Orgoglio Italiano
Mi ricordo la Polizia sfrecciare sulle "pantere" Alfa Romeo, Giulia prima e Alfetta poi, stessa cosa per le "Gazzelle" dei Carabinieri.
Tempi in cui i Vigili Urbani, non ancora Polizia locale che fa più Figo, girava sulle Italianissime Fiat.
Mi ricordo pure che l'Esercito aveva in dotazione il nuovo Falcone della Moto Guzzi che soppiantava il Super Alce sempre dell’aquila volante.
E le forze dell'ordine viaggiavano sulle Moto Guzzi T3 e T5 per citarne alcune.
Moto e auto Italiane a mettere in movimento chi cercava di far rispettare la legge anche negli anni di piombo, anni dove la divisa sicuramente aveva un valore e riceveva un rispetto maggiore di oggi.
Poi ho cominciato a vedere Polizia e Carabinieri su BMW, Volkswagen, Nissan, Volvo, Subaru e altre case straniere per le 4 ruote, mentre BMW ha praticamente monopolizzato, salvo un parziale ritorno con le Norge per la polizia locale ad esempio a Milano, il parco moto dei tutori della legge.
Certo l'apertura delle frontiere, certo le gare d'appalto, certo la qualità in alcuni anni non competitiva dei prodotti nostrani rispetto alle proposte d'oltre confine hanno giustificato le scelte delle amministrazioni statali e dell'esercito, ma un po' di amaro in bocca rimane pensando che anche in queste scelte l'orgoglio Italiano poteva essere mantenuto, un segnale forte di appartenenza e fiducia nelle nostre qualità, un segnale di patriottica protezione dei nostri prodotti.
Soprattutto ora che siamo tornati competitivi e le proposte Italiane su 2 e 4 ruote possono soddisfare adeguatamente le esigenze di servizio dei corpi di vigilanza e polizia.
Mi piacerebbe davvero che lo Stato per primo credesse nell'Italia, lo dimostrasse con i fatti e non con parole e infantili litigi di fazione.
Mi piacerebbe vedere di nuovo le nostre divise, con rinnovato valore e credibilità, tornare a guidare l'orgoglio Italiano.
Flap
