Il panorama degli pneumatici è ormai quasi infinito, ma perché scegliere i Dunlop K850?
Beh innanzi tutto se siete possessori di “vecchie” o meglio d’epoca moto da enduro anni ’80 con misure in pollici questa è una delle poche possibilità, se poi è una Yamaha XT600 2KF del 1987 come la nostra questa è l’unica scelta possibile per rispettare le misure e le caratteristiche di indice di velocità riportate sul libretto che vi mettono al sicuro da ogni tipo di sanzione o rivalsa assicurativa se dovesse esserci uno spiacevole incidente.
Siccome noi non ci sentiamo di sfidare la sorte né tantomeno discutere con l’eventuale agente di turno eccoci pronti a gommare di nuovo la nostra Yamaha con le Dunlop K850.
Con il precedente treno di gomme avevamo percorso più di 5000 km e il posteriore stava cominciando a perdere efficacia, ma però detto che abbiamo la moto anche per due edizioni della HAT Pavia-Sanremo dove oltre ai chilometri di fuoristrada c’erano anche i lunghi tratti Autostradali per il rientro a casa che sicuramente hanno condizionato il consumo.
Potevamo tirare avanti ancora un po’, ma la partecipazione alla Valli Bresciane Audax 2023 esigeva di avere le gomme nelle migliori condizioni possibili.
Eccoci di nuovo quindi da F.lli Moro per montare le Dunlop K850 nelle misure: 3.00-21 Anteriore e 4.60-18 Posteriore.
Un lavoro come sempre certosino e preciso per la massima sicurezza e con una cura quasi maniacale che ormai conosciamo da tempo.
Su strada prima dell’evento abbiamo preferito usare pressioni attorno alle 2.0 atmosfere, mentre per il fuoristrada siamo scesi a 1.5 ATM per evitare di pizzicare la camera su eventuali sassi e per avere sostegno nei tratti asfaltati.
Inutile dire che gomme prettamente stradali possono avere un grip maggiore, magari sul bagnato, e che le tassellate specialistiche nel fango probabilmente sarebbero state più indicate, ma le K850 hanno dimostrato una incredibile polivalenze, che conoscevamo ma che anche nelle condizioni del fuoristrada bresciano hanno confermato.
Buona la trazione sia su sassi smossi sia sul fango, nei limiti del possibile ovviamente e quando torna l’asfalto si può piegare tranquillamente senza pausa di perdere aderenza o scivolare come spesso accade con i tasselli veri!
Insomma la polivalenza è la sua forza, per noi una scelta obbligata, ma riteniamo che questo potrebbe essere un giusto compromesso per l’uso quotidiano o comunque stradale e qualche uscita in fuoristrada, il tutto senza penalizzare troppo né una né l’altra situazione.
Grazie a F.lli MORO di via Lattanzio 15 per l’assistenza
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