Categoria: Turismo

Alla fine lo devo confessare. Siamo in Italia da pochi giorni e già sto pensando a come e quando tornare. Dove? Ma come dove, nel paradiso del motociclista, quello stato fantastico dove le strade sono perfette, perdi il conto delle curve e il tutto arricchito da paesaggi incredibili senza soluzione di continuità; certo il resto del mondo la conosce col nome più comune di “Nuova Zelanda”; ma ti assicuro che una volta che avrai guidato li, anche tu la definirai la “terra promessa”. 

Foreste incredibili, dove le palme si affiancano ai pini, colline che svelano dietro ad ogni curva una sorpresa, una spiaggia immacolata, una valle, un lago spettacolare. Come se tutto fosse stato immaginato da un abile regista.  E tu guidi, guidi, guidi e non vorresti mai fermati, con l’unica certezza che il tuo “hard disk” celebrale non potrai mai immagazzinare tanta bellezza. 

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Se escludiamo i due o tre grandi centri urbani il traffico è inesistente e farti compagnia, li appena fuori dalla visiera del tuo casco sarà una campagna organizzata al meglio che si alterna ad una natura tanto stupefacente da essere emozionante. Ma andiamo per gradi e iniziamo con la prima parte del nostro viaggio, che vede il suo “start” nella North Island per poi scendere fino alla punta estrema dell’isola del sud. La penisola del Coromandel con il rosso del Pohutokawa (che i Neozelandesi chiamano “l’albero di Natale”) che si staglia contro l’azzurro del mare è il primo giusto premio per essersi sciroppati due voli da 11 ore cadauno e un fuso orario di 12 che fiaccherebbe anche un toro. 

Si parte da Auckland dove ritiriamo una pazzesca BMW R1200GS Triple Black dai ragazzi di Paradise Motorcycles Tour, per un noleggio full optional che durerà 19 giorni in totale.  Ancora con il jet lag addosso, e lasciato subito l’unico pezzo di autostrada percorso nel nostro tour, ci accorgiamo che la Nuova Zelanda è sensuale, e ti conquista alla prima curva, dove con un abile magheggio ti mostra uno scorcio pazzesco, che più avanti capiremo essere ben poca cosa rispetto a tutta la maestosità che vedremo durante il viaggio. 


- Coromandel -

Nonostante un pranzo fantastico a base di cozze enormi già a metà del pomeriggio la stanchezza si fa sentire…ci vorrebbe qualcosa di rilassante…tipo un bagno termale caldo…tipo senza troppi sbattimenti….tipo…pala in mano e scavando una buca nella spiaggia di “Hot Water Beach” ecco che sgorga acqua termale bollente. Ci affianchiamo a tutti i ragazzi già presenti sulla spiaggia e anche noi ci “costruiamo” la nostra piccola SPA.


- Hot Water Beach -

Ma il tema “vulcanico” e delle acque bollenti che sgorgano da sottosuolo continua anche a Rotorua, dove il parco “Te Puia” merita sicuramente una sosta, per ammirare il Geyser più potente della "terra di mezzo", ma anche ammirare le opere che la natura crea con fanghi bollenti che letteralmente “bollono” sotto ai tuoi occhi; se poi ci si vuole immergere a pieno nella cultura Maori, qui si possono ammirare spettacoli e molto altro. Sempre all’interno del parco è possibile vedere, in area protetta, il tenerissimo Kiwi, uccello simbolo per i Neozelandesi che amano appunto farsi chiamare Kiwis. Visibile solo di notte (ricreata in una speciale ed enorme teca di vetro) questo strano uccello rischia l’estinzione, poiché vittima di molti predatori introdotti dall’uomo ai tempi della colonizzazione delle isole.

Tornati in sella, è il Lake Taupo a darci un assaggio di quanto possano essere grandi i laghi qui dall’altra parte del mondo, tra l’altro regalandoci un tramonto niente male, nonostante il cielo non fosse proprio terso.  Nell'emisfero australe è estate ma il clima qui cambia abbastanza velocemente e rapidamente e l’attraversamento della Desert Road (il nome è tutto un programma) avviene sotto una pioggia battente, che non ci fa apprezzare molto il paesaggio che normalmente con il “Tongariro” a fare da sfondo sarebbe magnifico.

Abbiamo apprezzato lo stesso però è davvero un peccato; segnatelo come “passaggio imperdibile”. Il sole che sbuca veloce e caldo (mi raccomando la crema solare è d’obbligo perché qui ci si scotta seriamente) ci accompagna fino alla capitale Wellington. Ci raccontano che molti la usano come punto di passaggio, di trampolino verso l’isola del sud; noi decidiamo invece di fermarci e di visitarla e questa scelta è incredibilmente azzeccata per più motivi. Intanto la città è molto bella, ma per gli appassionati di moto all’interno del museo “Te Papa” c’è uno dei dieci esemplari della “Britten”;

inutile dire che ho passato quasi mezz’ora fermo in contemplazione imbambolato a guardare l’opera che quel genio visionario di Jhon Britten compi’ negli anni ’90. Tanto colpito e imbambolato che ho deciso che vi racconterò la sua storia in un racconto a lui dedicato. “Scardinato” dalla visione della Britten, l’esplorazione di Wellington regala l’esperienza di una città giovane, dinamica, bella, arroccata su un golfo che è da ammirare soprattutto al calar del buio, quando tutte le luci viste dal belvedere del Mount Victoria, donano alla capitale un fascino speciale.

Si va a nanna presto, il traghetto per l’isola del sud ci aspetta e vogliamo essere tra i primi a salire per sistemare al meglio la nostra GS che fino ad ora ci ha fatto viaggiare davvero alla grande. A presto per l’isola del sud.

#upsidedowntour #amotomio #provatodavvero

Abbigliamento del viaggio:

*Fagna: Giacca e Pantaloni Oj Desert - Guanti Oj Fighter - Stivali Stylmartin Navigator - Casco SMK Helmets Glide - Occhiali Emblema 
*Cri: Giacca Oj Unstoppable - Pantaloni Oj Ridepant - Stivali Stylmartin Sharon - Casco SMK Twister - Occhiali Emblema

Moto del Viaggio e supporto alla logistica:

BMW R 1200 GS noleggio by Paradise Motorcycle Tours - www.paradisemotorcycletours.co.nz

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Mangiare e Dormire:

La Nuova Zelanda offre un panorama di ristoranti e alloggi tendenzialemente di alta qualità; per gli alloggio abbiamo usato Air B&B e Booking, dove però il primo ha battuto abbondantemente il secondo. Lungo la strada spesso si incrociano dei "Caffè" che servono torte buonissime e spuntini favolosi. occhio chiudono presto tra le 15.00 e le 16.00

Fagna&Cri

 

 

 

 

 

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