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Categoria: Biker World

... buttiamo dentro anche la seconda e poi sgraniamole tutte. Partito il nuovo fantastico reality dedicato alla passione a due ruote, non esattamente il primo se si contano quelli dedicati alle nuove leve del motorsport, ma sicuramente il primo che mette a confronto costruttori già blasonati, capaci di mettersi in gioco davanti a giudici di grande qualità. Giudizio? Molto positivo.


Non era facile prevedere se il format tutto italiano di Lord of the Bikes sarebbe stato un flop o qualcosa di credibile, capita spesso che la versione italica dei format stranieri appaia un po' artefatta, poco credibile. Ma questa produzione gode sicuramente di due punti di forza che gli hanno regalato una marcia in più: l'esperienza collaudata di Sky nel confezionare prodotti ben fatti, ma soprattutto loro, i protagonisti, i customizer in gara del programma.



La scelta di utilizzare costruttori già blasonati invece di costruttori emergenti in cerca di visibilità ha fatto una grande differenza. Anche la capacità di raccontare luoghi, persone, vite di chi ha fatto di una passione e di un arte manuale una professione che regala sogni a due ruote a molte persone in cerca della moto "personale". Inutile dire che sono anche personaggi speciali che non mancheranno di dare colore al nudo metallo del "format".

La prima puntata è partita con una bella impennata, le due officine che si sono fronteggiate nella prima puntata, Officine 08 e Imbarcadero 14, hanno messo in campo una qualità costruttiva di tutto rispetto, interpretando il tema su una Guzzi V7 II, la moto da viaggio, in modo molto personale e di grande qualità, come è giusto per I grandi customizzatori, dove la moto parte prima da una visione che dalla sapiente mano.

Le prossime puntate si annunciano di grande sostanza, i costruttori che aspettano di misurarsi hanno nomi che promettono grandi sorprese per i palati fini.  Diventa quasi ininfluente chi vince e chi perde come in altri format, per un appassionato vedere tanta arte all'opera e il risultato, è la suspense più grande.



Assolutamente credibile DJ Ringo nel ruolo del mattatore, si taglia corto con le presentazioni, e la sua voce ormai riconoscibile è il giusto accompagnamento allo scorrere della gara. Ancora un po' ingessati i giudici, che nella prima gara hanno dato la loro opinione sulle moto, ma non hanno fatto capire fino in fondo il perché della scelta per la moto vincitrice.

Reality da seguire, inaspettato un format così ben riuscito tutto italiano, sarà la nostra storica passione per le due ruote, sarà la grande esperienza artigiana che non vuole soccombere alla logica di massa, sarà il contesto del nostro paese che può e deve continuare a posizionare fabbriche e officine in posti magnifici, ma è un Italia da esportare.

Consiglio: non perdetelo, se non avete Sky e non volete abbonarvi, per pochi euro potete comprare SkyOnLine, pacchetto intrattenimento, in promozione il primo mese. Non perdete nemmeno ila sezione dedicata sul sito Garage di Moto Guzzi, con servizi completi sui team e sulle moto realizzatte via via di puntata in puntata www.garagemotoguzzi.com/it/lord-of-the-bikes/ Chissà che non ci sia qualche buona idea...

Buona visione.

Wolf

 

 

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