Ducati Aruba
Categoria: Sport

Scavallato il disastroso 2021, i team Superbike affilano le armi per la nuova stagione, e mentre Yamaha, BMW e Honda cercano di potenziare l'organico, in Ducati si preparano all'assalto.

Quasi un'operazione sotto tono, quasi a far sgattaiolare la volpe dentro al pollaio di nascosto, ma Ducati ha preparato per il 2021 uno squadrone Superbike davvero con i fiocchi. Se fino a qualche settimana fa si gridava allo scandalo per l'estromissione di Chaz Davies, terzo in campionato e autore di un finale di stagione "da bicilindrica", all'alba della nuova stagione si va componendo una scacchiera che la dice lunga sulle intenzioni bellicose e le pretese di Borgo Panigale.

Il digiuno di titoli nonostante gli sforzi bellici degli ultimi anni, il problema di mostri come Jonathan Rea nelle derivate e Marc Marquez in MotoGP, sono la costante condanna di Borgo Panigale, battuta più dai piloti che dalle moto avversarie, seconda in classifica troppe volte.

Ducati Superbike di Chaz Davies


CHAZ DAVIES E TITO RABAT: DUE PILOTI DI FORTUNA O DI LUSSO?

Definita la squadra ufficiale che vede Scott Redding pronto alla seconda stagione in Ducati ufficiale insieme al giovane neopromosso Michael Ruben Rinaldi, con fatica e in zona cesarini è stata trovata una soluzione a Chaz Davies. Il gallese quasi fuori dal campionato Superbike, si accasa con il team GoEleven, ma con la promessa di un supporto dalla casa che lo metta in condizioni di disputare le gare allo stesso livello visto quest'anno.

Di pochi giorni la notizia dello sbarco nel campionato mondiale Superbike di Tito Rabat. Lo spagnolo, orfano della sella del team Ducati Avintia MotoGP ma legato ancora per un anno con un contratto in Ducati, riconoscendo in una recente intervista di non avere un futuro in MotoGP, accetta il passaggio in Superbike perché, come da sue parole, Dall'Igna e Ciabatti gli hanno promesso una moto competitiva per gareggiare là davanti, insieme ai migliori. Il team di approdo è Barni.

Così, un po' in sordina, un po' mascherati da ripieghi e da soluzioni stirate, Ducati si appresta a mettere in pista 4 Ducati con in sella il vincitore della British Superbike e vice campione del mondo 2020, il terzo pilota classificato del 2020 e miglior finalista di stagione e un ex pilota MotoGP con un titolo Moto2 in saccoccia. Due moto ufficiali e due con supporto ufficiale. Tutto davvero fortuito? Sembra più un piano diabolico architettato del pirata Gigi Dall'Igna, la barbetta c'è, manca solo la beda sull'occhio.

Jonathan Rea su nuova Ninja 2021

Una specie di dichiarazione di guerra, come da prassi a Ducati non interessa quale Ducati vinca, l'importante è che sia una Ducati a vincere. Con un 2021 che si preannuncia ancora più duro con la settima stagione di Jonathan Rea in Kawasaki e una ZX10RR tutta rinnovata che potrebbe regalare qualche chance in più a Johnny, nemmeno ne avesse bisogno, Ducati affila le armi e le carica a pallettoni.

Sempre che a rompere le... uova nel paniere, non sia il bambino prodigio sbarcato in Superbike dopo aver vinto 12 gare su 15 in Supersport, Andrea Locatelli potrebbe essere il terzo incomodo, la variabile X che nessuno ha saputo calcolare, nè Ducati, ma forse nemmeno Johnny.

 

 

 

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