Categoria: Le nostre prove



"Le gomme son tutte uguali!"
Sembrerebbe di si, sono nere, rotonde e di gomma, cambia il disegno del battistrada e la misura.


Niente di più falso.
Se è vero che la differenza di mescola o la effettiva tenuta al limite la possono riconoscere solo Piloti esperti è altrettanto vero che qualche differenza anche noi motociclisti “normali” riusciamo a percepirla.



Soprattutto se la moto su cui montiamo le gomme è la stessa e magari è la nostra.
Vero che siamo facilmente influenzabili e cattive esperienze precedenti, magari qualche sensazione di scivolamento con altrettanta brunitura delle mutande, fa scartare una determinata marca a prescindere, magari fidandosi ciecamente di un’altra magari dello stesso livello.
Potere della suggestione.
Questo test “Lungo” parte anche da una piccola sfida con Sandro di F.lli Moro.

Dopo aver usato sulla mia BMW R1200GS Metzeler Tourance exp e Michelin Anakee 2 era il momento di scegliere le compagne per il viaggio a Capo Nord.
Entrambe le suddette gomme mi avevano soddisfatto pienamente seppure nelle loro differenze, soprattutto a livello di anteriore, più svelta la Metzeler e più progressiva la Michelin, ma la differenza era solo nei primi chilometri, poi l’adattamento tipico del motociclista medio la fa diventare abitudinariamente “normale”.
Eccomi proposte dall’amico Gommista le Bridgestone Battle Wing.



Marca di gomme che non mi aveva entusiasmato in passato e che avevo volutamente dimenticato nonostante gli ottimi pareri dei miei soci su moto stradali e sportive.
Mi sono comunque voluto fidare del consiglio datomi da Sandro fidandomi del suo consiglio e della sua ampia esperienza.
Gomme tendenzialmente stradali con un accenno di disegno enduristico piacevole da vedere, sono molto neutre nel comportamento, agili sull’avantreno e molto di sostegno nel posteriore.

Una via di mezzo tra le concorrenti che ho nominato sopra come sensazione di guida mi hanno conquistato subito nonostante le remore che il cervello continuava a mandare.
Per fortuna, affrontare quasi 9000 km con gomme che non mi fossero piaciute sarebbe stato un disastro, ma la sfida e la scommessa era anche questa.
Hanno affrontato asfalto caldo, climi freddi Norvegesi, veloci autostrade Tedesche, infiniti rettilinei Finlandesi, tornanti e curve oltre che qualche sterrato leggero, tutti i chilometri con due persone e pieno carico.



Inevitabile lo “spiattellamento” del posteriore e un consumo apparentemente pronunciato,
un consumo irregolare dettato dalla particolarità di quest’utilizzo ha portato, dopo oltre 8000km a un leggero aumento delle vibrazioni ad alta velocità.
La cosa strana era che nonostante la squadratura del profilo non si percepiva lo scalino scendendo in piega ma, pensavo, con la moto stracarica probabilmente la carcassa riesce ad assorbire lo spigolo.
Invece anche finiti il viaggio con sulle gomme oltre 9000 km anche usandola per i successivi chilometri fino alla sostituzione dopo oltre 15000 km la sensazione di gradino non si avverte, la discesa in piega è progressiva e anche il consumo tra anteriore e posteriore è simile.
A dire il vero ne potevo fare ancora un po’, ma ritengo che meglio sprecare qualche millimetro di gomma che cadere come un pistola.
Una gomma che tiene bene sull’asciutto, ovvio, ma anche sull’acqua, temporali torrenziali non sono riusciti a metterle in crisi.



Certo il disegno stradale del battistrada concede solo qualche possibilità su sterrati facili, per il fuoristrada meglio orientarsi su gomme diverse e più specialistiche.
Su asfalto invece sensazione di tenuta permette di piegare in tutta sicurezza anche se siete dei piloti turistici come il sottoscritto, se si arriva leggermente lunghi o per chiudere una curva che stringe basta accentuare un po’ la piega e la moto corre sui due cerchi neri con assoluta precisione e sicurezza.
Ovvio chi parla tiene sempre un discreto margine di sicurezza su strada per puro spirito di conservazione.



A test finito non posso che consigliare queste gomme ai possessori di enduro stradali, a maggior ragione BMW, ottima sensazione di guida e sicurezza e una durata adeguata, tenete però conto che oltre due terzi dei chilometri son stati svolti a pieno carico penalizzando sicuramente la stessa che altrimenti sarebbe stata superiore.
Ora non mi resta che tornare da Sandro, pagare la Birra scommessa e ascoltare un’altra volta il suo consiglio.

Flap

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