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Categoria: Le nostre prove



“un, due, Tre…... stella”

Chi non ci ha mai giocato da piccolo? Bisognava essere bravi a non farsi scoprire, prendere di sorpresa chi cercava di avvicinarsi allo “Stellone”.
Così è stata brava, questa Moto, ad avvicinarsi a me in punta di piedi, girarmi in torno con le sue lusinghe finché alla fine, ultima delle proposte attuali riguardo alle grosse enduro stradali da provare, si è presentata a me dicendo; sono pronta.


Sul cavalletto è imponente, spigolosa e aggressiva, la versione in prova è la “Launch”, con accessori dedicati a quest’allestimento di lancio sul mercato che comprende rispetto alla base; fari supplementari, plexiglass maggiorato, paramani, paracarter, paramotore e sensore della pressione degli pneumatici.



Nero metallizzato, elegante, con i contrasti cromati e di metallo di alcuni particolari, completa di sospensioni pluriregolabili, ABS e controllo di trazione (Regolabile su tre livelli) entrambi disinseribili, cruise control e soprattutto un grande motore a tre cilindri da oltre 130 Cv che spinge in modo lineare e progressivo in ogni marcia e a ogni regime.
Proprio il motore è il punto di forza di questa moto, non da nessuna castagna, ma spinge sempre, si può in sesta scendere sotto i 2000 giri e riprendere in progressione senza problemi, nelle marce basse spinge da subito e ha un allungo sconosciuto ai bicilindrici avvicinandosi alla sensazione dei quattro.
Ma facciamo un passo indietro, mi son fatto prendere la mano dal gas, cosa molto facile in questo caso, eravamo a osservarla da ferma.
Snella nel posteriore che assomiglia in maniera sfrontata alla concorrente Teutonica, anche se più filante nonostante l’ingombrante silenziatore a destra e il cardano a sinistra.



Una sella, regolabile accoglie il pilota e il passeggero su due livelli diversi esattamente come la concorrenza, un robusto portapacchi sovrasta il filante codino con le luci posteriori a led su due strisce verticali.
La parte centrale e il frontale invece fanno da contrasto con dimensioni abbondanti, dove il motore e lo spigoloso serbatoio la fanno da padroni, lasciando però a vista il bel telaio in tubi che assomiglia a un traliccio stretto.
Due grossi fari e un piccolo becco sono il muso di questa creatura che tra le gambe appare davvero imponente.


Bastano però pochi metri per accorgersi che nonostante il baricentro alto e gli oltre 250 kg di peso la grossa enduro stradale si muove agile anche nel traffico cittadino, certo quando si può sfruttare l’allungo e le curve diventano più numerose le qualità si apprezzano maggiormente.
Ottima anche la protezione all’aria anche alle velocità autostradali e probabilmente anche oltre.
Ciclistica precisa e agile, un po’ rigida sulle sospensioni, ma basta una regolazione per confezionarla in base ai propri gusti.



Frizione morbidissima, cambio silenzioso e preciso, silenzioso anche il motore che non si sente con il rumore filtrato probabilmente anche dal raffreddamento a d acqua e stessa cosa per la tonalità di scarico, personale, ma forse troppo “Civile” un po’ più di sano rumore non avrebbe infastidito facendo godere anche le orecchie.
Comandi a pedale al posto giusto, anche per la guida in piedi, e cavalletti facili da azionare una favola!
Frenata potente e progressiva all’anteriore, forse un po’ esuberante il disco posteriore, ma nel caso ci pensa un ABS, mai invasivo, a sistemare tutto.



Anche l’intervento del controllo di trazione, complice un breve sterrato, è molto progressivo e non disturba, in pratica ci si accorge dell’intervento solo dalla spia gialla dedicata che si accende.
Tutto perfetto? Quasi, l’altezza del baricentro quando le curve diventano veloci ha bisogno di un po’ di abitudine e di forza in più per chiudere la linea, ma in questo caso l’uso è la soluzione, invece notevolmente fastidioso, in città e nelle soste, il calore che arriva dal motore e dal radiatore, anche nelle sere di fine estate si percepisce abbondantemente e solo l’aria della corsa riesce a mitigare un po’ questa fastidiosa sauna alle gambe e gioielli.



Componentistica di primordine anche nella strumentazione, completa d’indicatore di marcia, computer di bordo e frecce a disinserimento automatico, componentistica arricchibile, insieme agli accessori in un vasto elenco in offerta.
Certo tanta qualità si paga, il prezzo si avvicina, a parità di accessori, alla Regina del mercato, ma in questo caso, se non si è BMWisti convinti, la scelta è davvero difficile, soprattutto per questo motore davvero splendido.
Forse è davvero arrivata una rivale per la GS, difficile scalzarla dal trono, ma sicuramente avvicinarsi è possibile.

Rimando come sempre al sito ufficiale Triumph per i dati tecnici e per i prezzi di moto e accessori.

Moto in prova fornita da Triumph Milano

Abbigliamento utilizzato: Casco Caberg - Giacca Tucano Urbano - Pantaloni PromoJeans - Scarponcini Forma - Paraschiena Zandonà - Guanti OJ - Intimo SIXS

Flap

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