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- Scritto da Flap
Elefantentreffen 2019, la 63° edizione del motoraduno invernale nella foresta bavarese più famoso al mondo che tradizionalmente si svolge nell’ultimo weekend di gennaio, considerato da tutti il periodo più freddo dell’anno.
Elefantentreffen 2019, la 63° edizione del motoraduno invernale nella foresta bavarese più famoso al mondo che tradizionalmente si svolge nell’ultimo weekend di gennaio, considerato da tutti il periodo più freddo dell’anno.
Difficile ingabbiare nelle parole le emozioni tumultuose di questi giorni. Dopo poco più di due anni, di nuovo, andremo dall'altra parte del mondo. E non è certo un modo di dire visto che, la "terra di mezzo", la Nuova Zelanda è esattamente agli antipodo dell'Italia, emisfero australe, la giù sotto, come noi sia qua, su sopra.
Mi sto godendo una giornata su quella moto particolare che è la Niken di Yamaha, stupito da come le qualità di guida siano agli antipodi riguardo alla sua bellezza, certo son gusti personali ma difficile inserire il frontale di questa tre ruote tra i più affascinanti del mondo, al massimo si può dire innovativo…
Si, lo confesso, ho paura, percepisco forte questa emozione primaria che mi assale ogni volta che affronto qualcosa che non conosco, a cui non so come reagire e che non riesco a controllare.
Le donne obbietteranno che nulla è per sempre, a parte i diamanti, ma qui si parla di moto e quindi diamo lo spazio che merita il leone.
Quanta confusione in una frase, proviamo a fare un po’ di ordine iniziando proprio dal grosso felino simbolo della Benelli.
Siete pronte care amiche ad inforcar la scopa e volare di casa in casa a riempire calze che pendono dai camini? Avete preparato dolci e caramelle per i bimbi più buoni e carbone per i birbanti? Ma in fondo lo sappiamo che siete buone e anche il nero carbone alla fine è dolce, perché sapete perdonare ogni marachella ai vostri bimbi, più o meno cresciuti.
Come ogni fine anno comincio a canticchiare “Caro amico ti scrivo…”, quel pezzo del grande Lucio Dalla che da poeta visionario era riuscito a condensare in una canzone l’ipotetico bilancio di un anno ormai alle spalle e insieme, le speranze, le aspettative e i sogni per quello che stava per iniziare.
Corri, corri, corri…e bum ecco di nuovo il Natale, carico come sempre di aspettative, di speranze e di regali desiderati. Ecco, credo che ognuno di noi possa fare una lista infinita, io vorrei le ali della nuova Panigale V4 R. Si ma solo le ali; quelle appendici laterali in carbonio che tanto fanno discutere gli appassionati.
Fresco, fa fresco in questo periodo di fine autunno che sfiora l’inizio della fredda stagione, a dirla tutta più che fresco si potrebbe dire freddo vero.
Normalmente non guardo i gradi di temperatura esterna che segna il cruscotto della mia BMW, non è un dato che può farmi cambiare idea, spesso è pura curiosità.
Si il Vigile Urbano, il “Ghisa” per i milanesi, quella persona che ai tempi della mia infanzia motociclista rappresentava uno spauracchio per le cazzate su strada.
Un rappresentante della legge severo e inflessibile, ma allo stesso tempo capace di usare il buon senso e valutare caso per caso la pericolosità e la gravità dell’infrazione, capace di riconoscere la buona fede e diventare, giustamente, crudele nel momento in cui venisse messa in dubbio la sua funzione e la sua autorità.
La Svizzera, famosa per le banche, il cioccolato, ma anche per gli orologi e, ovviamente, i coltellini Svizzeri. Chi di noi non ha nel proprio bagaglio di viaggio d’emergenza questo piccolo utile strumento capace di risolvere quei piccoli problemi che possono capitare…
Ci aveva illuso, questo Novembre, con un meteo che, seppur piovoso, manteneva le temperature ben oltre la media stagionale, invece ecco arrivare la temuta “sciabolata” con un brusco calo della temperatura.
Avevo una moto rossa, in realtà non lo era quando la comprai, ma in breve il verde metallizzato e nero di quel Benelli 125 2c si trasformò in un bel rosso acceso.
Era l'inizio degli anni '80 e quella vecchia moto accompagnò me, e la mia bionda compagna, a spasso per buona parte della regione.
Non stiamo parlando del voto all’esame universitario, neanche dell’età da molti rimpianta e nemmeno della “dimensione artistica” di John Holmes; il protagonista è quel cartello circolare bordato di rosso con il fatidico numero nel centro.
Così ci avviciniamo a piccoli passi verso l’appuntamento più atteso, ma anche più temuto da molti operatori, del panorama motociclistico Italiano e Mondiale.
Ritorna EICMA, siamo alla 76^ edizione di un salone, o fiera che dir si voglia, che dall’inizio del secolo scorso raccoglie sotto lo stesso tetto l’eccellenza del mondo delle due ruote.
Già, per di più l’anteriore, non solo, ho anche appoggiato ginocchio e gomito, ma siccome mi piace esagerare, anche spalla e casco.
Marc Marquez mi fa una pippa: peccato che l’elettronica della sua Honda ci metta qualche pezza in più rispetto alla ciclistica del mio Ciao Piaggio del 1982.
Angeli e Demoni contrapposti sempre dall’eternità, due entità distinte del bene e del male, sempre che si abbia ben chiaro quale sia il male e da che punto di vista si guardi.
Contrapposizioni forti anche tra sostenitori del T-Max, lo scooter più prestazionale di Yamaha, che da quasi vent’anni rappresenta la più forte unione tra la moto e, appunto, lo scooter.