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Capitano, mio Capitano
Categoria: trafiletti

Era il 2002, la voglia di portare a spasso la mia F4 era tanta e così l’invito di un amico ad un giro in compagnia non poteva ricevere rifiuto.


Eccomi quindi al punto di ritrovo per una fuga veloce verso il Piacentino, oltre a chi mi ha inviato tutti personaggi da conoscere, quelli che da poco avevano fondato un gruppo, una volta si chiamava Forum, dal nome equivoco, quanto fuorviante, a cui faceva capo un sito: www.motoamichetti.it

Un gruppo di amici, e amiche, giusto per togliere ogni dubbio sulle origini del nome, con la passione della moto e delle curve, tanto da avere come motto “quelli che le curve non le evitano, le cercano”.
Tra questi un istrionico personaggio dagli improbabili occhiali con lenti arancio a bordo di una Ducati 1000SS nera.

Da quel giorno eccomi effettivamente iniziare a far parte di quel sodalizio fatto di passione, quella vera, solidarietà, anche questa di quella autentica, e voglia di andare in moto, anni e chilometri passati velocemente con eventi e viaggi che ancora restano nella memoria di molti.
A guidare il “branco” Lui, nome in codice “Fagna”, capace nonostante, un carattere personale addolcito con il tempo, di gestire e tenere a bada una banda variegata di scalmanati.

Ecco che l’amicizia si sviluppa e le uscite si susseguono, i progetti diventano sempre è più ambiziosi, insomma una crescita del gruppo dove il condottiero riconosciuto rimane il CPM (CaPo Mastro data la sua estrazione Architettica).
Ecco che da buon scudiero, da quello che chiude il gruppo, che collabora per me diventa il Capitano, parafrasando il ben famoso Robin William in “Attimo Fuggente”, il Mio Capitano.
Una esclamazione che diventa rituale in quel divertente prendersi in giro facendo la cosa che più ci piace: andare il moto.

Certo il gruppo come molti altri si perde di vista, si disperde, rimangono contatti con i veri amici che non si perdono mai, ma il sito e il forum spariscono nell’oblio.
Ma ecco che il Capitano, mio Capitano ne inventa una delle sue: aMotoMio!

Questa è storia recente degli ultimi tredici anni, ma il Fagna è ancora lì a guidare il gruppo, o meglio l’idea, ancora a farmi strada, e io a seguirlo come un novello Sancho Panza in ogni impresa per quanto folle sia.
Una complicità fatta di sincerità e rispetto dove il fine comune non viene mai dimenticato e le ruote puntano verso l’obiettivo.

Capitano, mio Capitano dove ci porti oggi!

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