Categoria: Le nostre prove



“L’anti GS?”
Il riferimento per il confronto rimane sempre la Regina del mercato, sua Maestà BMW R1200GS, a colpi di novità tutte le case hanno provato a insidiare, con scarsi risultati il dominio.
Ora tocca all’Honda.

 

 

La casa dell’Ala Dorata prova a ritornare ai fasti dell’Africa Twin, quando il settore maxi-enduro la vedeva protagonista, prova a risollevare e a recuperare i clienti che non avevano digerito la Varadero, prova a sconvolgere il branco con un motore grosso e prestazionale direttamente derivato dalla sport-touring VFR1200.
La Moto è imponente, ma non apparentemente grossa, l’estetica del frontale è molto personale e tipicamente Honda dell’ultima generazione, dal serbatoio fino alla coda la somiglianza con la moto Bavarese è imbarazzante, vero che si assomigliano tutte, ma qui si poteva cercare un po’ più di distacco.
Nel complesso è bella, dal vivo molto di più, promette bene, sembra docile alla vista e non incute paura, nonostante la sella sia per gambe lunghe e il peso superi abbondantemente i 250 kg.



Basta però impugnare il largo manubrio, un po’ distante dalla seduta rispetto alla concorrenza, per dimenticarsi del peso, ritrovandosi una moto molto maneggevole fin dai primi metri.
Basta ruotare un po’ il comando del gas per capire di che pasta è fatto questo motore, spinge in ogni marcia con vigore e allunga senza fine fino all’intervento, brusco del limitatore.
Bastano due marce per farsi ritirare la patente e tre per diventare dei criminali.
Tanta birra ma dosabile a ogni regime anche a pochi giri il motore ronza e riprende, anche in sesta, senza particolari problemi permettendo di concentrarsi solo sulla guida.



Guida che è godibile in ogni situazione, la moto segue i comandi e scende in piega docile mantenendo la linea impostata con precisione, basta poi dare gas per essere proiettati verso la curva successiva.
Questo V4 di oltre 1200cc è un portento e i 130cv sembrano molti di più, tanti, ma docili e dosabili, pura libidine per il turista.
Motore coadiuvato da un buon cambio, preciso e veloce, che comunque come già detto serve poco, comunque la frizione nel caso è morbidissima e dallo stacco preciso.
Probabilmente su questa moto, non inorridiscano i puristi, il cambio sequenziale DCT, disponibile come optional e che ho provato con ottima impressione sull’Integra, potrebbe rendere ancora più facile il duro mestiere del Globetrotter.
Ovviamente sguardo attento alla sicurezza grazie ad una frenata da riferimento e all’ottimo C-ABS di serie, e al controllo di trazione (TCS) che però interviene bruscamente tagliando prepotentemente l’iniezione.
Tipicamente da turista anche la trasmissione a cardano che, del resto ormai l’evoluzione ha fatto passi da gigante, non si percepisce e non crea scompensi né in accelerazione né in scalata, e poi è così pratico e pulito rispetto alla catena.
Cerchi a raggi e paramani per dare un look fuoristradistico, specchietti ampi e stabili e maniglioni per il passeggero, accolto comodamente sull’ampia sella a lui riservata.



Strumentazione completa e ben visibile, a parte il contagiri a barre lcd, e pochi gadget elettronici, niente sospensioni elettriche, nessuna possibilità di scegliere la mappatura del motore, per le prime sono comunque regolabili e per il secondo con il carattere di questo motore non se ne sente la necessità.
Entusiasta, si mi è piaciuta davvero, ma poiché bisogna pur trovare qualche difetto, m’impegno e dico che il serbatoio da oltre 21 litri rimane un po’ largo e complice anche il motorone, le ginocchia restano leggermente aperte, e poi la protezione all’aria del cupolino di serie, disponibile optional uno più esteso, è minima lasciando completamente scoperto casco e spalle di chi supera il metro e ottanta di altezza.
Trovo poi assurdo, su un mezzo del genere, la mancanza di cavalletto centrale disponibile anche questo come optional, si poteva fare uno sforzo e inserirlo di fabbrica, visto anche il prezzo che supera i € 14000,00 cui vanno aggiunti € 1000,00 per l’eventuale cambio sequenziale e altri circa € 2500,00 per avere una full-optional completa di borse, paramotore ecc.
Questa Crosstourer conquisterà il cuore di molti Hondisti e probabilmente riporterà in casa qualche cliente sfuggito, magari il BMWista convinto no, ma dopo una prova qualche dubbio viene.



Bella, si lo so è soggettivo, potente, maneggevole e sicura, basta mettere qualche accessorio da viaggio ed è una compagna ideale per girare il mondo.

Rimando come al solito al sito Ufficiale Honda per i dati e le caratteristiche tecniche.

Moto in prova grazie a Aroni Moto di Bareggio

Abbigliamento test: Casco Caberg – Giacca Spidi – Pantaloni PROmo Jeans – Stivali TCX – Guanti Spidi – Intimo PROmo Jeans

Flap

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