L’appuntamento
Appuntamento al buio, a sorpresa, desiderato, voluto, sognato, cantato anche da Ornella Vanoni.
Quanti appuntamenti aspettando una Lei in ritardo e che forse non è mai arrivata, qualche bidone tirato per colpa di un altro appuntamento.
A poi appuntamenti di lavoro, appuntamenti con i figli e quelli con il destino.
La vita vive di appuntamenti in un’enorme agenda dove le vite si intrecciano e si aspettano nello scorrere del tempo.
Un mondo dove ormai è necessario prendere l’appuntamento anche da medico curante, dal parrucchiere e persino per portare il cellulare a riparare.
La frase che spesso ci sentiamo dire anche nelle officine è: “Ha l’appuntamento” segno di una programmazione del lavoro ma forse più uno stato mentale e organizzativo che non ci fa allargare la mente.
Persone respinte perché prive di un’indispensabile prenotazione anche se a volte inutile.
Eppure a volte questa eccezione succede, persino nelle grandi concessionarie più rigide come quelle di stampo Teutonico dove il buon senso e la lungimiranza di un capomeccanico risolvono in pochi minuti il piccolo problema senza porsi il problema dell’appuntamento liberando un ponte per permettergli di riprendere velocemente la strada.
Il sopravvento della ragione sulla schematicità di un sistema, la disponibilità umana contro la fredda legge dei numeri e degli orari.
Ben venga l’organizzazione che funziona ma usiamo il cervello, del resto non ci chiamavano Homo Sapiens?
Flap
