia la spunta Guintoli.

Chi delude?
Delude sicuramente Rea, non per colpa sua purtroppo, ma per un problema al braccio. Pochi giri al top e poi l'impossibilità di frenare come si deve lo fanno scivolare indietro.

 


Delude Leon Camier e la Suzuki, che giocavano in casa e che sembravano poter far valere un motore che dovrebbe non mancar più di cavalli. Ma il pilota inglese pasticcia in Gara 1 e si perde in Gara 2.
Deludono le Ducati, che perdono Carlos in Gara 2, il pilota spagnolo valuta troppo il dolore sopportato in rapporto alle prestazione della Panigale in Gara 1, mentre Ayrton e Canepa chiudono lontani. In Gara 1 addirittura si è vista una specie di volata a 3 per l'11° posto, quasi da evitare.
La delusione comunque viene più dalle prestazioni della moto, che in un tracciato come questo, con rettilinei più corti e dove Carlos con la 1198 nel 2011 faceva la differenza, la Panigale non è stata all'altezza.

 




Ora qual'è il punto.
Il punto è che Sykes sente odore di campionato ed è attaccato al codone di Guintoli. Il francese deve cambiar passo e deve aver fame di vittorie. I 2°, 3° e 4° posto non bastano per vincere il campionato, a meno che Sykes non torni quello degli scorsi anni, veloce in prova, perso in gara, e non spunti nessun altro rivale consistente. Ma chi?

Il ampionato si tinge di verde?

Prossimo appuntamento, MotoGP al Mugello settimana prossima, una gara da mito!

Wolf




WolfGara 1:
1. Tom Sykes - Kawasaki
2. Marco Melandri - BMW
3. Sylvain Guintoli - Aprilia
4. Jonathan Rea - Honda Pata
5. Loris Baz - Kawasaki
6. Davide Giugliano - Aprilia Althea
7. Eugene Laverty - Aprilia
8. Chaz Davies - BMW
9. Jules Cluzel - Suzuki Fixi
10. Michel Fabrizio - Aprilia Red Devils Roma
11. Ayrton Badovini - Ducati Alstare
12. Carlos Checa - Ducati Althea
13. Nicolò Canepa - Ducati Althea
14. Max Neukirchner - Ducati MR-Racing
15. Vittorio Iannuzzo - BMW Grillini


Gara 2:
1. Tom Sykes - Kawasaki
2. Sylvain Guintoli - Aprilia
3. Eugene Laverty - Aprilia
4. Davide Giugliano - Aprilia Althea
5. Marco Melandri - BMW
6. Chaz Davies - BMW
7. Loris Baz - Kawasaki
8. Nicolò Canepa - Ducati Alstare
9. Jules Cluzel - Suzuki Fixi
10. Michel Fabrizio - Aprilia Red Devils Roma
11. Jonathan Rea - Honda Pata
12. Max Neukirchner - Ducati MR-Racing
13. Leon Camier - Suzuki Fixi
14. Federico Sandi - Kawasaki Pedercini
15. A Lundh - Kawasaki Pedercini
16. Vittorio Iannuzzo - BMW Grillini


Classifica piloti:
1. Sylvain Guintoli 173
2. Tom Sykes 169
3. Eugene Laverty 149
4. Marco Melandri 127
5. Chaz Davies 112
6. Loris Baz 95
7. Jonathan Rea 89
8. Michel Fabrizio 86
9. Davide Giugliano 72
10. Jules Cluzel 55
11. Leon Camier 49
12. Max Neukirchner 45
13. Ayrton Badovini 37
14. Carlos Checa 33
15. Leon Haslam 29

 

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