Categoria: Dentro al bauletto



“L’Aquila e la sua storia”

La Storia di una casa Motociclistica passa attraverso i modelli che l’hanno resa grande e la Moto Guzzi di storia ne ha molta con un passato che risale all’inizio del secolo scorso.


Il Museo della casa di Mandello non poteva che essere nelle storiche mura dell’azienda dove un’ala su due piani è riservata a custodire i pezzi più importanti di una delle più conosciute case Italiane nel mondo.
La visita si apre con la prima motocicletta costruita da Carlo Guzzi nel 1919, l’unica siglata G.P. (Guzzi-Parodi), prima ancora dell’effettiva nascita del marchio Moto Guzzi nato nel 1921.



Da qui parte un itinerario attraverso una ricchissima collezione di oltre 150 pezzi espositivi tra moto di serie, moto sportive, prototipi sperimentali e motori.
Moto conosciute, moto viste magari solo in foto e moto che, per chi, in effetti, non è un Guzzista storico, sono assolutamente sconosciute.
Le moto di serie di ieri dalla mitica Norge del 1928, la prima gran turismo della storia della motocicletta, progettata da Carlo Guzzi insieme al fratello Giuseppe a tutta la serie degli Airone, Falcone ecc.

Le moto che hanno reso grande la Moto Guzzi nelle competizioni come la Guzzi 4V del 1924, la moto con cui Guido Mentasti conquistò il primo titolo europeo sul circuito di Monza; la Bicilindrica 500 del 1946 di Omobono Tenni; la Guzzi 350 “Campione del Mondo” nel 1955; e, per giungere in tempi più recenti, la V7 record, la moto derivata dalla V7 di serie, che stabilì 19 primati di velocità nel giugno e nell’ottobre 1969 all’autodromo di Monza.
La storia della Guzzi come mezzi per l’esercito e la polizia, anche oltre oceano, quando le moto Italiane erano esempio di affidabilità e prestazioni.
Le Moto Guzzi che hanno dato mobilità agli Italiani del dopoguerra con le piccole cilindrate il Guzzino e il Galletto su tutti ma anche i piccoli motori che hanno accompagnato i sogni dei quattordicenni negli anni ’60 e ’70 e i motorini di quando le piccole cilindrate a due ruote erano al massimo sviluppo.



Pezzi unici come accanto ad esemplari fra i più celebrati al mondo come la straordinaria Otto Cilindri 500 del 1957, nata dal genio di Giulio Cesare Carcano.
Le moto che hanno riportato lo sport nel DNA dell’Aquila partendo dal bicilindrico a V della V7 sport e le serie sportive successive come la serie Le Mans fino alle ultime Daytona.
Queste però sono le cose scontate che ci si aspetta, quello che sorprende è trovare prototipi di motori a tre cilindri, a V longitudinale, scooter, e tre ruote insieme ad altri molti progetti mai andati in produzione.
Si procede tra due ali di moto da scrutare con occhi curiosi o sognanti ricordando la moto del Nonno, del Babbo o magari la propria venduta per un altro modello mordendosi ancora oggi le mani.



La storia lungo il percorso che mette in risalto la forza tecnologica e l’inventiva dei progettisti di allora assolutamente all’avanguardia e di riferimento per la concorrenza.
Il Museo Moto Guzzi raccoglie un patrimonio storico, tecnico e culturale, che non lascia insensibile nessun appassionato, qualunque sia il marchio di moto che cavalca.
Se poi non vi basta alla fine del percorso espositivo trovate la sezione "Il Suono della Passione", dove sono proiettati i filmati più interessanti della storia Moto Guzzi.



Già che ci siete, se possibile, andate a visitare la Galleria del vento all’interno della Fabbrica, altra testimonianza di un passato all’avanguardia che ha reso grande la Casa fa respirare da quasi 100 anni aria di passione sul quel “Ramo del lago di Como…”.

Museo Moto Guzzi
Via Parodi Ernesto, 57 - 23826 Mandello Del Lario

Orario di apertura:
Dal lunedì al venerdì 15.00 – 16.00.
Nel mese di luglio: apertura dalle 14:30 alle 16:30.
Il Museo resterà chiuso dal 2 al 31 agosto.
Ingresso libero – visita guidata

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