Categoria: La moto in rosa



“La Lu ha sempre ragione”
Ormai sono due anni che non vado in moto. Che non guido, intendo. Il recupero è stato lungo e non è ancora finito, ma io non mollo. Conto di tornare in sella questa estate quindi state attenti!


Beh, e in questo periodo qualcosa dovevo fare per ingannare il tempo, qualcosa di pratico, e non solo qualcosa fatto di pensieri e di sogni... Tipo quella volta che in fuoristrada in Slovacchia, qualcuno ha messo un albero, l'unico albero, davanti alla mia moto. Ma io dico, ma davanti a me lo dovevate mettere? Meno male che ho la testa dura, e che le protezioni proteggono... Risultato?solo un grosso livido su una gamba, e gran figura da scema.



Ecco ho la mente piena di queste scene..  Come quella volta, in febbraio se non ricordo male, che eravamo in giro con Giorgione, il Flap, Nitro, Il Negro e non ricordo più chi altri, e Il Negro mi fece i complimenti perché guidavo bene. Detto da lui era davvero un super complimento. O quella sera che stavo andando al “Motoaperitivo”  settimanale,  mi son fermata a far benzina... Non so come ho fatto ma mentre mettevo la pistola nel serbatoio son riuscita a schizzare benzina ovunque, compreso addosso a un signore che mi ha guardata malissimo e insultata..che figura da babbea..Avrà pensato la solita cosa che tutti pensano delle donne in moto? Beh ma mica son sempre imbranata, infatti, quando ero andata al corso BMW, mi hanno fatto tutti i complimenti per come avevo dato filo da torcere all'istruttore in pista con il k1200R e per come avevo doppiato bene i poliziotti che erano lì anche loro a fare il corso di guida sicura.

Ma il mio vero esordio era stato col Caballero 50, a 14 anni... Non trovavo il freno ed avevo tamponato l'autobus. Meno male che "l'autobussiere" non se n'era accorto. Mentre uno dei più bei ricordi è il giro nel Verdon coi MotoAmichetti, posti spettacolari e compagnia deliziosa. E che dire delle domeniche al mare con tutta la compagnia? E la val Trebbia, sia su strada che in fuoristrada, sublime. Il fuoristrada ha iniziato ad appassionarmi quando ho cominciato ad avere paura dell'asfalto, ho scoperto un nuovo modo di vivere la moto, adrenalinico allo stesso modo ma vivibile di più con i miei tempi ed i miei ritmi, senza contare le volte che ho incontrato dei MA nei posti più impensati, lungo la via del Sale, o sulle mulattiere in Piemonte..e con l'off-road ho vissuto anche il mio breve momento di gloria: sono stata la prima donna a scrivere un servizio su Motociclismo Fuoristrada, era il numero di dicembre 2005, non ci crederete ma dopo di quello, ogni volta che partecipavo ad una motocavalcata c'era sempre qualcuno che mi riconosceva. Una volta un tipo mi ha anche chiesto l'autografo.



Bei ricordi.. E la soddisfazione più grande è stata quella volta che mio figlio mi ha detto "mamma, la prima cosa che dirò ai tuoi nipoti, sarà: la nonna mi ha insegnato a impennare la moto!" .. Da piangere dalla commozione, e spero di esserci quando glielo dirà! Ma da brava donna, non sono sempre stata solo amante delle moto, ma anche un'amante degli animali. La mia vita e la mia casa ne sono piene. Nel 2009, anno in cui mi sono trasferita in Veneto, ho avuto occasione di adottare un Canadian Sphynx, il famoso gatto nudo. Avete presente?



Sì all'inizio fa un po’ impressione, sopratutto la coda ma tempo 3 minuti e ci si innamora di queste creature aliene e affettuosissime...un po’ cani, un po’ bambini, un po’ scimmiette, per niente gatti. E freddolosi! Al punto che ho iniziato a comperargli i vestitini, ma quelli che ci sono in commercio sono per cagnolini, ed ho scoperto che il corpo del gatto è diverso per conformazione dal cane. Cosi, ho deciso di mettere a frutto alcune mie doti e conoscenze e ago e filo alla mano, ho iniziato a cucire per loro. Loro sì, perché nel frattempo la mia famiglia è diventata numerosa, molto numerosa...ed è nato il mio "atelier" artigianale per i nostri piccoli amici, dove si creano magliette estive, felpine in pile invernali, maglioncini lavorati a maglia e fantastiche cucce, (chiamate Navicelle Spaziali perché son veramente grandi come delle astronavi) per cagnolini e gattini.



Dudo Veste Nudo, piano piano, con serietà e impegno, si è costruito un nome per i suoi prodotti semplici, senza fronzoli ma funzionali e belli, e sopratutto accessibilissimi, e anche per l'impegno nel volontariato. Spesso, infatti, i prodotti Dudo Veste Nudo sono premi di lotterie di beneficenza, o semplicemente donati ai canili per gli animali anziani.. In questi due anni di astinenza forzata dalla moto, qualcosa dovevo fare per impiegare il tempo.. 

Lu

Il sottotitolo è una frase nata quando il nostro gruppo, MotoAmichetti, era ancora ricco di persone, di voglia di fare e di profonda amicizia.
Col tempo le cose cambiano ma nello stesso istante che lo scrivo mi rendo conto che le Amicizie vere rimangono per sempre, ci si può vedere poco e sentirsi raramente ma le emozioni rimangono lì forti per sempre.

Flap

Pagina di Dudo Veste Nudo

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