Categoria: Biker World

L'ho soprannominato "il miglio", quella striscia di asfalto che collegava tutti i "corner" dal quello degli amici di "Ferro" per arrivare a South  Garage, svoltando poi verso Bmw. In due giorni l'ho percorso avanti e indietro...boh forse cinquanta volte per buttare li un numero, ma sopratutto per il piacere di farlo; per scoprire ad ogni passaggio che il "paesaggio motociclistico" mutava in continuazione e con esso la mia curiosità.  

 E nell'indugiare all'infinito in questa "promenade de motard" (per storpiare un celebre detto di Le Corbusier), mi sono domandato più volte cosa rendesse speciale questo evento che per il secondo anno si affaccia, in crescendo,  al panorama motociclistico Milanese e non solo.

Mi sono dato tante risposte, la prima più ovvia è "l'idea" ad essere valida e destinata a rafforzarsi. Ma come nelle più belle feste non basta una organizzazione più o meno spigliata e capace, ma la festa vera la fanno i convenuti; nel caso di "The Reunion" il mio personalissimo plauso va a tutti i vari gruppi motociclisti presenti, che non elenco per non rischiare di dimenticare qualcuno; ragazzi dalla passione immensa, capaci di mettersi in gioco nelle varie gare, per divertirsi e divertire.

Gente con la benzina al posto del sangue, capace di sacrificare le notti per preparare la special "per lo sparo" o peggio da buttare in mezzo alla terra della Dirt Track race. Perché alla fine, quando tiri le somme, di gente ne è venuta un botto e ve lo garantiamo noi che siamo stati li due giorni in pianta stabile; ma quanto pesa il visitatore di passeggio (non è un errore ho proprio scritto passeggio) e quanto i casinari assiepati sotto i loro gazebo (che poi al plurale come fa? gazebos? ma chi quello di "i like Chopin"?? boh...) ???

La domanda è ovviamente retorica, e passando siamo convinti della riuscita dell'evento nella sua totalità. Abbiamo sentito invero anche qualche mugugno, più o meno condivisibile, ma a dirla tutta mi sarei preoccupato del contrario.  Molte le case ufficiali presenti, con Test ride alla portata di tutti che sono andati letteralmente a ruba.  

Immancabili le moto create per il reality "Lord of Bikes" anche se a dirla tutta avremmo voluto vederle proprio tutte le moto e non solo le finaliste, convinti che al di la del giudizio della giuria sia tutte opere d'arte nessuna esclusa. Opere d'arte che nel week-end monzese abbiamo avvistato un po' dovunque, sia all'interno del "miglio" (aridaje) sia fuori nel parcheggio dei visitatori;

badate bene che il giudizio è di uno che assolutamente NON è un esperto (e se ne vanta) di special - cafè racer e customizzazioni...e per me una moto trasformata magari nel box di casa è un "bel ferro" a prescindere. E a proposito di "espertoni" del settore e di appassionati comuni quindi i migliori, vorrei dire qui a gran voce che "The Reunion" non deve essere inteso come una "fiera" di nicchia circoscritta, ma un luogo da visitare una volta all'anno da chi come me ha una passione per le due ruote a 360 gradi.

Ostrega mi stavo dimenticando un particolare che ha reso ancor più speciale l'evento 2016...ossia l'impressionante quantità di salame nostrano, carne alla griglia e luppolo, messi in campo da tutti i gruppi e preparatori presenti...a cui va la menzione d'onore, visto che c'era chi veniva anche da molto lontano per mostrare le sue creazioni, ma sopratutto per rivedere gli amici, e compagni d'avventura nell'epoca delle special e della fantasia infinita (a volte anche troppo). Non voglio dilungarmi oltre, chi c'era sa cosa ho provato a descrivere, per chi non c'era...l'invito è di non perdersi la prossima edizione.

Vorrei fare un plauso agli organizzatori, anche solo per l'idea (il tempo impiegato per i mesi precedenti l'evento non lo contiamo vero?); continuo poi con chi ha gareggiato, con chi ha reso uniche queste due giornate e concludo con chi ha criticato; servono anche le critiche, che se costruttive non possono far altro che aiutare a migliorare.  Un grazie enorme a tutti gli amici di aMotoMio che ogni volta ci accolgono festosi con strette di mano che scaldano più di una marmitta rovente.
Un ultimo grazie, concedetemelo, agli amici di Alzela che non solo hanno ospitato noi, ma anche tutti i nostri amici (tanti) e sopratutto mi hanno consentito la gestione della spina della birra...un atto di fiducia tanto notevole quanto folle.

Fagna

 

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