04 - MOTOCICLISTA.
Non avrei mai pensato di diventare una motociclista.
Mi piace definirmi così. Motociclista.
Una parola in cui si raccolgono un’infinità di emozioni, di esperienze, di avventure. Solo chi ha provato almeno una volta nella vita a condurre una moto sa di cosa parlo. E soprattutto una donna. Per la quale è tutto più difficile, dovendo sempre dimostrare quel qualcosa in più per uscirne vincitrice.
L'iniziazione. L'incognito. L'ansia di sbagliare. L'attesa della partenza. L'adrenalina. L'euforia. La strada che scorre sotto di te. Il rumore del motore che ti parla durante il viaggio. Viaggiare. Così. Senza appuntamenti né orari.
Rettilinei, dove la mente è libera di non pensare. Qui hai la possibilità di lasciare che sia la moto ad andare. Hai anche il tempo per canticchiare quella tua canzone preferita mentre ti godi appieno il paesaggio.
E curve. Dove quello che puoi fare è lasciar fluire i sensi e assecondare le varie svolte della strada, prendendo il giusto ritmo, come una barca a vela fa sulle onde del mare.
Sconfitte. Come le cadute da ferma. O su strade sterrate dove erroneamente premi troppo il freno della ruota anteriore. Oppure finire in riserva senza saperlo e pensare che la moto abbia un problema irrisolvibile, sentendoti poi un po’ stupida.
E vittorie. Affrontare finalmente per intero la salita per uscire dal box di casa. O, in inverno, smontare la batteria senza bisogno di chiedere aiuto ad un uomo. Riscoprire il piacere di un sorpasso. Prenderti la rivincita su un “biker” che ti guarda con sufficienza mentre sei ferma al semaforo… per poi lasciarlo inebetito mentre tu schizzi via allo scatto del verde. Sentire la tua moto. Viva, sotto di te. E provare finalmente quel brivido di emozione lungo la schiena.
Caldo. Freddo. Vento. Pioggia. Sole.
Ormai più niente può fermarmi. Lei è sempre lì, come tutte le mattine. Aspetta solo che io giri la chiave nel blocchetto di accensione. Ed entrambe siamo pronte a partire e assaporare di nuovo il sapore della libertà. Quello puro. Che solo in sella ad una moto puoi sentire appieno. Con il vento che ti sfiora il viso portando con sé i profumi delle campagne e delle città. E quel calore che ti sale sulle ginocchia. Simbolo inequivocabile del motore che vive sotto le cromature.
Motociclista. Proprio così. Finalmente ho imparato a sognare.
Daniela Pavan
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