Categoria: Le nostre prove

"Bmw esplora il lato oscuro della forza"

Che la forza sia con te, o “lo sforzo” per gli amanti di Mel Brooks, la sostanza non cambia.
Il lato oscuro è presente sia nella Saga di Guerre Stellari, sia nella sua  parodia demenziale.
Ora tocca a BMW affrontare il lato oscuro e lo fa presentando una versione All Black, anzi Triple Black, del suo modello di punta.
Ormai arrivata al suo probabile estremo sviluppo la R1200GS non può evidentemente più essere migliorata, ecco che, prima di presentare la versione che proverà a sostituire questo longevo modello, la casa Bavarese mette sul mercato una Special Edition capace di ingolosire i palati fini.

Questo modello segue un’altra versione speciale, quella del trentennale, che aveva già fatto palpitare il cuore di  molti appassionati, e si presenta con una livrea giocata tutta sul nero in tre finiture di colore, infatti, tutte le parti verniciate sono in Nero Zaffiro metallizzato. Il motore, la forcella e la sella sono colorati in nero. I cerchi a raggi con canale nero sono di serie. Il tocco finale è dato dalla colorazione in Grigio Asfalto metallizzato del forcellone, del telaio e dei coperchi valvole, lasciando in lucido acciaio solo le placche al serbatoio, lo scarico cromato, il portapacchi e altri pochi particolari.
La moto è la conosciuta GS con l’ultima versione motoristica con distribuzione bialbero da 110 Cv.
Nulla di nuovo quindi, ma solita tanta sostanza di una moto che nonostante l’imponenza e le generose dimensioni, snellita da questa colorazione, una volta in movimento da subito confidenza al neofita come al più smaliziato degli smanettoni.
Il motore è ancora più pieno e con un allungo, bicilindricamente parlando, più esteso.
La ciclistica è svelta, intuitiva e “Facile”, scordatevi pinzate assassine, anche se i freni sono decisamente all’altezza e potrebbero permetterlo, e inserimenti spigolosi, questa è una moto che guidata lasciandola correre nelle curve permette un passo incredibile e nonostante le ridotte dimensioni dello pneumatico posteriore (150/70 R17)
La scelta del cerchio da 19” anteriore è un giusto compromesso per la guida su strada che, complice l’azzeccata distribuzione dei pesi non risulta penalizzata e nel frattempo permette di affrontare qualche tratto di fuoristrada leggero.
Queste però sono caratteristiche comuni a tutte le GS.
Cosa ha in più questa versione esclusiva per il mercato Italiano?
Innanzi tutto il pacchetto all-inclusive che comprende oltre alle già citate ruote a raggi, con canale nero, poi i pacchetti Touring 1 e 2 e Safety Package che comprendono:
Touring 1 e 2:
-          Indicatori di direzioni bianchi a Led
-          Manopole riscaldate
-          Computer di bordo
-          Paramani
-          Scarico cromato
-          E.S.A. (Electronic Sunspension Adjustment)
Safety package:
-          ASC (Controllo di trazione)
-          Integral ABS (Disinseribile)
-          RDC (controllo pressione degli Pneumatici)

