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- Scritto da Flap
«Alt! Chi siete? Cosa portate? Sì, ma quanti siete? Un fiorino!». Tutti ricordiamo la scena esilarante del film “Non ci resta che piangere” con Roberto Benigni e Massimo Troisi.
Eppure qui non abbiamo molto da ridere!
«Alt! Chi siete? Cosa portate? Sì, ma quanti siete? Un fiorino!». Tutti ricordiamo la scena esilarante del film “Non ci resta che piangere” con Roberto Benigni e Massimo Troisi.
Eppure qui non abbiamo molto da ridere!
Lo sai che c’è, te l’hanno fatto spiegato fin da bambino quando ti raccontavano le fiabe, in ognuna c’era la Strega cattiva pronta a mangiare bambini, a fare incantesimi crudeli e comunque a spaventare, seppur bonariamente come solo le favole sanno fare, le piccole creature che pendono dalle parole di quei racconti.
Che poi alla fine io sono il primo ad avere il blocco psicologico della “toccata e fuga”; ma si perché, penso, che senso ha vestirsi, prepararsi, tirare fuori la moto per fare meno di 200 km o comunque un bel girone?
Non intendo il giretto sulle sponde, voglio dire proprio sul Lago, sulle acque.
Dai ammettiamolo l’idea di attraversarlo in moto piacerebbe a tutti, e le battute tipo: basta gonfiare le gomme, si sprecano.
Un dubbio atroce che si insinua nel loro cuore di motociclisti un po’ bambini: “vale la pena attirare le ire della principessa di casa per guardare Superpole, Gara1, Gara2 e Gara 1 emmezzo?”. Quattro round alle spalle e campionato già finito. E’ quanto gli appassionati della Superbike si trovano come risultato di tanta attività regolamentare. Guardando il topolino Rea, è sfuggito l’elefante Ducati!
Così nello spazio c’è il buco nero! Lo sapevamo da tempo però ora ci hanno mostrato una bella fotografia che lo ritrae.
Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo…ma soprattutto con che mezzo!
Le chiamavo così trent’anni fa quando scappavo da casa e dai lavori domestici con il consenso non sempre felice della moglie.
Avevano lo stesso sapore quando la figlia piccola giustamente pretendeva il suo tempo e queste diventavano le piccole fughe che il motociclista che è in me pretendeva.