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Michelin Road5 2CT+
Categoria: Le nostre prove

Abbiamo provato le Michelin Road 5 2CT+, la versione migliorata della tecnologia 2CT del costruttore francese. Risultato del test: ci siamo!


E’ difficile oggi sul mercato dei gommisti destreggiarsi tra le varie sigle, soprattutto se come Michelin per fare la differenza con il passato, ad una tua nota sigla ci appiccichi un + in più. Guardi la sigla e a quel + si aggiunge un tuo punto interrogativo e sei costretto a fare qualche ricerca.

prova michelin road5 2ct+

Ma tant’è, la Road 5 2CT+ è sicuramente un grande passo in avanti rispetto alla generazione precedente, prima di tutto perché eredita il 2CT+, vale a dire la tecnologia bimescola Michelin di ultima generazione, quella che porta sotto le spalle morbide dello pneumatico uno strato della parte più dura centrale. Il tutto regala un miglior sostegno in piega quando si poggia sulla mescola con tanto grip, aumentando di fatto la sicurezza e la confidenza. Inoltre le nuove mescole in generale hanno un comportamento migliore, più grip già a basse temperature, un riscaldamento veloce, e una scolpitura lamellare che aumenta il drenaggio in caso di pioggia.

Chi negli anni ha provato le coperture francesi saprà benissimo che uno dei suoi punti forti è proprio la tenuta sull’acqua, che non abbiamo potuto testare, ma che storicamente permette a chi guida sul bagnato di osare un po’ di più. Rispetto ai pneumatici del passato la scolpitura non riprende fino a bordo spalla, il piegone sul bagnato è da pelo folto. Michelin poi assicura un miglior comportamento generale per tutta la durata di vita dello pneumatico, con un basso degrado di performance mentre il battistrada va consumandosi. Una caratteristica molto ricercata, rispetto ai vecchi pneumatici che tendevano a perdere performance e a perdere anche forma mentre si avvicinavano al fine vita.

anteriore michelin road5 2ct+

Il test lo abbiamo fatto tra le colline del Monferrato, tutto da guidare sul pelo dell’acceleratore a disegnare curve strette e qualche correzione qua e là per non andare lunghi per qualche vigna. Potremmo dire che tra una curva e l’altra le coperture Michel si sono comportate molto bene, ma il dubbio che l’ondeggiamento aumentato dal vino possa aver condizionato il giudizio a qualcuno potrebbe balenare per la mente.

E’ uno pneumatico tipico di Michelin, rotondo, regala tanto controllo in curva e nelle staccate, senza quelle cadute improvvise tipiche su alcuni altri marchi. Fin dai primi chilometri ci ha regalato grande sicurezza, la parola d’ordine è “confidenza”, si arriva negli ingressi di curva con un ottimo sostegno dell’anteriore, mentre in uscita si apprezza la tenuta della mescola più morbida. E’ uno pneumatico che ricordiamo eredita le caratteristiche di durata dei predecessori, ma che come per la Triumph Trident in prova strizza l’occhio a chi per le mani ha una naked tutto pepe e non vuole rinunciare a sentirsi un racer da piegone di tanto in tanto.

test on street michelin road5 2ct+

Parere quindi positivo per questi Michelin, per chi è sempre in dubbio se scegliere la gommatura più resistente o chi è tentato da una seducente copertura racer, questa Road5 2CT+ è quella giusta. Sulle strade sarà sempre un’ottima scelta.

 

 
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