Un grido d'aiuto e d'allarme quello lanciato dal Motoclub Stelvio International con l'annullamento del tanto atteso Raduno dello Stelvio, il raduno per eccellenza quello sul passo più alto d'Italia, che nel corso degli anni è diventato un classico arricchito da una preparazione e un'idea di ritrovo di vita motociclistica davvero unico.

Alla base di questo annullamento, dice il comunicato, diverse ragioni. Alcune riguardano l'annullamento di alcuni eventi, come la "parata delle lucciole" dovuto essenzialmente alle nuove regole di ordine pubblico scaturite dopo i fatti di piazza a Torino durante la finale di Champions League. Dall'altra un passaggio di testimone generazionale che comincia a mancare. La crisi economica iniziata nel 2009, oltre cha a decimare i motociclisti su strada, ha di fatto soppresso una generazione di motociclisti, quei ragazzi che in mancanza di disponibilità economica ha scelto passioni meno costose.

L'organizzazione del Motoraduno Stelvio è impegnativo, nel corso degli anni si sono aggiunti molti eventi, sia a sostegno delle comunità locali, con la presentazione e la disponibilità di prodotti tipici, che eventi dedicati al divertimento o alla cultura motociclistica, come i corsi di guida, o le sessioni didattiche. Tutto condito con l'animazione o i tour su uno dei tratti più belli d'Italia da percorrere in moto.

Il MC Stelvio International non si ferma definitivamente, ma prova a riorganizzare i ranghi e a trovare le risorse anche economiche per ripartire, necessarie per un evento di tale portata che è soggetta ai capricci del clima, per tentare un ritorno nel 2020 mantenendo il posto duramente guadagnato tra gli eventi patrocinati dalla Federeazione Motociclistica e come tappa FIM del campionato del mondo del turismo.

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