- Dettagli
- Scritto da Fagna
Dopo aver visto paesaggi e territori dell’isola del sud, sentir parlare di Nuova Zelanda solo per il signore degli anelli, il rugby e gli all black è un po come dire Italia = pizza, spaghetti, mandolino. Fa incazzare no?
Dopo aver visto paesaggi e territori dell’isola del sud, sentir parlare di Nuova Zelanda solo per il signore degli anelli, il rugby e gli all black è un po come dire Italia = pizza, spaghetti, mandolino. Fa incazzare no?
After seeing South Island’s landscapes and sceneries, hearing about New Zealand as the country of the Lord of the rings, rugby and the All Blacks is like saying that Italy is the equivalent of pizza, spaghetti and mandolin. Is this upsetting you?
Dopo dieci mesi di attesa finalmente ci siamo, il viaggio ripartirà lì, dove era finito un anno prima, m’imbarco quindi su di un volo per Ushuaia, non senza la solita vena comica che accompagna i miei viaggi.
In the end I must confess, we just got back in Italy few days ago but I’m already thinking about how and when to return. Where? Are you kidding? To the biker’s paradise, that wonderful country where the roads are perfect and it’s easy to lose the count of turns, all is enriched by stunning landscapes without interruption; I’m sure that the rest of the world knows this land as New Zealand, but I can tell you that once you’ll try to ride there, you will define it “the promise land”.
Dopo essermi presentato con i miei dieci anni di viaggi eccomi di nuovo a raccontarvi le mie avventure.
Non sono un viaggiatore di "professione", sfrutto le ferie aziendali per appagare questa mia sete di conoscenza e questo vuole esser un articolo che può spiegare a ognuno di voi che: viaggiare in moto, non è un lusso per pochi ma un'esperienza che ognuno di noi può realizzare.
Alla fine lo devo confessare. Siamo in Italia da pochi giorni e già sto pensando a come e quando tornare. Dove? Ma come dove, nel paradiso del motociclista, quello stato fantastico dove le strade sono perfette, perdi il conto delle curve e il tutto arricchito da paesaggi incredibili senza soluzione di continuità; certo il resto del mondo la conosce col nome più comune di “Nuova Zelanda”; ma ti assicuro che una volta che avrai guidato li, anche tu la definirai la “terra promessa”.
1 Gennaio 2017 -Christchurch - Akaroa - Christchurch 250 km
...e ultime curve "kiwi" siano. E non vuoi farle sul bordo di un ancestrale cratere vulcanico? Assolutamente si..inseguiti da un cielo più grigio di un abito da cerimonia ma che ha "tenuto su" per tutto il giorno.
I vulcani dell’Auvergne; il “perché” del nome lo puoi trovare gongolando senza nemmeno troppo sbattimento, ma per capirlo a fondo li devi vedere. E il punto di osservazione migliore è la vetta del Puy-De-Dome, dall’altro dei suoi 1460 metri, la vista si perde sulla catena montuosa composta da tantissimi vulcani ormai estinti (ovviamente).
Vi avevamo parlato qualche tempo fa della Borgogna e del fatto che alla fine i vigneti la caratterizzano solo per una piccola parte. Se siete amanti delle strade immerse nei vigneti, possibilmente di collina, allora vi consiglio una terra che sta al confine tra Borgona e dipartimento del Rodano...il Baujolais.
A volte scopri posti un po’magici dove portare le ruote della tua moto. Hai presente quei luoghi dove vorresti fermarti a mangiare in ogni paesino che vedi? Dove vorresti fare un pisolino proprio li all’ombra vicino al fiume? Dove vorresti guidare ogni strada che scorgi al di la della visiera? Beh uno di questi luoghi speciali lo abbiamo trovato, ed è la valle del Fiume Lot in Francia.
Un giro non troppo impegnativo ma capace di divertire, di permettere la fuga dalle torride temperature della pianura Lombarda.
Circa 200 km da Chiavenna a Chiavenna a cui vanno aggiunti gli eventuali di trasferimento.
Ovvero come andare a vedere l’opera di Christo senza tirare troppe Madonne.
Che sia un’opera d’arte o un evento eccezionale o entrambi non sta a noi deciderlo, certo che questa nuova istallazione di Christo e Jeanne-Claude ha decisamente attirato sul piccolo lago di Iseo e quindi nei suoi paesi una moltitudine, forse, inaspettata di gente.
Se parti alla volta della borgogna per vedere solo vigneti commetti un grosso errore. Se al contrario la eviti pensando di vedere solo vigneti commetti un altrettanto grosso errore. Non si può negare certo che il lato "famoso" della grande regione francese siano sicuramente i vini, ma vigneti, cantine, degustazioni sono solo una piccola, piccolissima parte di quanto la Borgogna può offrire.
Basta veramente poco per confezionare un giro ricco di curve, panorami dai colori "full-hd" e primizie che solo la nostra bella Italia sa offrire. Certo se le condizioni dell'asfalto fossero anche solo un decimo della bellezza dei luoghi attraversati, il tutto sarebbe davvero top.
Il consueto appuntamento con il primo viaggio della stagione quest'anno più che mai ha tenuto fede al suo nome o almeno a quella parte di titolo "d'Inverno" che si è sforzato più che mai di farsi sentire ostinatamente.
Mentre pianificavamo il viaggio in terra scozzese, cercando suggerimenti notizie sul web, una parte di questa splendida terra veniva considerata un po’ nei resoconti di viaggio; come se il viaggiatore medio fosse preso dalla smania del nord e delle Highlands dimenticandosi volutamente il Galloway.
"Ciak si gira"
Possiamo iniziare dicendovi cosa non abbiamo visto. Non abbiamo visto la pioggia, temuta e da tutti profetizzata, solo qualche spruzzata qua e la.