Categoria: La moto in rosa

09 - Il sogno nel cassetto…

Mio padre è sempre stato un motociclista. Ha conosciuto mia madre con la moto e lei, al loro primo incontro, con gonna e tacchi da vera  “tota” dell’epoca, le è corsa dietro per salire al volo in sella al bolide di mio padre che non partiva se non a spinta. Mio padre ce l’ha sempre raccontata concludendo: “E’ da lì che ho capito che l’avevo presa (mia madre)”.
Sono nata quindi che avevo già le due ruote nel sangue… Adolescente desideravo da morire avere la moto… avevo tutte le riviste e ci facevo dei sogni… Ma figuriamoci! Mio padre non lo metteva neanche in preventivo…
Allora andavo di nascosto nel garage dove teneva il suo CZ, ci salivo sopra ed incominciavo a viaggiare, ore e ore ad immaginarmi strade e curve e sorpassi… ore e ore a sognare di viaggiare con quel magnifico mezzo. Di metterlo in moto non ci pensavo nemmeno. Avevo paura di rovinarlo e delle conseguenze che non sarebbero certo state semplici… per quanto fossi ribelle, di rischiare così tanto non me la sarei mai sentita, e così mi accontentavo di sognare e di viaggiare con la mente.
Ancora oggi lui neanche lo sa.
La vita con tutti i suoi impegni… mi ha allontanata per tanti anni dal mondo delle due ruote.
Nel cuore però questa passione c’era sempre… giaceva sotto la brace e si alimentava…
Il lavoro, l’amore, la casa, la figlia… ed il tempo è passato.
Poi la figlia è diventata grande, ed ha incominciato a chiedere la moto… buon sangue non mente!
Il tempo intanto passava e lei cresceva incominciava ad andare da sola ed io dissi a mio marito: “Riprendiamo la moto?” “Perché?” “Perché intanto nostra figlia è grande e noi possiamo andarci in giro…”. Ovviamente anche mio marito è sempre stato motociclista, figlio di un motociclista che aveva anche gareggiato in Ducati,  ma anche lui aveva sospeso questo sogno!
Decidiamo di prenderci una moto da lunghi viaggi, comoda e duratura… un bel BMW 1200C Indipendent.
Facciamo qualche giretto e… cavolo non riuscivo a fare la zavorrina!!!
Appena mettevo il mio deretano sulla mucchina… mi saliva il sangue e mi pompava tutta l’adrenalina nel cuore!
Non riuscivo a stare ferma un secondo!
Anticipavo le curve, addirittura mi veniva da spostare mio marito…
Un giorno girando con mio fratello (ovviamente motociclista pure lui) e vedendo la mia sofferenza disse a mio marito: “Ma se ha voglia di guidare fai guidare lei!”.
Mio marito intanto giustamente soffriva con una dietro che guidava lui… Tutte le volte che prendevamo la moto mi diceva: “Guarda che guido io!”.
E poi continuava: “Stai ferma!, stai ferma per dio che ci facciamo male!”.
Ed io niente! Più mi mettevo in testa di stare ferma e più mi muovevo… ancora oggi non so come facciano le zavorrine e stare dietro lì ferme, zitte e mute, con tutto quel sangue che ribolle!!!
Alla fine non ce l’ha fatta più. Mi ha preso e portato da un concessionario…
Mi ricordo come fosse ieri… era una bella giornata di sole ed i raggi riflettevano sui vetri lucidi, camminavo lentamente guardando a destra ed a sinistra quando… Lei era lì, la vidi!, immobile, appena appoggiata con aria disinvolta… BELLISSIMA!
Il suo aspetto era superbo, sì, si vedeva che non era proprio giovanissima, diciamo che aveva già avuto qualche esperienza nella vita… ma proprio per questo mi parve ancora più intrigante…
Pensai subito: “No, è troppo per me!” e provai un timore reverenziale…
Intanto mio marito si era già avvicinato e guardando lei e guardando me dice: “Questa va bene!”.
Come va bene? Oddio!
Il tipo del concessionario si avvicina, parla con mio marito ma chissà che cosa si sono detti perché io non sentivo più niente.
Mi dicono: “Salici sopra!”
La sfiorai appena e sentii un brivido che mi percorreva la schiena… Il mio cuore pulsava freneticamente…
E la mia testa stava già viaggiando… ovviamente con Lei. Mi immaginavo lunghe passeggiate, corse a perdifiato, insieme, in un abbraccio lunghissimo…
Quanto l’avevo sognata, penso da sempre, quanto l’avevo desiderata… e adesso era lì, accanto a me, pronta a seguirmi tutte le volte che lo avessi voluto…
Certo non è stato facile, mio marito mi ha fatto da istruttore con grande pazienza, ho girato nel nostro giardino un’infinità di volte prima di andare in strada… A 40 anni e passa non è facile… ma l’attrazione che provavo era più forte di qualsiasi altra difficoltà.
Adesso sono ormai cinque anni che stiamo insieme, continuiamo a conoscerci piano piano, a fare esperienza… ed è bellissimo!
Che ci vada in giro, che la pulisca o che con chiave a brucola e cacciavite cerchi di fare qualche cosa di meccanica… mi sento libera come non mai. Ogni donna dovrebbe provarci, se ha questa passione, perché è un’emozione indescrivibile ed ogni giorno che passa sto sempre meglio insieme a Lei e Lei con me. Me lo fa capire, lo sento dalla voce, dalle sue vibrazioni… Non la lascerò mai, giuro! Non potrei mai tradirla, non ci sarebbe mai nessuno come Lei, ciò che mi ha dato e che mi dà ogni giorno non potrei mai dimenticarlo. Se questo è amore non lo so, una grandissima passione sicuramente, fuoco puro, forse è un sentimento che non è ancora stato catalogato in frasi o parole se non una: Lei, la mia Moto!

Franca Galasso

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