Telecamera distanza sicurezza
Categoria: News Novità

In arrivo il nuovo dispositivo che misura le infrazioni per il mancato rispetto della distanza di sicurezza tra veicoli, ennesima stangata o giusta misura preventiva?


Ormai potremmo chiamarla l'epoca del multa-qualcosa, si vanno moltiplicando i sensori necessari a sanzionare comportamenti scorretti da parti di chi si mette in strada con un qualsiasi mezzo, ma la domanda vera che gira in testa alla maggior parte dei guidatori è: quale fine reale hanno questi sensori sanzionatori? Sicurezza o... cassa?

Quest'ultima generazione di sensori che sembra siano in fase di sperimentazione in Germania e in Svizzera hanno il compito di misurare lo spazio tra i veicoli così da sanzionare chi non rispetta la distanza di sicurezza. Alla maggior parte di noi tutto sommato non dispiace, avremo incrociato tutti prima o dopo uno di quei fastidiosi e arroganti sparaflassciatori da terza corsia che arrivano quasi nel baule della macchina, fatto salvo poi completare la manovra il più lentamente possibile per verificare se la conseguente crisi di nervi provochi loro danni fisici irreparabili.

Il problema sta nella empirica misurazione della distanza di sicurezza, composta da una formula matematica presa dal libro di cuola guida, seguita dal presupposto che ognuno di noi nasca con lo stesso occhio calcolatore del Terminator per verificare la distanza dal veicolo che precede. E' noto poi, ahimé noi, che il motociclista ha un modo tutto suo di approcciare i quadrupedi stradali, difficile quindi comprendere se avrà il solito effetto repressivo, o sarà positivamente educativo.

Il dubbio che sia un altro sistema da cassa arriva dalla constatazione che ognuno di noi ormai percepisce un'insicurezza stradale completa, non si tratta di misurare le basilari infrazioni come velocità o distanza, ma di una latente, costante, endemica insicurezza dovuta ad una guida che dire disinvolta è poco: mancata precedenza a stop e rotonde, uscita da cancelli privati senza attendere chi sopraggiunge, sorpassi al limite in condizione di estremo pericolo come ad esempio in presenza di nebbia fitta, cambio di corsia inserendosi forzatamente tra due veicoli senza che ce ne sia la condizione, sorpassi autostradali a zig zag, velocità esagerate all'interno dei centri abitati, tutta una serie di comportamenti che necessiterebbero di occhi mobili sul territorio, non di qualche telecamera a sorpresa qua e là.

 

 
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