Categoria: Biker World

"Una Guzzi dal Nord al Sud America"

Cosa fa un viaggiatore quando non viaggia? Sogna di viaggiare..o almeno al Fagna succede così. E grazie agli amici di Motoinfinito ho “scovato”, un altro sognatore che ha portato due gloriosi marchi italiani a spasso per tutto il continente americano; sto parlando di Moto Guzzi e Motoinfinito appunto.

Non aggiungo altro, solo vorrei condividere con voi queste poche righe di viaggio e alcune splendide foto, in attesa di poter conoscere Gianni Reinaudo e sua Moglie dal vivo.
Grazie Gianni…..persone come te alimentano il fuoco della nostra passione. E grazie anche per quello che scrivi della Moto Guzzi. Spero che molti detrattori del marchio leggano queste righe... Risatona
nome AVL, una società che produce strumentazione per prove su motori a combustione e che, negli ultimi anni, si sta affermando anche nel settore dei test “on board”, ovvero per quel tipo di prove effettuate direttamente sul veicolo testato sulla strada. Il Gruppo Piaggio, da anni cliente dell’azienda per la quale lavoro, mi informa riguardo l’interesse di testare il funzionamento del motore della Moto Guzzi Stelvio sottoposto a differenti condizioni di utilizzo: in quota, a livello del mare, con temperature elevate e con temperature prossime allo zero. Nella mia testa risuona immediatamente un campanello d’allarme che illumina, come una luce immaginaria, la traccia della Pan American Highway sulla cartina del mondo. Avanzo la mia proposta: «Ho intenzione di affrontareun viaggio, con partenza dal Circolo Polare Artico in Alaska, sino alle terre più australi in Patagonia, nel sud dell’Argentina». Questo viaggio lo farai con una Moto Guzzi Stelvio, mi risponde senza esitazioni il responsabile della sperimentazione motori di Piaggio a Pontedera. Quel giorno di Febbraio 2010 coincise con il momento in cui il sogno iniziò la metamorfosi verso la realtà! Iniziammo una lunga serie di attività preparatorie sia di ordine burocratico, per evitare intoppi alle frontiere, sia di allestimento del mezzo. A tal fine portai la Stelvio NTX a Graz, in Austria dove la mia azienda ha sede per installare due differenti strumenti: l’Indicating, per analizzare il segnale proveniente dalle candele strumentate, installate al posto delle originali, e un misuratore di consumo carburante on-line. Le candele strumentate, in particolare, rilevano la pressione prodotta dalla combustione all’interno della camera di scoppio: l’andamento di questa pressione, come essa si propaga, il suo valore massimo e la posizione del pistone rispetto al punto morto superiore sono indicazioni importantissime per gli ingegneri sperimentatori. Tutto è pronto per la partenza. Il calendario segna ormai il 1° Agosto.

Il GPS installato sulla moto rileva 66° 33’: siamo al Circolo Polare Artico in Alaska. Davanti a noi abbiamo 13 nazioni, e sulla cartina posta sul serbatoio della Stelvio pare una distanza impossibile. Una volta usciti dall’Alaska dovremo attraversare Canada, USA, Messico, Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua, Costarica, Panama, Ecuador, Perù, Cile ed Argentina. A bordo della Stelvio ci siamo io e mia moglie, attorno a noi nessuno. Non abbiamo – e mai lo vorremo – un veicolo di appoggio o un qualsivoglia supporto. Questo è il bello dell’avventura! Attraversiamo agevolmente il nord America approfittando delle quasi 24 ore di luce e delle strade veloci e ci catapultiamo in quella che da sempre consideriamo la parte più ostica del viaggio, il Centro America. La pericolosità di questi luoghi rallenta ma non interrompe la nostra marcia. Le strade si fanno difficili e riducono le medie giornaliere di percorrenza. La costante presenza di persone armate ci costringe a trovar “rifugio” prima che la notte abbia il sopravvento sul giorno. Oltrepassiamo finalmente l’Equatore e ci dirigiamo verso il Sud America, dove i grandi spazi, i deserti e l’oceano Pacifico regaleranno emozioni da togliere il fiato. La strada costiera del Perù, seppur disseminata di insidie, ruba gli sguardi. Il deserto Cileno, il luogo più arido della terra, è un insieme di emozioni che proviamo nella più completa solitudine. Siamo davvero soli, ma la costante sicurezza che la Stelvio sa donare infonde in noi un gran senso di ottimismo. Arriviamo infine in Patagonia ad inizio Settembre: siamo nell’emisfero Sud e l’inverno regna ancora sovrano. Le temperature sono sotto lo zero, il vento soffia a velocità superiori ai 100 km/h, ma la nostra mitica Stelvio ce l’ha fatta! Ha superato indenne gli sterrati dell’Alaska, le lunghe
scorribande dei rettilinei infiniti degli USA, i guadi, i dossi, i crateri e il fango del centro America, le temperature infernali del Messico, le strade a più di 3.400 metri sul livello del mare dell’Ecuador, la sabbia dei deserti del Perù e del Cile, la neve dei passi Andini e infine il ghiaccio e il vento della Patagonia. Mai un problema! Dopo 24.000 chilometri percorsi in condizioni difficili, con un peso complessivo superiore ai 550 kg, la Guzzi Stelvio è arrivata in fondo al continente Americano.

Partenza 1° Agosto 2010-Alaska

 

Arrivo 9 Settembre 2010-Argentina

Distanza totale 24.000 km

Giorni totali 39

Giorni in moto 34 (5 sono stati spesi fra Panama e Quito per la spedizione delle moto)

Strada più alta 3.480 m (Ecuador)

Temperatura più alta 48 °C (Messico)

Temperatura più bassa -4 °C (Patagonia)  

Media giornaliera in moto 706 km

Autonomia 400 Km (con serbatoio aggiuntivo Stucchi )

Peso totale alla partenza 554 kg

Set di ruote sostituite e tagliandi 2 - 1° cambio a Tucson (USA), 2° cambio a La Serena (Cile)

Kg Olio Consumato ( rabboccati ) 0 Kg (ZERO! )

Litri di benzina consumati 1. 583

Numero di Multe 2

Multa più cara 80 $

 

Fagna & Gianni Reinaudo

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