Categoria: La moto in rosa

12 - Mototema

Quando ero bambina,ho sempre guardato con ammirazione al mondo delle due ruote e con rispetto ancora più grande per coloro che erano in grado di governare quei gioiellini,sfrecciare a fianco della macchina di mio papà,salutare me,che li guardavo stupita dal finestrino,e procedere a tutta velocità, diretti chissà dove.
Sebbene dunque io sia sempre stata affascinata da questo mondo,al tempo,non avrei mai immaginato che un giorno quel mondo sarebbe diventato il mio,che un giorno avrei saputo che quel “gioiellino” che sfrecciava a fianco della macchina di papà era un’ GSXR piuttosto che un CBR,e tanto meno avrei mai immaginato che avrei trovato il coraggio di salire in sella a uno di questi ,di mettere la mia vita nelle mani di uno di quei cavalieri dal casco scintillante,e che avrei provato il desiderio di mettermi alla guida di una moto!
Eppure tutto ciò è successo: ora (e per sempre) andare in moto è la mia più grande passione…Niente mi fa sentire più spensierata e ha la capacità di cancellare tutti i miei problemi,come viaggiare sul codino della moto del mio ragazzo o di un amico!
Molte persone,i miei genitori compresi,che non hanno la passione per i motori,tremano tutte le volte che sanno che sono in giro in moto…senza dubbio i viaggi su due ruote non sono i più sicuri,ma il brivido,a mio parere,è proprio ciò che mi permette di vivere le emozioni più grandi: se chi è alla guida non ha manico,non piega,va più lento di un cinquantino,io mi annoio e mi sorge il pensiero che forse avrei fatto meglio a viaggiare in macchina,mezzo senza dubbio più comodo e sicuro.Ma se chi è alla guida ha il completo controllo della sua moto,una guida fluida e spigliata,inizio a sghignazzare sotto il casco e una volta arrivati a destinazione gli stringo la mano e mi complimento di cuore!…Ovvio che molte volte il terrore di cadere in una piega o in un sorpasso un po’ azzardato,mi fa trattenere il respiro…ma quel trattenere il respiro mi fa sentire più viva che mai!
Chi capisce quello che intendo dire,quello che provo,è perché fa parte di questa grande famiglia che sono i motociclisti.
A proposito di “famiglia”: una delle esperienze più belle che ripeto ogni volta che sono in moto è salutare gli altri fratelli e sorelle che si stanno godendo un giro…quel motociclista che ti viene incontro salutandoti con le due dita,indipendentemente da che moto abbia,dal momento che ne ha una,non è più uno sconosciuto ma un amico,un familiare.
È anche grazie al piacere di provare questo senso di appartenenza che amo partecipare ai numerosi motoraduni/motogiri organizzati,in cui ti ritrovi con gente che “parla la tua lingua”.
Sono dell’idea che il vero motociclista non debba essere per forza uomo: molte zavorrine sono più motocicliste di molti che si incontrano su CB1000,in pantaloncini e t-shirt,senza casco integrale né l’ombra di giacca o paraschiena.
Senza dubbio per poter essere motociclista-donna devi avere “gli attributi”: niente paura,resistenza fisica,già dopo 800 km hai schiena e sedere a pezzi,senza contare che non puoi fermarti a fare pipì ogni 2x3;devi essere flessibile,soprattutto nelle pieghe;spartana,il rossetto e la spazzola lasciali a casa,e venire incontro alle richieste di chi guida: appena c’è uno zaino da piazzare sulle spalle di qualcuno,la zavorrina non è poi tanto sgradita agli uomini.
Molte mie amiche non capiscono perché mi volto ad ogni rombo di moto,pensano che “forcella” sia un insulto pesante e che “togliere i dbkiller” voglia dire “devo baciare un assassino”…mi vengono i brividi a pensare che un tempo ero “ignorante” come loro! Grazie al mio ruolo di zavorrina ho arricchito le mie conoscenze motociclistiche tanto da saperne più o meno quanto un uomo.
Alcuni miei amici non portano le loro ragazze in moto perché dicono che gli sconquiffera il baricentro e che non possono aprire (molte donne hanno paura a velocità elevate)…Fortunatamente,sarà che modestamente penso di essere una zavorrina coi fiocchi e i controfiocchi,il mio ragazzo mi porta praticamente sempre con lui e condividere questa passione,e le emozioni che ne ricavi,con la persona che ami è davvero un’esperienza fantastica.
Fra poco però diventerò proprietaria di una moto tutta mia (sceglierne solo una è davvero un‘impresa)…sebbene sia davvero felicissima,un po’ mi dispiace abbandonare il mio ruolo di zavorrina: da zavorrina mi sono accostata a questo mondo e penso che zavorrina,dentro di me,lo sarò un po’ sempre!

Lucia Nizzero

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