Tutti noi immaginiamo la Befana come una vecchia, brutta, cattiva e vestita di stracci.
Una tradizione che ci tramandiamo da anni, non so nemmeno quando si è cominciato ad aspettare la Befana e a mettere le calze al camino.

Di fatto fin da piccoli sappiamo che la Befana arriva al 6 di gennaio e che se facciamo i bravi ci porta dolci e leccornie, mentre ai più cattivi porta il carbone….
A parte che di questi tempi il carbone, e i suoi derivati, sono preziosissimi e che se fosse “carbonio” ci farebbe ancora di più impazzire, in realtà la simpatica Vecchina alla peggio portava del carbone dolce da sgranocchiare.
Questo faceva già cadere uno dei punti sulla Befana; la cattiveria, insomma cambiava il genere e la quantità ma qualcosa di buono arrivava sempre in quelle benedette calze.
Nessuno, però, l’ha mai vista davvero e tutti continuano a immaginarla, disegnarla e raccontarla vecchia e vestita di stracci, spesso con un nodoso naso, che scorrazza per il cielo a bordo della sua, altrettanto vecchia scopa, con una pesante gerla, carica di doni, sulle spalle.
E se invece la nostra simpatica amica fosse una bella Donna, e invece della scopa guidasse una bella moto?
Del resto ogni anno anche noi motociclisti non ci trasformiamo in altrettante Befane motorizzate per portare un sorriso e qualche dono a chi è meno fortunato di noi?
Eventi che ormai fanno parte della tradizione dell’epifania in moto in molte città e comuni d’Italia.
Quindi perché la nostra simpatica Vecchietta non potrebbe essere una di noi?
Mi piace quindi immaginarla così, ora che non aspetto più di trovare le calze piene e i desideri da bambino sono sfuggiti insieme agli anni.
Una Donna vestita di pelle che guida la sua nera moto per regalare sorrisi e portare doni a chi ancora ci crede.
Una di noi!!!

Flap

Grazie a RUGGERI COMICS per la vignetta in copertina.