Categoria: Le nostre prove



“Mucca Spaziale”
Come si fa un test di una moto? Se fossi un professionista lo saprei perfettamente, seguirei un programma ben preciso ed efficace ma….


…ma sono solo un Motociclista normale con la possibilità di avere per due giorni l’ultima versione della Gran Turismo Boxer per eccellenza, quindi niente da inventare, semplicemente l’ho usata.
Per prendere confidenza con il peso e le dimensioni di questa vitaminizzata Tedesca scelgo le strade conosciute che portano verso la bassa fino a Bereguardo e al suo caratteristico ponte di barche.



Poi si corre verso Milano, mi aspetta una serata con il Triumph Club Milano, così metto alla prova l’agilità di questa BMW nel traffico cittadino.
Sembra di guidare uno scooter per quanto è maneggevole, non fosse per l’ingombro della carenatura e delle capienti valige di serie che consigliano spesso di accodarsi alle auto per evitare di incastrarcisi in mezzo.
Talmente facile anche in città che sono in anticipo, così approfitto del servizio di Motosplash per una rinfrescata che nel frattempo testa la tenuta delle borse, ovviamente prova superata.



Sotto le stelle una colonna di moto Inglesi si sposta verso la periferia tra loro la Crucca si muove disinvolta giocando con un filo di gas, facile riprendere anche dai 2000 giri, anche se questo motore ha perso un po’ di fluidità rispetto al precedente, anche se in compenso la spinta è ben più vigorosa e piena.
Non fa freddo, ma anche se fosse oltre all’ampio parabrezza, regolabile elettricamente, potrei contare su manopole e selle riscaldabili con ampie regolazioni di temperatura.
Anche sul ghiaietto dell’agriturismo si controlla bene, grazie alla sella bassa, comunque regolabile, che permette un sicuro appoggio dei piedi e issarla sul cavalletto centrale è un gioco da ragazzi grazie al corretto gioco di leve.
La Luna saluta il rientro notturno con la strada illuminata dall’ampio fascio luminoso dei fari.



Fari che caratterizzano il frontale facendola assomigliare a un rapace con quei due cerchi a led che caratterizzano anche le berline della casa Bavarese.
Non serve accenderli, passano dalla fase diurna a quella notturna in maniera adattiva in modo istantaneo e sicuro.
Nel box riempie quasi tutto lo spazio con le sue dimensioni generose, quindi se siete interessati prendete bene le misure.
Al mattino si corre verso la Brianza sulla veloce autostrada, vero terreno di caccia di questa RT.
Corre veloce e silenziosa, basta trovare la giusta altezza del parabrezza per evitare turbolenze.
Basta inserire il Cruise Control e i Tutor non spaventano più, anche perché è facile trovarsi ben oltre i limiti senza accorgersi dato il confort elevato.
Tutto sotto controllo con i due strumenti analogici per giri e velocità divisi da un ampio Display che fornisce tutte le informazioni su mappature, sospensioni consumi e un’altra infinità di dati del computer di bordo.



Si naviga nei menu con facilità e in maniera intuitiva grazie anche a una pratica “Rotella” al manubrio, un pulsante invece seleziona le mappe motore disponibili, Rain, Road e Dynamic.
Basta agire sui freni, con due belle pinze radiali Brembo che mordono i due dischi all’anteriore, coadiuvate dal disco posteriore, e la moto in un attimo si ferma sicura grazie a un ABS mai invasivo.
Lascio l’autostrada e accolgo in sella un passeggero, del resto di solito si viaggia in due, subito gradisce l’ampia sella e le comode maniglie, poi nella marcia anche la perfetta protezione che viene data dalla carena che devia l’aria oltre senza turbolenze nemmeno nella sua zona.
Per il pilota questo peso in più, per quanto ridotto, non è di disturbo, il manubrio dalle giuste dimensioni e il baricentro basso non fanno percepire la differenza, basta solo tarare le sospensioni ESA nella configurazione a “Due caschi”.



La provinciale verso Lecco mette a dura prova la pazienza e il cambio che, seppur preciso, denota una certa ruvidità e rumorosità, probabilmente dovuta ai soli 500 km segnati dal contachilometri, probabilmente come spesso succede con queste Tedesche, dopo un po’ di rodaggio diventa quello a cui BMW ci ha abituato.
I sorpassi sono un attimo, basta dare gas e i quasi tre quintali si fiondano veloci in avanti ben sostenuti dalle sospensioni telelever e paralever.
Finalmente la costiera verso Bellagio permette di godersi il panorama e la guida, quella morbida pennellando le curve fidandosi della tenuta e senza farsi intimorire dal peso che può spaventare amplificato da quel grosso muso che danza davanti a noi.
Eppure non si fa fatica, tutto sembra semplice, una volta capita sembra di guidarla da sempre, viene facile perdersi nei panorami da dividere con il passeggero che dalla sua posizione privilegiata ne gode a pieno.



Una sosta sulla punta dove il Lario si divide per una passeggiata, non prima di aver riposto i caschi nelle borse laterali che riescono a contenere anche un casco apribile.
Una pressione sul telecomando e si inserisce l’antifurto e le chiusure delle borse si bloccano, praticità assoluta.
Anche da ferma crea curiosità, sarà questo color ebano metallizzato che sotto la luce del sole cambia sfumature, sarà quel faro posteriore che integra le frecce o quel tutt’uno di eleganza che sprigiona questa Signora di Classe.
Saliamo verso Chiavenna e il Ghisallo, sono curioso di vedere come se la cava con i tornanti, il timore è lo stesso di quasi un anno fa con la Sorellona a sei cilindri, ma anche in questo caso bastano due o tre svolte per prendere le misure e anche la montagna non fa paura.



Ne approfitto per giocare con le mappe, anche se oltre alla “Rain” che toglie potenza e ammorbidisce l’erogazione per quanto riguarda le altre due, “Road” e “Dynamic” non percepisco grandi differenze ma appunto non sono un tester di quelli veri!
Giorno e notte, autostrada e statali, pianura, tortuose strade del lungolago e un po’ di montagna, da solo e in coppa con un consumo medio di circa 18 km/l, direi niente male visto che con i 25 litri di serbatoio l’autonomia, con un po’ di attenzione, diventa prossima ai 500 km.
Ritorno da solo verso la concessionaria che mi ha concesso questi due giorni comodi, ancora veloce autostrada, pratico il portaoggetti di fianco al serbatoio per riporre il biglietto, e ancora a pensare che in fondo questa è davvero un’arma totale per il Turismo, vero che si può viaggiare con qualunque moto, ma con questa il confort diventa estremo, basta mettere anche la radio, optional già predisposto, e sembra di essere su una berlina, poco motociclistico, forse, ma a qualcuno piace anche così.



Una lussuosa compagna di viaggio che parte da circa € 18000,00 per la base, fino a sfiorare nella versione Full optional come quella in prova la cifra di quasi
€ 22000,00, in linea con le concorrenti di alta gamma.
Riconsegno l’astronave e riprendo il mio vecchio GS, mi sembra tanto diverso dopo quasi 400 km sulla RT, si sentono le differenze, ma basta un po’ di strada e la sento di nuovo la “Mia Mucca”, è stato bello giocare con questa BMW R1200RT, ma forse non sono ancora pronto per la “Mucca Spaziale”!

Dati tecnici sul sito BMW
Moto in prova concessa da Autoclass di Olgiate Olona (VA.)

Abbigliamento usato: Casco Caberg Duke – Giacca Macna – Pantaloni PromoJeans - stivali Stylmartin – Guanti Macna e OJ – Paraschiena Zandonà – intimo SIXS

Flap

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