Sporchi, brutti, e...
Motocilcisti, brutti sporchi ma soprattutto cattivi e maleducati. Quando riusciremo a toglierci di dosso, specilamente in Italia, questa etichetta poco elegante? A giudicare da come si comportano in strada molti possessori di moto (non riesco e definirli motociclisti), mai e poi mai.
Ed è inutile appellarsi al fatto che il popolo degli automobilisti è distratto, incosciente, e se ne strafotte delle regole. Guardiamo dentro al nostro piccolo grande mondo, e magari guardiamoci in estate quando chi va in moto si confonde con il motociclista “vero”.
Dove sta scritto che in moto puoi superare le auto abbondantemente oltre la linea continua costringendo chi ti arriva di fronte ad andare per campi per non prenderti in pieno? E dove sta scritto che gruppi infiniti di “bikers” possono permettersi di bloccare strade ed incroci, minacciando chiunque secondo loro, ne ostruisca il passaggio “trionfale”? Ma dove siamo nel far west? Dove sta scritto che sulle due ruote puoi infilarti nel traffico passando impunemente a destra sinistra, su, giù centro, fine del mondo con tanto giramento?
La verità vera è che la sicurezza stradale non è uno scherzo, così come non lo è il rispetto per chi divide con te il nastro d’asfalto , e magari per le regole del codice della strada, anche se ne convengo a volte assurde.
Altrimenti la sola cosa che otterremo è di ingenerare il sospetto costante che il motociclista viva sempre oltre le regole, anzi che non che ne abbia proprio, con la noiosa ed irritante conclusione che anche quando hai ragione piena, in un contenzioso stradale, fatichi a rivendicarla perché tanto “quello li era in moto chissà cosa stava combinando”
Fagna