Una mattinata in centro nella bella Torino, mattatori due monelli attempati campioni del mondo della 500, Franco Uncini e Kevin Schwantz, lo stand Suzuki come palco, e… quel profumo di due tempi d’annata.
Però è quel due tempi un po’ bastardo, quello delle Suzuki 500 campioni del mondo, il due tempi lo forgiavano per uomini duri, texani, che se non stavano domando un cavallo era solo perché erano impegnati a domarne una secchiellata buttata dentro un motore.
Prima notizia della giornata però: in centro a Torino, bicerin e croissant (alla francese) sono 12€!!! A capo!
Goduta la colazione e digerito lo scontrino, ci sono quei due tipi lì sul palco Suzuki, o meglio sul magnifico palco che è Piazza San Carlo di Torino, ci sono quelle due facce un po’ così, un po’ bruciate dalla vita, ma che con il loro sorriso e le loro storie sanno ancora farti emozionare. Con Livio Suppo come moderatore le chiacchiere sono andate dal classico confronto tra moto moderne e moto “di una volta”, gli aneddoti che hanno caratterizzato i punti salienti della carriera, il percorso intrapreso da Franco Uncini per la safety commission della Dorna, ma soprattutto i sorrisi di due ragazzacci che come mestiere hanno scelto di dargli su del gas.
Abbiamo anche trovato il tempo di chiedergli un’opinione su questa MotoGP 2023, ed entrambe hanno dato come favorito Pecco, a meno di imprevisti… caro Pecco, te l’hanno tirata loro?
Comunque i gas che inevitabilmente hanno invaso gli spazi Suzuki e dintorni, compresi i tavolini del prestigioso Caffé Totino lì a pochi passi, sono arrivati quando i due “pseudo” ragazzi hanno rimesso la tuta, avviato a manate di due tempi le due Suzuki 500 con le quali hanno vinto i rispettivi titoli, per farsi un giro sul tracciato predisposto da Piazza San Carlo a Piazza Castello, con il rettilineo di Via Roma messo lì apposta per tirare il collo ad un paio di marce. Anche perché, sia Kevin che Franco hanno sentito la RedBull di Formula1 che ci dava su, avranno pensato “e che io no?”
Sono sempre loro, sono Franco e Kevin, dentro al casco, sulla loro 500, gli occhi sono sempre quelli della gara, della garetta, il pubblico in visibilio, in tanti allungano le mani per un cinque e quelle Suzuki ci portano via il cuore.
Nota di colore, e di passione, è stata anche l’occasione per Suzuki, a trent’anni dalla vittoria del titolo di Kevin per una serie di prodotti con grafica Kevin Schwantz firmati a mano da Kevin, e messi in vendita da ieri alle 9 e 34. 5 moto Suzuki GSX-8S, 5 auto Suzuki Swift e 5 motori Suzuki da fuoribordo, un mostro grande come un auto, uno finito tra le braccia di Kevin, quindi i motori in effetti erano 4. Firma in diretta di Kevin e poi… e poi via sul giro di pista con Franco.
Sole, motori, Suzuki, la bella Torino, con le sue piazze, i suoi caffè eleganti, un sabato mattina dovrebbe essere così. Anzi, cara Suzuki, aspettiamo il prossimo invito.