Europa e assicurazioni a caccia di soldi, è stato votato dal parlamento europeo l'obbligo che metterà in difficoltà molti motociclisti e appassionati di auto, assicurazione anche per mezzi fermi non circolanti.

Non saranno pochi i paesi che nel recepire questa norma europea avranno problemi, soprattutto non saranno pochi gli appassionati di moto che inizieranno a fare i conti su quello che potrebbe diventare un hobby troppo costoso: il collezionismo di vecchie motociclette.

O come capita molto spesso, vista la natura del mezzo, dovranno decidere quale moto tenersi nel box e trovare il modo di sbarazzarsi della secoda, o terza, di quella vecchia di cui non si è mai voluto disfare per amore, o quelle vecchie glorie che con pochi soldi ha accumulato nel box. Tutto da rottamare a meno non siano iscrivibili al registro storico, quindi senza modifiche rispetto al modello originale, usufruendo di apposite assicurazioni.

Una normativa che già ad un primo esame appare ingiusta, contraria al buon senso italico e di altre nazioni, che non obbliga ad assicurare veicoli non circolanti non posizionati in luoghi pubblici. Una normativa che andrà a ledere un settore economico che vede spesso gli appassionati affiancare una seconda moto nel box, e che sicuramente dal recepimento della norma non solo eviteranno di tenersi quella già presente, ma in molti casi eviteranno di acquistare la nuova. Un danno certo al mercato delle due ruote.

Gli unici a sorridere forse sono le assicurazioni. Una volta pubblicata la norma l'Italia avrà due anni per adeguarsi, rimarranno fuori dall'obbligo assicurativo solo i mezzi che sono effettivamente non in grado di funzionare, resta quindi ancora il dubbio se saranno da assicurare anche mezzi radiati ma funzionanti. Un vero e proprio salasso!

Che sia vero quanto affermato da molti, che il parlamento europeo sia la sede delle lobby? Evidentemente cambia la locazione del parlamento, ma la politica è sempre la stessa, quella lontana dalla gente.