Categoria: Dentro al bauletto



“Piaccia o no così è la legge”
Sacrosanta l’idea che i mezzi circolanti debbano essere conformi alle caratteristiche che la casa costruttrice, seguendo le leggi del codice della strada, ha registrato nel libretto di omologazione.


Altrettanto logico che i mezzi circolanti rispondano a tutte le caratteristiche previste per gli stessi in termini di dotazioni e di sicurezza.
Non entro nel merito dello scadenziario, sul modo di svolgimento di tali prove e nemmeno sulla logicità riguardo alcune categorie quali ad esempio le moto d’epoca, ma vediamo cosa ci aspetta dopo aver acquistato una moto, quando va effettuata la prima revisione, le scadenze successive, a quali controlli viene sottoposto il proprio motociclo, il suo costo e a cosa si va incontro se si circola con un mezzo con la revisione scaduta.
La revisione di tutti i veicoli a motore, quindi anche i motoveicoli e ciclomotori, è una procedura obbligatoria prevista dal Codice della Strada per verificare che il mezzo di trasporto in questione sia idoneo alla circolazione su strada.
Se avete acquistato una moto, o un ciclomotore, nuovo la prima revisione del motociclo dovrà essere effettuata dopo quattro anni nel mese in cui è stata rilasciata la carta di circolazione.
In seguito la revisione dovrà essere fatta ogni due anni, pertanto se acquistate un mezzo usato verificate sul libretto la data dell’ultima revisione ed evitate di circolare senza per non incorrere in pesanti sanzioni.



Sanzioni che vengono aggravate dal fatto che eventualmente anche la compagnia assicurativa potrebbe creare problemi nel malaugurato caso di incidente.
Consigliabile quindi se si ha nel box un motociclo con revisione scaduta trasportarlo in un centro autorizzato per la revisione e non guidarlo personalmente per evitare di incorrere nelle suddette sanzioni amministrative.
In alcuni casi straordinari, ad esempio in caso di incidenti stradali, o di controlli da parte delle forze dell’ordine che rilevino delle irregolarità, può essere ordinata dagli stessi una revisione straordinaria prima della sua naturale scadenza.
Nessuno ci vieta di sottoporre il mezzo prima della scadenza, ma la successiva decorrerà comunque due anni dopo la data in cui si effettua la revisione.
Non credo però logico utilizzare la revisione come controllo dell’affidabilità e funzionalità del mezzo, la vedo più come una verifica ufficiale.
Piuttosto, quindi, se avete dei dubbi è consigliabile portare la moto a fare un controllo nella concessionaria o dal proprio meccanico di fiducia, lo stesso che potrà mettere il mezzo nelle condizioni ottimali anche prima di effettuare la revisione stessa.



La revisione
La revisione sottopone il motociclo ad una serie di controlli previsti dalla legge: identificazione del veicolo (targa e numero di telaio), stato meccanico del mezzo, efficienza dell’impianto frenante, stato della carrozzeria ruote e pneumatici, impianto elettrico (luci e segnalatore acustico), stato di sospensioni, livello di rumorosità, livello delle emissioni inquinanti.
L’operatore potrà dare tre tipi di giudizio:
Regolare: il motociclo sarà idoneo a circolare fino alla prossima scadenza.
Ripetere: il motociclo deve essere rimesso nelle condizioni originali e funzionali per poi ripetere la revisione, in tale periodo può circolare per un mese.
Nel caso di particolari interventi, ad esempio nel caso dell’impianto frenante, è necessario avere la dichiarazione di un’officina che certifichi gli interventi effettuati.
Sospeso: il motociclo non potrà circolare perché presenta difetti, che compromettono le norme di circolazione, la sicurezza, l’inquinamento acustico o l’inquinamento atmosferico non potrà circolare finché detti difetti non saranno corretti.
Anche in questo caso se si tratta di interventi importanti è necessario la certificazione dell’officina che ha svolto i lavori.

I costi
La revisione del motociclo costa esattamente come le auto, 65,60 euro IVA inclusa se effettuata in un’officina autorizzata, mentre se viene effettuata presso la Motorizzazione Civile il costo è di 45,00 euro.
In questo caso però caso è necessario compilare il modello MC 2100, allegare la prova di versamento dei 45 euro sul c/c apposito e fare la prenotazione.
Se invece affidate a un’officina non autorizzata per la revisione il meccanico dovrà portarlo a sua volta in un’officina autorizza, pertanto i costi potrebbero essere maggiori.

Le sanzioni
Chi circola con un veicolo che non è stato sottoposto a revisione è punito con sanzione pecuniaria da € 168,00 a € 639,00.
Il comma 14 dell'articolo 80 é stato modificato con la legge 29 luglio 2010 n.120, che ha eliminato la sanzione amministrativa accessoria del ritiro della carta di circolazione.
L'organo accertatore annota sulla carta di circolazione che il veicolo é sospeso dalla circolazione fino all'effettuazione della revisione stessa presso un’officina autorizzata ovvero presso l'ufficio provinciale del Dipartimento dei Trasporti.
La già citata legge prevede che "nel caso in cui si circoli con un veicolo sospeso dalla circolazione in attesa dell'esito della revisione, si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.842 a euro 7.369.
All'accertamento della violazione di cui al periodo precedente consegue la sanzione amministrativa accessoria del fermo amministrativo del veicolo per novanta giorni, secondo le disposizioni del capo I, sezione II, del titolo VI.
In caso di reiterazione delle violazioni, si applica la sanzione accessoria della confisca amministrativa del veicolo".

Ricordiamo la possibilità di rivalsa da parte della compagnia assicurativa nel malaugurato caso di sinistro.
Motocicli d’epoca
I motocicli d’epoca seguono esattamente le regole di ogni altro motoveicolo, ovviamente i controlli saranno relativi alle dotazioni di serie dell’epoca, fatti salvi casi particolari relativi  a specchi retrovisori, avvisatori acustici ecc.

Insomma ogni due anni dopo i primi quattro ci tocca pure questo.

Grazie all'Autofficina Ceriani snc di Vittuone (MI)



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