2^ MonfaReis Cameri
Categoria: Sport

La Monfareis in realtà è l’anello di congiunzione tra la Monferraglia classica e la sua evoluzione agonistica.


Per i più anziani frequentatori del Circus con i baffi probabilmente rappresenta una sorta di ritorno alle origini, anche se l’inevitabile evoluzione di mezzi e competitività ha spostato un po’ più in alto il livello delle prestazioni, mantenendo di fatto, per fortuna, quello spirito tipico dei Monferragli che ancora si respira nel paddock e che proprio quelli più datati come frequentazioni alle manifestazioni riconoscono e continuano ad apprezzare.

Monfareis 1

Quindi non una Monferraglia, di quelle dove attraversare paesi e territori scorrazzando con i motorini e nemmeno le gare come quelle del Campionato Nazionale Moped dove la “Licenza Agonistica” obbligava, si fa per dire, ad una interpretazione competitiva di ogni gara, perché di fatto di questo si trattava.
La Monfareis nasce per unire i due mondi, una gara tra amici senza categorie, ma con regole semplici, dove il divertirsi e lo stare in compagnia è il fine ultimo anziché la classifica finale.

Monfareis 2

Dopo la gara in Liguria, buon la prima, ecco che per la seconda edizione ci si sposta in Piemonte e precisamente a Cameri, anche se per la precisione la località è Bellinzago Novarese (NO) presso Eventi Codemonte.
Un complesso industriale privato, ormai abbandonato e in disuso, che con la sua vasta area naturale annessa si rivela perfetto per eventi legati al fuoristrada senza che questi possano disturbare i lontani vicini.
Un’area che con qualche intervento in essere è diventato un punto di riferimento per eventi nella zona e che vuole piano piano essere recuperato sfruttando le grandi potenzialità che la struttura e il territorio annesso può esprimere.

Monfareis 4

Perfetto quindi per accogliere le cento squadre alla partenza della Monfareis, nata dalla mente fertile, e diciamolo in po’ folle e contorta, di Alessandro Hans Ansaldi che in prima persona è stato, come sempre, il mattatore della manifestazione.

Nessuna divisione per categorie, nessuna cilindrata limite, purché vengano mantenute le caratteristiche di derivazione Moped, quindi normalissimi e quasi originali motorini a fianco di prestazionali prototipi dove la differenza può essere fatta, teoricamente, dall’affidabilità più che dalle prestazioni.

Monfareis 3

Possibilità di correre da soli nella categoria “Marathon” oppure a squadre composte da due fino a quattro piloti per cercare di fare il massimo numero di giri nelle quattro ore di durata.
Un lungo tracciato con tutte le sfumature di terreno, salite e discese, un fettucciato stretto che dopo un lungo rettilineo tra i campi porta a un canalone nel bosco, un percorso impegnativo per i piccoli motorini e per i loro piloti dove i primi sono stati soggetti a sollecitazioni meccaniche notevoli e i secondi ad un impegno di guida e fisico notevole.

Monfareis 5

Eppure la fatica e le rotture meccaniche che durante le quattro ore hanno afflitto le squadre, in qualche caso costringendo al ritiro, non hanno cancellato quel sorriso dai volti che è poi la motivazione per la maggioranza dei partecipanti.
Nonostante la larghezza ridotta in alcuni tratti del percorso la correttezza dei più veloci nel sorpassare e allo stesso tempo dei più lenti nel dare strada ha impedito discussioni e incidenti.

Monfareis 12

Insomma una riuscita giornata a cui hanno contribuito anche lo splendido meteo primaverile e l’ottima gestione di “Eventi Codemonte” con tra l’altro prezzi del servizio di ristoro e Bar davvero popolari.

Una nota personale va alla mancanza di attenzione di molti partecipanti alle normali norme di sicurezza individuale; molti infatti giravano senza protezioni e addirittura con casco Jet…noi forse siamo un po’ fissati su questo…ma ognun della sua pelle è padrone, anche se il rischio che per colpa di idioti…

Monfareis 7

SQUADRA CORSE AMOTOMIO
Dopo tanto tempo la Squadra Corse aMotoMio torna alla Monferraglia e non poteva mancare alla Monfareis, del resto giocavamo quasi in casa.

Monfareis 8

Due squadre schierate con diverse filosofie che dividono i Piaggisti con il loro SI 65cc con i colori del Generale LEE e i Garellisti con un mezzo studiato e messo a punto dagli alunni del CIOFS di Casale Monferrato sotto la guida del Prof. Domenico Dotta.

Monfareis 6

Al di là di gusti estetici personali quindi una trasmissione a cinghia con variatore per la Squadra fedele alla casa di Pontedera (Airoldi – Carnaghi – Carato – Pozzali) e la classica catena con pignone e corona del Lombardissimo motorino (Dotta – Leoni – Grilli) per entrambi la voglia di portare a termine la manifestazione.
La scelta dei rapporti si dimostra difficoltosa per i Garelliani che comporta una rincorsa a modificare pignone e corona alla ricerca del giusto compromesso per adattarsi alla variegata tipologia della pista, più facile per i Piaggisti dove il variatore risolve spesso il problema permettendo una percorrenza senza difficoltà su tutto il tracciato.

Monfareis 9

Purtroppo nonostante i vari tentativi di partenza solo dopo due giri la Squadra aMotoMio/CIOFS è costretta al ritiro mentre la seconda squadra sembra lanciata verso una buona prestazione, ma una serie di piccoli inconvenienti come la perdita di una vite del mozzo, la rottura di una pedana e del rubinetto della benzina gli fanno perdere tempo nel risolvere i piccoli guasti meccanici, sembrava tutto risolvo quando ormai a meno di un’ora dalla fine, dopo aver perso la seconda pedana il “Generale” si ammutolisce per non rimettersi più in moto… GAME OVER.

Monfareis 10

Pazienza nel paddock abbiamo il nostro solito pane e salame, vino e birra in abbondanza, inutile pensarci troppo, meglio stappare.

Una gara sfortunata nelle prestazioni ma con la solita bella armonia che il nostro gruppo di amici, che va oltre la Squadra, che permette di affrontare con lo spirito giusto anche le avversità, poi rivedere dopo tanto tempo facce amiche non ha prezzo.

GALLERY (Le altre foto sulla pagina FB di aMotoMio)

 

 

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