(fonte foto aerea http://www.adriaraceway.com/)

"Continua il tour di Amotomio nei circuiti di velocità italiani. Questa volta il Fagna (supportato da 2 complici) ha dovuto affrontare per voi l'immane fatica :-) di testare la pista di adria"

LA STRUTTURA

Chi non è mai stato ad Adria rimarrà subito impressionato dall'immenso hangar (non riesco a definirlo diversamente) che copre una buona parte della zona paddok. Questo vuol dire stare al riparo dai raggi del sole, da eventuale pioggia, insomma al coperto totale. Colonnine per corrente ed acqua non mancano. servizio completo. Tutte le forniture si possono trovare anche ovviamente nella zona di paddok scoperto. Un custode è presente tutta notte cosìcchè anche arrivando a tarda ora si possa pernottare con camper e/o quant'altro all'interno dell'autodromo. Per chi volesse invece una vera e propria camera d'hotel l'autodromo ne mette a disposizione numerose direttamente a contatto con paddok e pista.
Servizi igienici e docce puliti ed efficenti. Il bar è ben fornito, e anche il cibo è di ottima qualità. Non c'è pompa di rifornimento benzina.
Voto 10.

LA PISTA

Ho trovato il tracciato davvero divertente, tecnico, ma non lentissmo. Curvoni veloci e divertenti, con inframmezzi lenti e da concentrazione totale. Proviamo a fare mentalmente un giro di pista. Alla fine del rettilineo ampio tornante a sinistra da da seconda marcia, poi a tutto gas su di due marce per la prima variante, un destra/sinistra di ingresso veloce sulla prima, molto più lento e tecnico sulla seconda. Ho provato fare il destra quasis enza piegare buttando dentro la terza per poi scalare in secondo affrontando la curva a sinistra, di difficile interpretazione nei primi turni di guida. Un altro breve rettiineo (da terza) ci porta alla curva più lenta del circuito, il tornantino a destra. Ho visto fare molti errori e io stesso sono andato in crisi più volte. Rettilineo da terza, per una "S" destra/sinistra da studiare  a fondo, praticamente la moto non si rialza per affrontare una curva a sinistra molto veloce (sembra di non starci dentro invece c'è molto margine), a seguire tornantone in appoggio a sinistra en uncino a destra che ci riporta sul rettilineo centrale, alle fine del quale staccavo a circa 200 orari (bicilindirico 900 da poco più di 100 cv).
L'asfalto è perfetto senza salti, ne rattoppi ne avvallamenti di sorta. Cordoli altini, ma mai da messa in crisi. Vie di fuga ampie, eccezzion fatta per quella alla fine del rettilineo che incute sempre un certo timore.
Insomma ci si diverte parecchio, complice il fatto che bisogna impegnarsi e non poco. Buona la "sezione" della pista, sempre larga in tutti i punti consente agevole spazio di manovra così anche se i "pilotoni della domenica" possono sorpassare in scioltezza o quasi e andarsi a prendere il tempo migliore della pista (che poi..che cacchio ci sarà in palio...mah....)

Voto 9

IL PERSONALE

Cortese, serio, preparato. Gli ingressi in pista sono regolamentati, ma non con fiscalità eccessiva; ho notato con piacere che l'addetta all'ingresso in pista controllava il "giusto" i braccialetti, ricordandosi con incredibile fisionomia moto, volti (nel casco) e caschi appunto di chi entrava ed usciva più spesso. Un piccolo problema burocratico è stato subito risolto dalle efficentissime ragazze della reception.
Voto 9

L'OFFICINA/GOMMISTA.

Prezzi delle gomme davvero cari. Difficile a mio avviso fare acquisti qui se non si è davvero in emergenza. Peccato, una occasione persa di vendere molti treni vista i numeri che fa la pista. Due sole marche tra cui scegliere.
Altro voto negativo all'officina. Pur non avendo sul banco nessuna moto in lavorazione urgente, il responsabile non si prende nemmeno la briga di provare a risolvere un inconveniente capitato alla mia moto. Frasi "ci vuole tempo" e "penso che tu abbia fretta di girare?" per quanto vere possano essere, penso irriterebbero chiunque si faccia 330 km (ma ne basterebbero solo 50) per raggiungere la pista. A mio parere, anche se il caso  è disperato, almeno provaci!!!!
Se non ho capito male la gestione dell'officina nulla c'entra con quella della  pista, poichè la media in pagella sarebbe di molto abbasata dal
Voto 4,5 del mio "personalissimo cartellino".

IL GIUDIZIO

Assolutamente positivo, pista per cui vale davvero la pena affrontare qualsiasi traferta, per divertisi davvero su un tracciato, curato, ben tenuto e ben gestito.

QUALCHE CONSIGLIO AMOTOMIO

- noi abbiamo dormito all'agriturismo "scirocco"; vicinissimo alla pista, ottimo rapporto qualità prezzo offre un ottimo spazio per parcheggiare furgoni e carrelli. La gestione è cordiale e ospitale, e agiudicare dai profumi anche il ristorante deve essere ottimo. Consigliatissimo. http://www.agriturismoscirocco.it/ , tel. 0426/949503, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Per chi proviene da Milano/Bergamo, il consiglio è di uscire a Verona e prendere la superstrada per Rovigo e da qui su statali fino ad Adria. Il "taglio" fa risparmiare quasi 40 km. sebbene non sia comodo come l'autostrada che passa da Padova a festa finita si risparmiano quasi 80 km che non sono pochi. Se poi avete il carrello....anche in autostrada il limite è 80 km/h (occhio al tutor che legge gli assi, poche balle).

- Il consiglio è di arrivare un po' prima dell'inizio dei turni, i posti sotto l'hangar sono molto ambiti.

- Fuori dalla pista esaltazione e strade dritte della piana invogliano a correre. Lasciate perdere, autovelox e tratti pericolosi davvero sconsigliano. E poi, la strada non è una pista.

Un grazie particolare ai mie due "official supporter" che mi hanno accompagnato in questa avventura.

Fagna

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