Special da registro storico
La moda immola allo stile modelli dei tempi passati.
Seguendo la stessa moda, e probabilmente l’esaurimento dei pezzi disponibili, si è passati dalle “Grosse” Guzzi alla serie piccola dei vari “V”, Giap di basso livello come la Honda CB400N e similari si rinnovano diventando ottime basi per belle Special.
Stessa sorte per le CX500 e le sorelle maggiori che grazie all’architettura “Mandelliana” hanno ricevuto nuova vita e splendore.
Intanto anche il parco circolante delle BMW Boxer ante 1990 è stato cannibalizzato spingendosi fino alle “Immobili” R45 che fino a qualche anno fa venivano regalate e ora sono offerte a migliaia di euro.
E via sempre rimanendo nel campo BMW la serie K, sia 75 che 100, sta diventando introvabile.
Spesso moto ben conservate, a volte quasi nuove e iscritte al registro storico FMI o ASI sono smembrate, modificate con tagli di telaio e sostituzione di componentistica fino a renderle irriconoscibili.
Moto spesso belle, interessanti che fanno girare la testa ma altrettanto fuori legge e lontane da quello che erano in origine.
Moto che girano fregiandosi dell’epoca dei 30 anni o di un’iscrizione negli storici registri senza averne più le caratteristiche.
Eppure a volte vengono vendute segnalandone questo pregio, peccato che se si voglia nel primo caso iscriverle la cosa diventa impossibile e nel secondo caso la foto che ne identifica il modello sulla documentazione nulla a che vedere con il mezzo in questione.
Ben vengano le Special, ognuno è libero di fare quello che vuole con la propria moto basta che sia cosciente di cosa comporta questa scelta.
Mi piace l’idea della Special che riporta in vita un mucchio di ruggine o qualcosa destinato a macero ma modificare delle belle moto conservate a dovere e davvero “D’epoca” mi fa piangere il cuore meccanico che batte nel petto.
Flap