Molti accessori risultano puramente estetici, altri semplicemente comodi, altri importanti per la sicurezza.
E’ il caso del ABS che unito al sistema di frenata integrale (con la leva si comanda dischi anteriori e posteriori, con ripartitore di frenata,  con il pedale solo il posteriore) che nella guida normale non risulta per nulla invasivo e solo in caso di necessità aiuta decisamente la sorte.
E’ inoltre disinseribile, come ASC, con una procedura mediante pulsante al manubrio per la guida in fuoristrada dove altrimenti le frenate sarebbero negativamente penalizzate.
La frenata integrale poi non disturba, anzi permette di arrivare pinzati alla curva e, se necessario correggere anche all’interno della stessa senza troppi effetti autoradrizzanti, cosa utilissima quando su strade sconosciute si arriva un pelo “lunghi”.
Il controllo di trazione interviene un po’ bruscamente, tagliando l’accensione, quando la ruota perde aderenza in accelerazione, ma anche in questo caso il fastidio è compensato dalla gradita possibilità di evitare una caduta.
Il sistema di sospensioni attive è invece un pratico aiuto per evitare continui aggiustamenti in funzione del carico smanettando su registri e molle.
Qui basta la pressione ad un pulsante sul blocchetto sinistro per passare attraverso i numerosi settaggi a disposizione per il reparto sospensioni: Sport (più rigide), Normal, Confort (più morbide), solo conducente, conducente più passeggero, con bagagli e senza bagagli.
Oltre a due settaggi dedicati per la guida off-road, Normale e Hard, che aumentano anche la luce da terra.
Tutto visibile all’interno del display digitale della strumentazione.
Una volta accomodati sulla alta sella, disponibile anche in versione ribassata, si trova tutto a portata di mano e di vista.
Ci si sente protetti dalle generose dimensioni e dal plexiglass, regolabile, che promette buona protezione all’aria.
Un giro alla chiave e la pompa di iniezione ronza e la strumentazione compie un check delle spie e dei sistemi elettronici.
Le spie dell’ABS lampeggiano finchè non viene percorso qualche metro per spegnersi se tutto è OK.
Le informazioni del computer di bordo (autonomia, consumo medio, temperatura esterna, pressione olio, pressione pneumatici, orologio)  sono facilmente selezionabili attraverso un tasto al blocchetto sinistro.
Informazioni completate da livello del carburante, molto preciso, e della temperatura dell’olio.
L’avviamento è pronto e il rumore di scarico è pieno  e coinvolgente, grazie alla valvola di scarico introdotta dal modello 2010, piacevolmente non fastidioso.
Forse i soliti atipici comandi per le frecce, separati sui blocchetti a destra e sinistra, abbisognano di un po’ di apprendistato, ma una volta fatta l’abitudine non sono così scomodi.
Dentro la prima e la moto diventa una libellula, nonostante il peso dichiarato a secco di 203 kg destinato a diventare maggiore in ordine di marcia, il  motore spinge da subito e lo sterzo leggero, ma preciso aiuta a trovarsi subito a proprio agio fin dalle prime curve.
Il bialbero e quei cinque cavalli in più (versione 2010 del motore), ma soprattutto 500 giri in più al limitatore rendono più gustosa la spinta
Il confort è eccezionale, anche per l’eventuale passeggero, e la protezione dall’aria del parabrezza, una volta trovata l’altezza giusta in rapporto a quella del pilota, è ottimale.
I comandi sono morbidi, quelli al manubrio regolabili, e il cambio è preciso e sufficientemente veloce.
Una volta presa confidenza con la reazione “strana” dei sistemi telelever e paralever che ormai equipaggiano quasi tutti i modelli BMW si scopre una moto svelta nello scendere in piega.
Certo si seduti in alto e la sensazione di piega viene amplificata, ma la sicurezza che infonde il largo manubrio è notevole.
La percorrenza di curva è un’arma micidiale, capace di mettere in crisi e umiliare blasonate sportive, le lunghe provinciali e le veloci autostrade rivelano poi doti di grande viaggiatrice anche in coppia, ma è in città che stupisce, dove nonostante gli ingombri il gigante buono si muove con una agilità che molti scooteroni si sognano.
Una arma totale, una ecletticità tale da permetterle di essere sempre stabile in vetta al mercato delle più vendute, scooter a parte, nonostante il prezzo d’acquisto decisamente poco popolare, insomma una moto di sostanza che una volta guidata fa comprendere il motivo del successo commerciale che non può che essere che confermato anche con quest’ultimo elegante-aggressivo allestimento.
Una BMW, questa R1200GS, che una volta equipaggiata con le capienti borse Vario può diventare l’astronave per andare alla scoperta del lato oscuro, verso l’infinito e oltre……o semplicemente a Capo Nord.

Flap

 

Abbiglliamento del test:
Casco Caberg
Giacca e pantaloni Spidi
Stivali Dainese
Guanti Eska.

Grazie all'amico "Pagu" di motoamichetti.it per la moto in prova.

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