Il Blu is back
Blu! Blu come la mia passione, Blu come l'energia, Blu come uno dei nomi che mi hanno affibbiato. Da sempre il colore che più sulle moto mi ha affascinato è proprio il blu, che però per questione di gusti e di marketing negli ultimi anni le case hanno un po' messo da parte. Le mode sono cicliche (o ciclistiche?) e forse qualcosa cambia.
Due sono i nomi con cui gli amici motociclisti mi chiamano: Blu e Wolf.
Sono così abituato a sentirmi chiamare così, che è naturale come se fossero i miei nomi veri, e molte volte dubito anche che sappiano veramente come mi chiamo. Ma che importa poi, in sella ognuno ha il nome che la passione gli ha regalato, in fondo la scoperta della passione su due ruote è quasi una rinascita, del cuore e dell'anima.
Nella prima fetta degli anni 2000 il colore blu nei listini se la giocava alla pari con il mitico rosso, da sempre segno di sportività nelle 2 come nelle 4 ruote, ma che a dire il vero sulle 2 ruote non mi ha mai fatto impazzire. Suzuki ne ha fatto ampio uso su tutta la sua gamma, ma anche Yamaha non l'ha disdegnata. L'R1 del 2006 con cerchi oro è rimasta scolpita a fuoco nella mia mente, la considero tutt'ora iconica, forse merito della stessa Yamaha che con la successiva non ha fatto tutto sto gran lavoro.
Anche le case di abbigliamento e accessori lo hanno abbandonato, sostituito dall'emergente bianco, bello, lucente e "sporchevole", lasciando a noi "bluisti" il compito di preservare giubbotti, guanti e stivali dalla colorazione "vintage".
Oggi arriva Suzuki con la Gixxer 1000 in colorazione MotoGP, che ha tutte le carte in regola per strapparmi il cuore, il colore, il marchio, l'estetica, la pazzia di tutta quella cavalleria. Ma soprattutto mi fa ben sperare, che al di là dei classici rosso e nero, del candido bianco, e dei moderni grigi brillantosi, anche per noi "bluisti" c'è un futuro.
Quanto patos per un po' di vernice vero? Che ci volete fare, siamo motociclisti.
Wolf
