Sessanta
Categoria: trafiletti

Alla fine eccola la quella cifra che segna un altro decennio passato, un altro passo che porta la vita vissuta ad essere irrimediabilmente maggiore di quella da vivere.


Ricordo che da piccolo i sessantenni mi sembravano vecchi, probabilmente lo errano come del resto vecchio sono io, cambia la percezione, cambia il punto di vista ma non cambia la realtà del tempo che passa inesorabile.

E’ cambiata sicuramente la vita stessa, il modo di vivere il mondo e quella “aspettativa di vita” tanto sbandierata e nemica di chi spera nella pensione di fatto ha allungato, apparentemente forse, quella vita vissuta in modo attivo, dove l’invecchiare sembra più lontano.

Invece no, il calendario è feroce nello scandire le stagioni che si susseguono e non resta che fare il conto delle Primavere.
Sessant’anni che se la testa sente poco il corpo denuncia con il suo mutare di forma e prestazioni, resistenza, forza, agilità e soprattutto riflessi che non sono più quelli di un tempo; condizioni a cui abituarsi e a cui far riferimento quando la testa vorrebbe farti fare di più.

Anni carichi di vita, di esperienze, di amicizie, amori, passioni, gioie e dolori che insieme a un’infinità di sentimenti ed emozioni rimangono nella memoria che se qualche volta fa cilecca inevitabilmente non dimentica nessuno di quelli importanti.
Quelli che restano, quelli che hanno rappresentato un tassello nella costante crescita sono lì saldi e immutabili, altri sono passati in un attimo, magari apparentemente insignificanti, eppure anche loro fanno parte di quel prezioso passato che rappresenta alla fine il presente attuale.

Un passato che a volte pesa, una vita fortunata in fondo, che non riesce a fermare la curiosità del domani, quella continua pulsione verso il futuro, quella voglia di vivere calmierata solo da una maggiore responsabilità e attenzione.

Un altro passo avanti di tanti già fatti, una infinità di orme lasciate e ancora altre da lasciare, guardando avanti senza dimenticare la strada fatta, finché il cuore lo vorrà.


"...quando sarò vecchio, continuerò ad allacciarmi il casco con la stessa cura di oggi... e con gli occhi sempre sognanti cercare ancora la curva perfetta... il panorama più bello.... dove appagare questo cuore pazzo... e questa anima ribelle che non trova mai pace.... "

Ph. Roberto Serati

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