C’è chi... “le moto sono tutte uguali”, c'è chi... “le moto devono essere rigorosamente di serie” e c’è chi…no!!!
Colorazione amaranto stile Wolksvagen anni ’70, la Speed Triple 1050 CNC di Italian Factory Bike, colpisce subito per i numerosi particolari after market, che sapientemente assemblati la rendono unica.
Non osserviamo subito ogni singolo pezzo che compone questa moto e saliamo in fretta in sella; un colpo di gas e il suono cupo della “zard”, nera opaca si fa subito sentire. Il 3 cilindri inglese frulla che è un piacere e noi ci fiondiamo (è proprio il caso di dirlo) nella campagna Modenese.
E’ proprio qui, nella terra dei motori che Daniele Vezzani, ha dato il via alla sua avventura denominata IFB, Italian Factory Bike, appunto; E proprio questa terra, ancora ferita dal terremoto, ma sempre generosa ci accoglie per strade e stradine nascoste, racchiuse intorno a campi da sempre fertili e rigogliosi.
Per un attimo la quiete bucolica è “disturbata” al nostro passaggio full gas, giusto per saggiare di che pasta è fatta questa 1050 CNC. Il motore spinge subito forte, e come già non bastasse il gusto del motore made in Hinckley.
Ci aggiungiamo un po’ di pepe che prende il nome di Power Commander; una centralina per palati fini che rende ancora più muscolo il 3 fronte marcia. E come detto poc’anzi lo scarico Zard riempie le fantasie più perverse di avere sotto le terga una moto con l’anima rude e rauca (che si addice ad una naked) nata per divertire che con quest’abito vuole anche sedurre e stupire.
E con muscoli così serve anche cervello; che passa innanzi tutto per freni “rubati” alla Ducati 848 o meglio piedini e pinza Style&Performance 848 CNC; Anche le basi dello sterzo sono maggiorate e sempre ricavate da tecnologia CNC; La posizione in sella è comoda tipica della nuda inglese, ma le pedane arretrate regalano quel tocco di sportività in più, utilizzando al meglio il carico delle gambe per guidare la moto.
Già perché fino qui abbiamo cazzeggiato,ma come si guida ‘sta IFB??? Si diceva che il motore spinge forte e la ciclistica sembra fatta apposta da un giostraio pazzo del luna park; agile veloce, insomma divertente; al posteriore troviamo un “mono” firmato Bitubo, mentre l’idraulica anteriore è messa a punto da FG Gubellini. L’inserimento in curva è rapido, si può tranquillamente forzare, dando fiducia ad un impianto frenante potente ma modulabile; si stacca e si entra in curva…così….zac…
Mai patemi d’animo anche con manate all’ acceleratore, e anche dove la strada ci regala qualche buca di troppo, la moto resta composta, nonostante una ciclistica tarata sul duretto andante.
In rilascio la Zard rilascia uno scoppio che sembra una detonazione; Daniele ci rassicura; l’iniezione è ancora da tarare al 100%....che poi non vedo perché preoccuparsi tanto…qualche scoppiettio ogni tanto mica guasta…così dai tanto per farsi sentire no???
Ci fermiamo un attimo ad osservare da vicino la Sped; ogni singolo particolare è curato; rigorosamente monoposto adotta un codone modello speed cup, così come della stessa “cup” fa parte anche il puntale a vasca, senza lasciarsi mancare un parafango anteriore in carbonio. Molti i pezzi forgiati dai ragazzacci di 4rancing components come le protezioni carter e le già citate pedane arretrate. Rizoma completa questo catalogo ambulante.
Trovo bellissima l’idea dei cerchi verniciati in tinta con la carrozzeria. Anzi a dire il vero trovo bellissima la totalità di questa moto.
Daniele ci richiama all’ordine, abbiamo strapazzato abbastanza la sua creatura. Il giro è stato fin troppo veloce (in tutti i sensi) e scendiamo mal volentieri dalla sella in alcantara morbida e raffinata.
Allora, volete una moto di serie…o una moto con l’anima?????
Fagna
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