Categoria: Biker World



“Traverso trasversale”

Sono ormai cinque anni dalla prima uscita di Riders, ricordo la sorpresa di quella rivista con in copertina un attore, Ewans McGregor, in moto ok, un motociclista, ma sempre un attore, cosa centra con il motociclismo?


Costa solo 1 euro, si può investire in curiosità, forse perché in fondo c’è anche voglia di nuovo e poi sono, ormai è noto, curioso di natura.



Così mi trovo sfogliare una rivista strana, atipica, assolutamente nuova, trasversale.
Mi lascia un po’ perplesso, in alcune pagine scioccato, eppure la sfoglio, la leggo tutta.
Di primo acchito la trovo lontana dal mio modo di vedere e vivere la moto, ma nonostante tutto ne sono calamitato, un’attrazione simile a quei rapporti interpersonali che non capiamo ma che ci invadono, sono inevitabili.
Eccomi abbonato fin dal secondo numero, curioso e testardo qualcuno direbbe, lo stesso che probabilmente non avrebbe scommesso due lire, io son della generazione del vecchio conio, sulla sopravvivenza di questo mensile.



Un susseguirsi di copertine, mai scontate, sempre d’effetto, contenuti e rubriche alla ricerca dell’originale, si parla di moto in maniera diversa, attraverso le voci autorevoli di un Nico Cereghini, di un Carlo Pernard per dire due nomi, si parla di moto con la voce dei comici, Bizzarri e Sgrilli, quanto mi manca il suo piccolo riquadro.
E poi Style life, moda, non la capisco, spesso non mi piace questa sezione, ma fa parte del “pacchetto” e probabilmente è giusto che ci sia.
Le moto? Quelle vere sono poche, una prova al mese di un modello in commercio, ma è davvero questo il concetto di moto “Vera”?



Forse hanno ancora una volta ragione quelli di Riders e le moto vere dono le special che scovano in giro per il mondo.
Moto a volte da sogno, altre volte semplicemente il frutto della fantasia di chi ha voluto costruirsi una due ruote personale.
La moto diventa un contorno, un pretesto per parlare di tutto, si parla anche di mezzi con due ruote in più, auto che sono icone o che in qualche nodo hanno segnato il nostro vivere i motori.
A volte alle due ruote viene tolto il motore, un altro stile di vita silenzioso, ma costantemente in equilibrio come noi del resto.
Non una rivista di moto, una rivista trasversale, che parla di moto e del suo mondo in modo trasversale, unica nel panorama editoriale e unica nello stile.



Imbucato riesco ad accedere alla Redazione che incarna lo spirito di condivisione di Riders, non settori definiti, ma un open space dove le menti possono interagire e confrontarsi nell’obiettivo di trasmettere passione, la stessa che si respira tra queste mura e negli oggetti che ne fanno parte e bella mostra.
Riders capace di sposare e di inventarsi novità, basti vedere il successo della Monferraglia in cui Roberto Ungaro crede fin dalla prima edizione di 46 partecipanti vedendo lungo, anche questa volta, visto il successo che ha raggiunto.



Inventarsi le Riders Night e raccogliere e rendere viva una via della metropoli Milanese fino a farla diventare “l’Isola” della Moto.
Negli anni cambia un po’ la grafica, piccoli ritocchi alle rubriche, ma la sostanza rimane, si cavalca l’onda emozionale seguendo il ritmo della vita motociclistica che si trasforma, diventa sempre più “Special”, ritorna il tassello e il classico.

Riders c’è, pronto a emozionare, sarà che Roberto Ungaro arriva dal tassello e ha attraversato molte realtà editoriali prima di questa?
Sarà che le sue foto di "traversi" hanno fatto storia?
Sarà che la via giusta sia il “Traverso trasversale”?

Flap

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