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- Scritto da Flap
Cosa ho imparato dal fuoristrada? Che crea dipendenza! Ho imparato che con le giuste condizioni non è poi così impossibile, basta rendersi conto delle proprie capacità e dei propri limiti.
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Cosa ho imparato dal fuoristrada? Che crea dipendenza! Ho imparato che con le giuste condizioni non è poi così impossibile, basta rendersi conto delle proprie capacità e dei propri limiti.
Portare dei vecchi motorini a 2750 metri proprio in cima alla vetta Couis1 sopra Pila (AO) potrebbe sembrare a molti una follia.
Quando un tempo pensavo ad un viaggio in moto in Sud America, lo vedevo come un’impresa di pochi, lontano dalle mie possibilità, lontano dai miei progetti, ed oggi sono qui che scrivo di come ho vissuto questo viaggio.
Ci sono giorni in cui ti svegli e hai un disperato bisogno di curve, panorami e Km in sella che ti sfiniscano si, ma che diano nuova linfa al tuo spirito a volte troppo provato dallo stress quotidiano. Quindi giorno per giorno pianifichi la costruzione della tua “pallina antistress”, fa niente se la distanza si allunga ogni volta che su google maps aggiungi una nuova tappa.
Non c’è il due senza il tre e così abbiamo fortemente voluto chiudere il ciclo della HAT Series 2019 con la HAT Sanremo-Sestriere.
DIARIO DI VIAGGIO (+/-) 21 AGOSTO 2019 Samarcanda
Corri cavallo corri veloce, fino a Samarcanda io ti guiderò.....
E finalmente ci siamo! Nella capitale dell'impero Creato dal grande Tamerlano, che si estendeva dalla Turchia alla Cina all'India, lasciando alle sua spalle una scia di città rase al suolo( Herat, Isfahan, Baghdad, Damasco, Aleppo, Kiev, Astrakhan, Mosca e Delhi) e piramidi di reste mozzate alte decine di piedi!
Così abbiamo voluto partecipare alla settima edizione di “In moto oltre le nuvole”, un evento Adventouring che si è tenuto a Sestriere dal 28 al 30 giugno, nell’ambito della manifestazione HAT ADVENTOURFEST 2019.
Buona la prima, si davvero buona, anzi di più!
Del resto le incognite di un evento del genere in uno dei posti più belli della nostra Italia, Sestiere, immerso nello scenario delle bellissime Montagne Olimpiche piemontesi erano ben poche.
Inizio a scrivere questo report di viaggio esattamente tre mesi dopo il nostro ritorno. Volutamente! Ho voluto lasciare che le emozioni, le sensazioni e (perché no?) la malinconia per aver lasciato di nuovo la Nuova Zelanda sedimentassero un bel po’, convinto così di poter scrivere con obbiettività, lasciando il tumulto delle emozioni un po’ lontano.
“Com’è duro l’Enduro!” così cominciava l’articolo dell’anno scorso sulla prima edizione della Pavia-Sanremo, nonché la prima esperienza in fuoristrada del sottoscritto.
Il richiamo della terra Sarda per i motociclisti è sempre forte, una terra dove la natura è ancora vera nella sua spettacolare bellezza, dove il mare e le montagne si incontrano in un paesaggio unico di colori e di profumi.
Lunedì 29 Aprile: Livorno – Casa 330 km
Le catastrofiche notizie sulle condizioni del mare e le terroristiche supposizioni di non parenza della nave per fortuna sono svanite e l’attraversata non ha lasciato traccia sui visi di nessuno, se non quello della piccola tristezza di quando finisce qualcosa di bello e piacevole.
Possono moto e natura andare d’accordo? La risposta è sì!
Anzi la moto può diventare un mezzo per far conoscere, diffondere e aiutare in concreto un progetto per la salvaguardi del rinoceronte.
Dopo la riuscitissima prima edizione dello scorso anno, presentata in una bella serata Milanese, e che ha portato sulle belle strade e sentieri della nostra grande Isola un gran numero di partecipanti.
Che il fuoristrada, l’enduro più propriamente, stia tornando in auge e che sempre più motociclisti vengano coinvolti in questa disciplina dove moto e natura entrano strettamente a contatto alla faccia di chi li vuole, invece, opposti.
Metti che hai per le mani una moto nuova di trinca da testare e da mettere a ferro e fuoco. Sommaci il fatto che inspiegabilmente ci sono dei passi alpini svizzeri che non hai mai attraversato; in pianura fa caldo, non ti resta che aprire google maps per disegnare quell’anello che ti permetta il giro perfetto tornado sui tuoi passi per un solo valico, quel tanto che basta per non utilizzare le autostrade elvetiche. Come ultima carta, alza il telefono e chiama un fidato compagno di viaggio che quei luoghi li conosce a menadito. Ecco hai tutti gli ingredienti, non ti resta che infilarti un casco, e schiacciare il tasto di avviamento.
Insomma cosa ci fanno tre entità del web motociclistico insieme? Qualcuno ha anche esclamato: ma come siete concorrenti e lavorate insieme?
La realtà è ben diversa, innanzitutto siamo Motociclisti e se non bastasse anche amici, con quella forma di rispetto e ammirazione reciproca che non guasta mai.