Categoria: Biker World

Una mente diabolica del sol levante ha pensato di far combattere i motociclisti con la conclamata "sindrome da manetta" dalla quale siamo tutti affetti, il tutto solo per mettere in mostra le qualità in fatto di consumi del parco moto Suzuki. Signore e signori, benevenuti alla Suzuki Economy Run.


Difficile pensare ad un contesto più scenografico, immersi nel verde del Royal Park I Roveri di Torino, tra green golfistici più curati della mia "rada" capigliatura e tizi vestiti da sfilata intenti a far girare una mazza, comincia uno dei tanti modi di far bagarre, forse uno dei più... crudeli.

In un mondo pieno di contraddizioni come il nostro, la lotta tra cavalli, necessità di mobilità e consumi, non fa sconti a nessuno, specialmente alla pompa di benzina quando è ora di far quadrare i conti di casa con la voglia, o la necessità, di muoversi a due ruote. Gli ingegneri delle case ce la mettono tutta per migliorare continuamente le qualità dei propri motori, per lo meno se restiamo nell'ambito di quello a scoppio. e Suzuki ci tiene particolarmente, gli investimenti e gli studi applicati ad ogni parte di tutti i motori che progettano e costruiscono danno orgogliosamente risultati.

 



E fin qui la parte seria, la parte sensata.

Ciò che è senza senso è quella di costringere dei poveri motociclisti a ricordarsi in continuazione, ad ogni micrometrico giro di polso "quanto stai consumando". Quattro moto, Inazuma, Address, Burgman 200 e V-Strom 1000 ABS, per ognuna di loro un percorso diverso, segnato su un Tom Tom installato su ogni moto tramite apposite staffe fornite da Givi, da percorrere entro un lasso di tempo prestabilito consumando il meno possibile. Certificazione dei consumi by madama Dekra, con personale e officina mobile al gran completo, che ha posto sigilli a serbatoi... e addirittura alle gomme! Quando si è professionisti ad organizzare torture...

Voi penserete "beh basta andare più piano possibile e se ne esce vincitori", ebbene no! I tempi di percorrenza erano prestabiliti, ogni 5 minuti di ritardo venivano aggiunti 100ml di benzina al consumo reale. Insomma una prova, anzi quattro, che necessitavano una soglia di attenzione... troppo intelligente per un motociclista come me. Odiate i semafori? Li odierete ancora di più! Odiate gli imbranati agli stop e alle rotonde? Vi augurerete che un missile guidato da un satellite li annienti! I motociclisti che vi sorpassano? Infami, impietosi, inquinatori pusillanimi!



Fatto sta che la competizione comincia al mattino, prima prova con l'Address, uno scooter di piccole dimensioni, agile, comodo, tutto fare, per il quale il percorso prevedeva più che altro strade nei centri abitati, per rimarcare le sue qualità di maneggevolezza, Rientrato con "un po'" di minuti di ritardo, e capito il meccanisco, si sale in totale contrasto sul V-Strom 1000 ABS, prima volta per me, gran mezzo, quella che si suol dire una bella "motassa" da viaggio, e via invece su un percorso di 80km da chiudere in 80 minuti. Rientro... ancora molto in ritardo. Avevo detto che avevo capito il meccanismo?

Raggiungi gli altri a pranzo, mi sono messo in ascolto delle mille teorie che fioccavano da ognuno per cercare di stare nei tempi e consumare poco. Per qualcuno non serve andare piano, forse una reazione allergica alla situazione, qualcun'altro si spinge sulla preveggenza di semafori e rotonde per chiudere il gas ancora prima di vederli, altri si buttano per le discese a frizione tirata come quando si facevano le gare con le macchine a pedali. La giornata stava prendendo una piega da Wacky Race, la corsa più pazza del mondo!



Pomeriggio si parte con la Inazuma, moto compatta, leggera, 250cc di tutto fare, ma fatta come una moto vera. Il motore sembra elettrico, in tutte le marce sembra vada sempre, tanto è vero che la sesta è quasi sempre dentro. Questa volta però ci azzecco, nel percorso misto, compreso di autostrada come per il V-Strom, arrivo a destinazione entro i 5 minut della penalità. Ultima prova per il Burgman 200, un bello scooterone dotato di tutti i confort, sul quale mi trovo presto a mio agio. Qui il vantaggio notevole è che si ripete il percorso dell'Inazuma, e quindi ricordando semafori, limiti di velocità, svolte e quant'altro, chiudo comodamente entro i 5 minuti, ma forse sarebbe stato meglio sfruttare tutti i 4 minuti prima della penalità e chiudere con un po' di benzina in più. Mah!

Sceso dall'ultima prova, sono stanco come ad un esame di matematica, ma non vedo l'ora di sapere se sono qualcosa più... che ultimo. E qui di nuovo si vede l'attitudine nipponica per la tortura! Risulatati? Ma anche no! Solo dopo la seconda giornata in cui altri "sfortunati" e "ignari" motociclisti si sarebbero immolati!



Alla chiusura di tutto però la grande sorpresa è leggere che i migliori hanno fatto cose incredibili, cose che nessuno di noi si sarebbe aspettato. Il vincitore ha percorso la bellezza di 79,8 km con un litro in sella a ADDRESS, 73,3 km/l con INAZUMA, 42,4 km/l con V-STROM 1000 ABS e addirittura 89,5 km/l con BURGMAN 200 ABS.

Il sottoscritto? Cominciando a leggere la classifica dal fondo... PRIMO! Va beh ragazzi, il mio polso è più adatto alla falegnameria!

Insomma, le doti dei motori e degli ingegneri di Hamamatsu sono state ampiamente dimostrate. Ovvio che qui come in tutte le competizioni si sono portati i concetti al limite, ma non ci sono dubbi sul fatto che questa generazione di motori Suzuki vuole essere "green", verdi come il bellissimo Royal Park I Roveri che ci ha ospitati, ma senza davvero rinunciare al gusto di un buon motore. Facile apprezzare le caratteristiche di allungo di un motore, girare la manetta, ma capire quali sono i suoi limiti, o meglio i suoi pregi quando li si usa nella parte bassa del contagiri, è tutt'altra cosa.

Io vi rimando alle concessionarie Suzuki, e specialmente ai week end dei Demo Ride dove è possibile provare la gamma Suzuki cercando tra i tanti modelli quella che più vi assomiglia e vi regala buone sensazioni.

Wolf

 

Per questo test:
Casco Shark Vantime
Pantaloni Promo Jeans
Scarpe TCX X-Street Denim
Guanti Alpinestars GT-S X-Trafit™
Giacca Alpinestars  T-Jaws

 

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